Vancouver: I praticanti del Falun Gong vincono una causa per poter manifestare davanti al Consolato Cinese

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(Clearwisdom.net) Il 19 ottobre 2010, la Corte d'Appello della British Columbia ha annullato l’ordinanza cittadina che proibiva ai praticanti del Falun Gong di esporre i loro cartelloni di protesta ed allestire il loro stand di fronte al Consolato Cinese a Vancouver, ed ha stabilito che è incostituzionale e contro il diritto della libertà di parola dei praticanti, concesso dalla Costituzione canadese.

Il giudice Carol Huddart della Corte d'Appello della British Columbia ha annunciato che tutti e tre i giudici avevano raggiunto un accordo sul fatto che è stato un errore della Corte Suprema, di un livello più basso, richiedere ai praticanti del Falun Gong la rimozione dei loro cartelli di protesta davanti al Consolato Cinese. La protesta dei praticanti del Falun Gong, con cartelloni e con un piccolo banchetto è protetta dalla Costituzione canadese, che conferisce loro un diritto di libertà di parola. È incostituzionale per le norme della città vietare loro di esprimere le proprie opinioni in maniera organizzata.


I praticanti della Falun Dafa di Vancouver protestano pacificamente di fronte al Consolato Cinese tutto il giorno, con la pioggia o sotto il sole

Dal 2001, i praticanti del Falun Gong protestano tutto il giorno a Vancouver contro la brutale persecuzione del regime comunista davanti al Consolato cinese. Nel 2006, sotto pressione delle autorità del regime cinese, l’allora Sindaco Sam Sullivan aveva proposto alla Corte Suprema della B.C. di far passare un provvedimento che imponesse la rimozione degli striscioni e dello stand fuori dal Consolato, sulla base dello statuto dei trasporti della città. I praticanti di Vancouver son ricorsi in appello. Nel gennaio del 2009, la Corte Suprema della B.C. ha emesso la sentenza perché i praticanti smantellassero le loro strutture, così si sono nuovamente appellati alla Corte d'Appello della B.C.. Il 19 ottobre 2010, la Corte d'Appello della B.C. ha stabilito che il decreto legge, che vieta le strutture, è incostituzionale.

L’Avvocato Joe Arvay, che si è appellato a favore del Falun Gong, ha affermato che: "Il tribunale ha stabilito che è incostituzionale per la città di Vancouver vietare il sito di protesta del Falun Gong". Nella dichiarazione di pronuncia, la città ha preso sei mesi di tempo per modificare i suoi regolamenti. "Nel frattempo, i praticanti possono far richiesta alla città e chiedere un sito in cui esporre i loro pannelli di protesta e ripristinare la loro piccola struttura blu di fronte al Consolato. La decisione della città dev’essere coerente con la Costituzione".

Arvay ha detto, "i praticanti del Falun Gong inviano il loro messaggio al pubblico per quanto riguarda la brutale persecuzione e la tortura tuttora in corso in Cina, attraverso grandi striscioni con immagini e frasi, e con una persona seduta in meditazione all'interno della piccola struttura. Non c'è altro modo più appropriato di questo."

Ha aggiunto: "Nei casi che riguardano la Costituzione, ogni vittoria è significativa. Questo caso non è solo tra la città di Vancouver ed il Falun Gong. La vittoria dei praticanti in questo processo è anche una conquista di libertà di espressione per tutto il popolo della British Columbia".

La storia del luogo di protesta

I praticanti a Vancouver hanno iniziato la protesta pacifica nell’arco delle 24 ore davanti al Consolato Cinese il 20 agosto 2001.

A quel tempo, furono pubblicati due episodi di persecuzione contro il Falun Gong in Cina: uno fu quando alcuni praticanti vennero torturati a morte nel campo di lavoro forzato Wanjia, nella provincia di Heilongjiang, in una severa tornata di persecuzione; l'altro incidente coinvolse circa 100 praticanti che stavano conducendo uno sciopero della fame per protestare contro l’efferata persecuzione ed erano in pericolo di vita. Appena appresa la notizia, i praticanti di Vancouver iniziarono uno sciopero della fame di 300 ore. In seguito, decisero di continuare il loro appello pacifico non-stop di fronte al Consolato Cinese.

La protesta è stata concessa con l'autorizzazione verbale da parte della città fino al 2006. Nel 2003, come richiesto dal Comune, i praticanti ebbero una discussione sulla riduzione delle dimensioni dei pannelli mostrati. Nel novembre 2003, in risposta alla e-mail di un cittadino, il governo locale affermò chiaramente che, "la protesta dei praticanti del Falun Gong è legittima, non intraprenderemo alcuna azione."

L'11 agosto 2006, l'ex Sindaco Sam Sullivan richiese alla Corte Suprema della B.C., sulla base della regolamentazione del traffico cittadino, che il tribunale emettesse un'ingiunzione che ordinasse ai praticanti di rimuovere i loro pannelli di protesta ed la piccola struttura blu di Granville Street, che era lì da oltre cinque anni.

I praticanti si appellarono contro la decisione del tribunale. Nel gennaio 2009, la Corte Suprema della B.C. concesse alla città di Vancouver, l'ingiunzione di rimuovere le strutture di fronte al Consolato ed i praticanti lo fecero. Ma poi, si appellarono nuovamente e continuarono a manifestare davanti al Consolato coi pannelli informativi. Il 19 ottobre 2010, la Corte d'Appello della B.C. ha stabilito che i praticanti del Falun Gong avevano vinto la battaglia legale.

Stretto rapporto tra Sullivan ed l Regime comunista

L'ex consigliere comunale di Vancouver, Tim Louis, ha dichiarato: "Non sono un segreto le pressioni che il regime comunista aveva esercitato sulla città di Vancouver dicendo di fermare la protesta dei praticanti del Falun Gong di fronte al Consolato."

Il 9 giugno 2006, il Corriere di Vancouver riportò che il precedente sindaco di Vancouver, Li Bao Jian, s’incontrò con due Generali del Consolato per discutere delle strutture di protesta davanti al Consolato. Tuttavia, egli ritenne, e ritiene tutt’ora, che il Canada sia un Paese per i valori di libertà di parola e di credo, così si rifiutò di intraprendere qualsiasi azione contro la protesta.

Sullivan è stato eletto sindaco di Vancouver nel novembre 2005. Quando è stato interpellato dall'avvocato, egli ha negato di avere avuto qualsiasi contatto con il Consolato Cinese prima che prendesse la decisione di smantellare i cartelloni di protesta e la struttura. Più tardi, quando gli è stato nuovamente chiesto, ha detto che, dopo aver inviato la domanda al tribunale, è stato invitato ad una cena privata tenuta da Yang Qiang presso la residenza dell’ex Generale-Consolare, dove Sullivan fornì le informazioni più recenti riguardanti il sito di protesta. Ha detto ad Yang di aver presentato una domanda alla Corte Suprema della B.C. e che i risultati sarebbero usciti presto.

Prima che Yang lasciasse il suo posto, ha tenuto una conferenza stampa. Quando un giornalista gli ha chiesto se avesse dei rimpianti durante il suo mandato, Yang ha pubblicamente ammesso di aver sollecitato la città di Vancouver a rimuovere il sito di protesta davanti al Consolato molte volte, ma senza successo.

Il regime comunista cinese ha messo tanto impegno per adulare Sullivan. I giornali del regime hanno pubblicato diversi articoli parlando molto bene di lui. Il Vancouver Sun ha pubblicato un'intervista con Sullivan in cui diceva: "Durante la mia visita in Cina, mi hanno accolto con un tappeto rosso e mi han trattato come un imperatore. È un peccato che Vancouver non abbia un bilancio così buono di modo che possa ripagarli."

Praticanti del Falun Gong attaccati da Gunman sul sito di protesta

Dopo che ai praticanti è stato chiesto di rimuovere i cartelloni di protesta, un praticante è stato aggredito di fronte al Consolato Cinese. La mattina del 2 agosto 2007, il praticante Zhang Chunyu è stato aggredito da tre uomini asiatici che sembravano avere circa 20 anni. Strapparono gli striscioni. Uno di loro affrontò il signor Zhang e, puntandogli una pistola contro la tempia, gli intimò di andarsene. Gridò: "Non stare qui. Vai via!" I tre teppisti picchiarono il signor Zhang, dandogli dei pugni negli occhi ed alla testa, e prendendo a calci la struttura, facendo diverse grandi fori. Smisero solo quando un autobus passava di lì, al che se ne andarono.

Funzionari del Governo non erano d’accordo con la rimozione

David Cadman, un consigliere comunale di Vancouver, espresse il suo parere nel giugno 2006, "È completamente sbagliato far terminare una protesta pacifica con le leggi della città." Sullivan stava affrontando la libertà di parola e di credo utilizzando le leggi della città, davanti al giudice.

Il Signor Cadman ha anche detto che lui ed altri consiglieri comunali non avevano mai ricevuto alcun reclamo circa il luogo di protesta. I pedoni che camminavano sui marciapiedi presso il Consolato Cinese non hanno mai detto di essere stati disturbati da questi pannelli informativi; invece, in molti hanno espresso la loro solidarietà e sostegno per i praticanti. Ha detto: "Sullivan stava facendo qualcosa per danneggiare Vancouver."

Tim Louis ha aggiunto: "È molto triste che il Sindaco Sullivan sembri non sostenere la libertà di parola e di credo religioso". Il Signor Louis riteneva che l’Ufficio del Sindaco avrebbe dovuto concentrarsi sulla protezione delle persone inermi, non perseguitare persone che hanno già vissuto tante difficoltà.
Ha detto: "Abbiamo un gruppo di innocenti e non violenti credenti religiosi, che stanno subendo una grave persecuzione. Tutti loro hanno chiesto spazio a favore delle persone che hanno la possibilità e l’opportunità di prestare attenzione alla persecuzione".

Simma Holt, ex membro della Camera dei Comuni canadese, è andata molte volte appositamente di fronte al Consolato per far visita ai praticanti. Ha detto, "Questa è la notizia peggiore che abbia mai sentito. La cosa peggiore che un sindaco possa fare è ostacolare la possibilità del gruppo del Falun Gong di protestare e parlare. In Cina, sono torturati e uccisi, i loro organi vengono rimossi e venduti."

La Signora Holt ha anche affermato, "i praticanti del Falun Gong stanno lottando per tutti noi. Se perdono la battaglia, allora nessuno è al sicuro. Ecco perché dico questo: se nessuno ha il coraggio di levarsi a parlare mentre la persecuzione ed il genocidio stanno accadendo, allora avremo un secondo Olocausto, accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale."

I residenti di Vancouver sostengono il Falun Gong

Dopo che alcuni residenti di Vancouver han sentito parlare dell'ingiunzione, hanno raggiunto il sito di protesta per esprimere il loro sostegno al Falun Gong. Roma Dehr ha detto, "il soccombere di Sullivan alla 'pressione politica' per chiedere la rimozione dei pannelli esposti, potrebbe compromettere i nostri diritti e la libertà in Canada."

I residenti in British Columbia, James, sua moglie ed i loro due figli son tutti venuti fin da Langley (a circa un'ora da Vancouver) al Consolato per mostrare il loro sostegno al Falun Gong. Hanno detto: "Per quanto riguarda questo problema, i regolamenti della città non contano, la gente deve sapere cosa sta succedendo in Cina".

Granville Street, dove si trova il Consolato, è una strada principale di Vancouver, dove il traffico viene e va per tutto il tempo. Oltre al passaggio di auto che suonano il clacson ed i guidatori che mostrano il pollice in su per indicare il loro sostegno, molte persone hanno portato fiori ai praticanti, alcuni altri han voluto donare soldi, altri ancora si son fermati là per un po', unendosi ai praticanti per manifestare il loro sostegno.

Una sera, attorno alle 22:00, un uomo cinese scese da una vettura con un vaso di fiori di giallo chiaro. Disse ai praticanti: "Sono appena uscito dal lavoro. Vi ho portato un vaso di fiori, e voglio metterli davanti alle foto dei praticanti che sono stati perseguitati a morte, per mostrare il mio rispetto per loro." In seguito, numerose volte, ogni qual volta che andava o tornava dal lavoro, si fermava e si sedeva coi praticanti. Si è detto profondamente toccato dal coraggio dei praticanti e dalla loro grande compassione, e spera che la persecuzione finisca molto presto. "Siamo tutti cinesi, sono sempre con voi!"

Nel 2002, il Consolato Cinese spese un sacco di soldi per ristrutturare l'edificio. Un lavoratore italiano parlò con i praticanti durante la pausa. Disse: "Ho visto la compassione nei vostri occhi." Prima di andarsene, augurò ai praticanti buona fortuna.

Quando i praticanti prendevano un autobus nel sito di protesta, l'autista si fermava davanti al Consolato anche se non era una fermata programmata. Una volta, quando una praticante prese un autobus per tornare a casa, a mezzanotte, l'autista del turno notturno la portò direttamente a casa sua.

Quando un anziano praticante chiarì la verità sulla persecuzione in aeroporto, un passeggero, che era appena sceso dall'aereo disse: "Non devi dirmi questo, ti ho visto in passato. Lavoro al consolato. In realtà, io rispetto il tuo credo. Ma questo è il mio lavoro, non posso parlare troppo di questo."

Nove anni di protesta hanno aiutato molte persone a capire la verità

Ventiquattr’ore al giorno, sette giorni alla settimana, i praticanti di Vancouver, a turno, protestano contro la brutale persecuzione sedendosi tranquillamente e pacificamente davanti al Consolato Cinese. Non importa se si è nel freddo inverno, o nella calura estiva, se piove o nevica, i praticanti non hanno mai smesso la loro protesta pacifica. Una praticante ha trascorso cinque Vigilie di Natale di fronte al Consolato.

Molti praticanti hanno esperienze di questo tipo: quando chiariscono la verità sul Falun Gong ad uno straniero, questa persona dice ".Oh, conosco il Falun Gong", Quando gli si chiede dove abbia sentito parlare del Falun Gong, molti dicono di aver visto i cartelloni del Falun Gong su Granville Street.

Quando il bus con i turisti cinesi passa di lì, la guida turistica automaticamente li indica: Questa è il luogo di protesta del Falun Gong, il Consolato Cinese.

La protesta non si fermerà finché la persecuzione avrà luogo

Prima che il risultato finale venisse fuori, i praticanti a Vancouver han fatto una chiacchierata. Avevano la stessa opinione: speriamo che la corte prenda una decisione giusta. Non vogliamo che i giudici facciano errori, ma non siamo neanche attaccati ai risultati. Non importa ciò che decidono, fintanto che la persecuzione non sarà conclusa, non ci fermeremo nel protestare.

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/10/23/120980.html
Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2010/10/20/231255.html

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