I praticanti dovrebbero osservare le situazioni e gli eventi nelle loro vite in modo globale. Per esempio, le persone con le quali veniamo a contatto non possono essere giudicate solo dal loro comportamento o solo in questa vita. Anche se potrebbero sembrare ordinarie, potrebbero aver compiuto cose straordinarie nelle loro vite precedenti.
Mentre coltiviamo noi stessi durante questo periodo storico, stiamo anche portando sulle spalle la missione di convalidare la Dafa e salvare esseri senzienti. Il Maestro vuole salvare gli esseri del vecchio cosmo e ci sta fornendo un'opportunità per assisterlo.
Il Maestro ha detto:
“Più si avvicina alla fine, meno potete rallentare; più si avvicina alla fine, più dovete studiare bene la Fa; più si avvicina alla fine, più forti i vostri pensieri retti devono essere”. (“Alla Conferenza della Fa del Canada” in Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento III)
Alcuni praticanti della mia zona si sentono tristi e depressi. Come risultato diventano meno esigenti nei loro confronti e spesso dimenticano la loro grande missione della vita. Si tratta di una questione molto seria!
Le vecchie forze amplificano i sentimenti di questi praticanti e approfittano delle loro nozioni umane. Questo provoca una perdita di fiducia in quei praticanti dopo essere stati “trasformati”. Sento che questo è dovuto principalmente alla loro superficiale comprensione della Fa.
Invece che sentirsi depressi, dovrebbero semplicemente tirarsi su, imparare dai loro sbagli e cercare di far meglio da quel momento in poi. Finché studieranno la Fa e non verranno toccati dall'influenza delle vecchie forze, saranno in grado di fare bene in futuro.
Alcuni praticanti quando non riescono a gestire bene se stessi cadono nella trappola dell'auto commiserazione. Questo perché non riescono a lasciar andare le loro nozioni umane.
Non sprecate il tempo rimproverandovi, pensando che sia utile a uno scopo nobile. Non serve a niente ed è solo un altro attaccamento che dobbiamo lasciar andare.
In passato, mi sono trovato in una situazione in cui non riuscivo ad essere all’altezza dei requisiti della Dafa. Provavo molto dispiacere ed ero determinato a fare bene la volta successiva in cui avrei incontrato una situazione simile. Eppure, dopo essere stato diligente per un po', ho commesso di nuovo l’errore.
Con il passare del tempo sono diventato sempre meno fiducioso in me stesso e nella mia capacità di superare le sfide. Ho perfino iniziato a dubitare di essere in grado di raggiungere il Compimento. Come risultato, mi sono rattristato sempre più.
Anche se non potevo capire perché continuassi a ripetere l’errore, continuavo a studiare la Fa, fare i cinque esercizi e chiarire la verità. Potevo farlo perché mi sono completamente impegnato a seguire il Maestro e non avrei mai mollato.
È simile a come un maratoneta lento perde la pista in cui deve stare in una gara. Dopo essere caduto diverse volte alla fine cede.
Tuttavia, come praticante, a prescindere da quanto triste tu ti senta della tua coltivazione presente, non puoi mollare mai!
Ricorda, questa è l’unica vera “maratona” che esiste, non ce ne sono altre. Questo significa che dobbiamo correre più veloce che possiamo. Se non possiamo correre, allora dobbiamo camminare. Abbandonare non è una possibilità!
Come ha detto il Maestro nello Zhuan Falun:
“Nella coltivazione della Fa di Budda, dovete essere esigenti con voi stessi e forgiarvi, procedendo risolutamente”.
Dobbiamo coltivare la nostra xinxing con tutto il nostro cuore e non permettere mai a noi stessi di sentirci depressi per non aver fatto bene alcune cose.
Fintanto che si è un atleta di questa “maratona” si è eccezionali. Non importa quante volte si cada, non importa quanto ci si senta tristi e non importa quanto sembri difficile il cammino, si deve continuare ad andare avanti.
Non abbandonare mai!
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