(Minghui.org) Nei diciotto anni di repressione del Falun Gong, molti funzionari in Cina hanno scelto di non partecipare più alla politica di persecuzione stabilita dal Partito Comunista Cinese. Recentemente sono stati liberati sempre più praticanti.
Sentenza di primo grado ribaltata
La signora Zhang Sufang, residente della città di Yancheng, della provincia dello Jiangsu, è stata arrestata il 9 luglio 2016 mentre stava parlando con altre persone del Falun Gong. Dopo aver ricevuto una pena detentiva di due anni, la signora Zhang è ricorsa in appello.
Durante il secondo grado di giudizio lei ha argomentato: “La pratica del Falun Gong è permessa dalla legge cinese. In ogni caso seguire i principi di Verità-Compassione e Tolleranza, per essere una persona migliore, non viola la legge”.
Il 29 marzo 2017 il giudice del secondo processo ha dichiarato che non vi era “alcuna prova” per sostenere la colpa della signora Zhang. Più tardi, nello stesso giorno, lei è ritornata a casa.
Caso respinto più volte
La signora Yang Shuyu vive nella città di Dalian, nella provincia del Liaoning. La polizia locale l'ha arrestata l'8 marzo 2016 dopo che aveva presentato una denuncia penale contro l'ex leader cinese Jiang Zemin, per aver ordinato la persecuzione del Falun Gong. Lo stesso giorno dei funzionari hanno anche perquisito la sua casa.
La Procura di Shakhekou ha respinto il suo caso più volte e ha richiesto ulteriori indagini di polizia. Alla fine il Pubblico Ministero, non avendo trovato alcuna prova contro di lei, il 30 marzo l'ha rilasciata.
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