(Minghui.org) Sono stato incarcerato sei volte, da quando il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato a perseguitare i praticanti del Falun Gong il 20 luglio 1999, tuttavia, ogni volta sono stato capace di uscire dalla prigione con dignità.
Oggi vorrei condividere alcune delle mie esperienze.
Durante l’inverno, io e un altra praticante siamo andati ad attaccare degli striscioni con su scritti alcuni messaggi di chiarimento della verità sul Falun Gong. Quando eravamo a metà strada, ho detto all’altro praticante, “Puoi stare qui e guardare le auto che arrivano, posso attaccarli da solo.” Dopo aver appeso gli striscioni su una strada ci siamo spostati verso un’altra, rimanevano solo cinque o sei striscioni. Il mio attaccamento all’entusiasmo è emerso, e mi sono dimenticato di inviare pensieri retti. Volevo appendere gli striscioni all’entrata dell’edificio della sede del governo e alla stazione di polizia. Improvvisamente un grosso camion e una macchina della polizia si sono fermati vicino a noi. Molte persone sono uscite e ci hanno detto, “Salite sull’auto.” Ci hanno spinto nell’auto e ci hanno condotto alla stazione di polizia. Uno degli ufficiali mi ha chiesto, “Avete dei materiali con voi?” Ho tirato fuori due ciondoli porta fortuna e diverse copie di materiali di chiarimento della verità. L’ufficiale li ha presi e ha detto, “Fammi vedere.” Ho detto, “Per favore li legga con calma. Più li legge meglio è.” Poco dopo è tornato, ha posato i materiali sul tavolo e mi ha chiesto, “Conosci queste persone?” Ho detto, “Sono Jiang Zemin, Luo Gan, Zhou Yongkang, e Liu Jing.” Poi mi ha domandato, “Cosa fanno?” Ho risposto, “Sono le autorità che perseguitano i praticanti della Dafa. Non lo sai?” Ha fermato l’interrogatorio e ci ha mandati in un villaggio dove siamo stati costretti a sedere per lungo tempo su una panca.
L’altra praticante stava tremando di paura. Ha detto, “Non so quando ci rilasceranno”. Ho risposto, “Siamo qui per convalidare la Dafa. Quello che dicono non conta niente. Abbiamo il Maestro che ci protegge. Possiamo andarcene quando vogliamo. Recitiamo la Fa ora. Lei ha risposto, “Non mi ricordo niente.”
Due versi del poema “La grazia fra Maestro e discepoli” in Hong Yin II mi giunsero alla mente:
“I pensieri retti dei discepoli sono forti
Il maestro ha il potere di rovesciare la marea”
Abbiamo continuato a recitare questi due versi. Mentre recitavamo mi sentivo rincuorato e e comodo. Ho chiesto all’altra praticante se sentiva ancora freddo, e lei mi rispose di no.
All’alba, due poliziotti entrarono nella nostra camera. Sentirono un’aria fredda, e uno di loro ci chiese, “Sentite freddo?” Ho detto, “No. Il Maestro veglia su di noi.” Ha continuato, “Perchè il vostro Maestro non vi fa rilasciare?” Ho risposto, “Siamo qui per convalidare la Fa. Una volta che avrai appreso la verità sul Falun Gong, ce ne andremo.”
Poco dopo arrivarono degli ufficiali dell’ufficio di pubblica sicurezza della contea. Mi portarono nella loro macchina e mi condussero a casa. Poi perquisirono la mia casa. Non ero spaventato e continuavo a inviare forti pensieri retti. Come risultato non trovarono niente. In realtà i libri della Dafa si trovavano giusto di fronte a loro, ma non li hanno potuti vedere. Un poliziotto mi ha insultato, “Ci causi sempre dei disturbi. Guarda che confusione hai combinato.” Ho detto, “Sono una persona povera che non ha né soldi né potere. Se il Maestro non avesse salvato la mia via, sarei già morto. Adesso sono in salute e cerco di essere una persona buona seguendo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Tuttavia, per questo, sono accusato di aver commesso un crimine. Alla fine mi avete torturato (durante la detenzione). Chi è che sta causando disturbo?” Dopo di che mi riportarono all’ufficio di pubblica sicurezza della contea.
Interrogarono l’altra praticante nella sala conferenze. Fuori inviavo continuamente pensieri retti e chiarivo la verità. L’ufficiale di polizia con cui parlavo continuava ad annuire con la testa, indicando che aveva capito. Poco dopo, il praticante uscì dalla sala e disse: “Ci hanno detto di andare a casa.” L’ho corretta, “Non sono loro che ci hanno detto di andare a casa, è il Maestro che ci sta aiutando ad andare a casa.” Così siamo ritornati a casa con dignità.
Un’altra mattina, dopo colazione, un ufficiale della polizia venne a casa mia e mi disse di andare alla sessione di lavaggio del cervello della contea. Ho pensato dentro di me, “Dovrei andare là per chiarire la verità e salvare esseri senzienti.” Per prima cosa andai all’ufficio del villaggio. Là, un ufficiale dell’ufficio 610 (*) stava provando a fare gli esercizi del Falun Gong. Ho detto, “Quelli non sono gli esercizi del Falun Gong. Lascia che ti mostri il modo giusto di farli.” Mentre stavo facendo gli esercizi, un ufficiale di polizia è entrato e stava per colpirmi. Ho detto, “Quest’uomo voleva vedere come faccio gli esercizi. Sto solo facendo una dimostrazione. Non c’è niente di male.” Poi mi ha trascinato in una stanza buia, sporca e puzzolente. Ho inviato forti pensieri retti. Poco dopo sono stato portato al centro di lavaggio del cervello della contea. C’erano nove praticanti nel centro di lavaggio del cervello. Siamo stati detenuti là per sei giorni, durante questo periodo abbiamo organizzato uno sciopero della fame per protestare contro la detenzione illegale. Eravamo forzati a guardare video che diffamavano la Dafa. Quando ci rifiutavamo eravamo colpiti e insultati. Il quarto giorno, i familiari di alcuni praticanti giunsero per chiedere loro di scrivere le tre dichiarazioni per rinunciare alla loro fede nella Dafa, e di conseguenza alcuni praticanti furono rilasciati. Un altro praticante fu rimandato al suo villaggio. Alla fine rimanemmo in quattro. Eravamo detenuti separatamente in celle diverse. Chiesi aiuto per portare alcune coperte agli altri praticanti. I poliziotti entrarono e mi insultarono a voce alta. Uno di loro mi chiese perché avevo gridato. Ho detto, “Gli altri praticanti non hanno coperte. Vi ho chiesto di portargli delle coperte”. Ha detto, “Sembri una persona gentile”. Ho risposto, “Noi seguiamo I principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Ogni praticante è gentile.”
Poco dopo, un poliziotto mi ha chiesto di firmare una dichiarazione di garanzia (*) in cui promettevo di non praticare più il Falun Gong, promettevano di rilasciarmi se lo avessi compilato. Ho detto, “Non posso firmare poiché continuerò a praticare quando sarò a casa. Se dicessi di non praticare più, sarebbe una bugia. Se mento, deluderò il mio Maestro.” Una notte un altro praticante e io siamo stati insieme in una cella, mentre quattro poliziotti ci controllavano da una zona vicino alla cella. La sesta notte, abbiamo deciso che quella notte dovevamo uscire. Abbiamo chiesto aiuto al Maestro per prendere gli striscioni che i praticanti avevano lasciato. A mezzanotte abbiamo chiamato l’ufficiale per farci aprire la porta. Venne ad aprircela. Solitamente ci aspettavano fuori dal bagno , e qualche volta entravano se vedevano che ci stavamo troppo. Tuttavia questa volta ritornò a letto dopo averci aperto la porta. Tutti e quattro stavano dormendo profondamente.
Siamo usciti fuori e abbiamo appeso gli striscioni nel cortile del centro di lavaggio del cervello. Poi ci siamo guardati intorno e abbiamo realizzato che eravamo circondati da quattro mura. Sembrava impossibile uscire. In quel momento, ho pensato alle parole del Maestro sul fatto che ogni praticante ha delle capacità sopranormali. Il Meastro ha detto nello Zhuan Falun,
Dopo di che abbiamo saltato al di sopra di un muro alto più di due metri. Recitavamo la Fa del Maestro mentre correvamo e chiedevamo aiuto al Maestro. Corremmo attraverso un bosco nell’area suburbana. All’alba sentivamo sirene ovunque. In seguito abbiamo saputo che l’ufficio di pubblica sicurezza aveva dispiegato tutte le auto della polizia per cercarci quella notte.
(*)GLOSSARIO
Versione inglese: http://en.minghui.org/html/articles/2012/6/1/133726.html * * *
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Versione cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2012/5/5/一身正气灭邪恶-堂堂正正修大法-256725.html