27 luglio 2005
Un ex ufficiale di polizia dell'Ufficio Pubblica Sicurezza cinese ha fornito ieri in segreto le prove a un comitato del Senato sulla tortura di alcuni dissidenti.
L’uomo, il cui nome in codice è “Z”, è uno dei tre ufficiali cinesi che quest'anno hanno disertato in Australia.
Ha detto di aver saputo di detenuti che sono stati pestati a morte e ha detto di aver disertato a causa della sua opposizione a tali abusi.
La sua testimonianza al comitato è stata data a porte chiuse durante una udienza che si è tenuta a Sydney. Tuttavia le sue dichiarazioni, che raccontano in dettaglio le presunte torture, sono state incluse in un testo scritto.
Bernard Collaery, un avvocato, è comparso in Senato con Z e con un altro ex poliziotto cinese che ha disertato, Hao Fengjun.
Collaery ha detto che Hao è in possesso di molti documenti e dati ‘elettronici’ su una operazione di miliardi di dollari per lo spionaggio delle persone di nazionalità cinese nel mondo, inclusa l'Australia.
Ha detto che questo include una vasta rete di informatori a pagamento controllati da una organizzazione cinese per la sicurezza conosciuta come ufficio 610.
“Lavoravo presso l'ufficio 610 e non ho visto di persona le morti di praticanti del Falun Gong. Ma ho visto praticanti del Falun Gong e dissidenti arrestati e interrogati con la tortura”. Hao ha parlato al comitato attraverso un interprete. “Di base si trattava di punizioni fisiche, attuate usando unam barra d’acciaio usata per picchiarli oppure erano appesi ad una porta o altrove ammanettati e per molto tempo.”
L'avvocato Collaery ha detto che le agenzie investigative australiane hanno fallito non prendendo in giusta considerazione il materiale è di intelligence messo a disposizione dai due ufficiali cinesi che hanno disertato.
In una dichiarazione scritta ha accusato il governo di “silenzio” sulla repressione violenta del regime cinese sui suoi stessi cittadini e che ha suggerito che la ragione di questo siano stati gli interessi commerciali.
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