(Minghui.org) Una madre e sua figlia, che erano state ridotte in fin di vita dalle brutali torture subite per il loro credo, lo scorso giugno hanno intentato una causa contro l'ex dittatore cinese che 17 anni fa ha dato inizio alla persecuzione della Falun Dafa. Hanno accusato Jiang Zemin di aver calpestato la loro libertà di credo, di averle detenute illegalmente e di averle sottoposte ad orribili interrogatori, aggressioni e diffamazioni. Hanno quindi chiesto alla Corte Suprema cinese di ritenere Jiang penalmente responsabile di quanto accaduto.
La signora Yang Fenglian, una donna di 61 anni, era un insegnante scolastica della città di Handan, nella provincia dello Hebei. Ha iniziato a praticare il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, nel 1999 e in poco tempo è guarita da numerose malattie. Quando la persecuzione ha avuto inizio ha cercato di resistere, ma dopo poco è stata arrestata, incarcerata e torturata in diverse strutture del Paese per un periodo complessivo di due anni e dieci mesi, ma è stata arrestata per periodi che andavano da quattro giorni fino ad un anno intero. Il suo datore di lavoro non l’ha pagata per quasi quattro anni. Durante la detenzione è stata barbaramente torturata e per due volte la sua vita è stata messa in pericolo prima di essere rilasciata. Quando era fuori dal carcere le autorità vessavano costantemente sia lei che la sua famiglia; di conseguenza suo marito ha deciso di divorziare e la sua anziana madre è deceduta a causa della costante paura e preoccupazione.
La figlia di Yang Fenglian, Du Likun, una giovane donna di 31 anni, aveva iniziato a praticare il Falun Gong insieme alla madre quando aveva 15 anni. La persecuzione è iniziata poco dopo e, da adolescente, ha subito torture indicibili. È stata arrestata e detenuta per tre volte nel corso di alcuni anni, per un totale di 16 mesi. È stata espulsa da due diverse scuole a causa della persecuzione. Quando aveva solo 16 anni, per due volte, è stata denudata e bloccata a terra da altri prigionieri di sesso maschile, mentre le guardie del carcere la colpivano brutalmente con bastoni elettrificati tra le gambe e sulla nuca in un centro di detenzione. È stata anche alimentata a forza e incatenata per non farla dormire per diversi giorni.
Scenario
Nel 1999 Jiang Zemin, come capo del Partito Comunista Cinese, contro la volontà degli altri membri del comitato permanente del Politburo, lanciava la violenta repressione del Falun Gong.
Nel corso degli ultimi 16 anni migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati torturati a morte. Il bilancio attuale è probabilmente più alto poiché tale informazione viene strettamente censurata in Cina. Molti sono stati torturati per la loro fede e molti altri uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile di aver dato inizio e condotto questa brutale persecuzione.
Il 10 giugno 1999, sotto la sua personale direzione, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale, l'Ufficio 610. Quest'organo ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario nello svolgimento degli ordini di Jiang per quanto riguarda il Falun Gong: “Rovinare la loro reputazione, distruggerli economicamente ed eliminarli fisicamente”.
La legge cinese permette che i cittadini ricorrano alle cause penali e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto sporgendo denunce penali contro l'ex dittatore.
Hebei, Handan: La continua persecusione di Yang Fenglian e Du Likun, madre e figlia
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