Heilongjiang: La signora Wang Guanrong morta a seguito delle torture subite nel carcere di Harbin

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Nome: Wang Guanrong
Sesso: femminile
Età: 53 anni
Indirizzo: villaggio minerario di Qixing, distretto di Baoshan, città di Shuangyashan
Occupazione: contabile
Data del decesso: aprile 2009
Data di arresto più recente: 7 dicembre 2002
Luogo più recente di detenzione: prigione femminile della provincia di Heilongjiang
Città: Harbin
Provincia: Heilongjiang
Persecuzione sofferta: privazione del sonno, lavaggio del cervello, condanna illegale, percosse, detenzione, cella di isolamento, torture, restrizioni fisiche, interrogatorio

(Minghui.org) La signora Wang Guanrong era della città di Shuangyashan, provincia di Heilongjiang. Il regime comunista la condannò a 12 anni di reclusione nel settembre 2003 e la trattenne in un centro di detenzione. I funzionari la torturarono per più di 50 ore, privandola di cibo e acqua, facendole assumere la posizione "volare come l’aereo" per lunghi periodi di tempo, ammanettandole le mani dietro la schiena, pestandole i piedi, tirandole calci alle ginocchia, ecc.

Nei tre anni trascorsi nella prigione femminile di Heilongjiang, la signora Wang perse sensibilità a entrambe le gambe e piedi. Divenne cieca ed era debilitata al punto da essere in pericolo di vita. I funzionari della prigione la rilasciarono per non essere ritenuti responsabili del suo stato di salute. La signora Wang morì in un ospedale locale nel mese di aprile 2009. Aveva 53 anni.

La signora Wang Guanrong

La signora Wang in lacrime per essere stata resa cieca

Le seguenti informazioni furono ottenute da una registrazione audio della signora Wang prima della sua morte:

La signora Wang era ragioniere alla riserva di grano di Shuangyashan. In precedenza soffriva di diabete, ernia del disco, e di altri disturbi. Cominciò a praticare il Falun Gong nel mese di aprile 1999, e dopo due settimane, era in grado di camminare e lavorare normalmente.

Fu arrestata quando andò ad appellarsi, e costretta a rimanere lontano da casa

Ricostruzione della tortura: alimentazione forzata

Ricostruzione della tortura: Percosse

Il Partito Comunista Cinese (PCC) ha dato inizio alla persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999. La signora Wang Guanrong andò a Pechino all'inizio del 2001 per appellarsi, ma fu arrestata da agenti della stazione di polizia di Qianmen. Gli agenti la tennero nella contea di Yanqing per cinque giorni, dove iniziò uno sciopero della fame. Fu poi detenuta nella stazione di polizia di Dagang a Tianjin per cinque giorni, dove tenne nuovamente uno sciopero della fame per fare appello. Le guardie, per alimentarla forzatamente, l'afferrarono per i capelli e le sbatterono la testa contro il muro. Poi fu tenuta in una gabbia per 4-5 giorni, mezza addormentata, nella sezione penale di Dagang. Successivamente fu trasferita nuovamente al centro di detenzione della città di Shuangyashan per scontare più di quattro mesi di detenzione.

Ricostruzione della tortura: alimentazione forzata

La signora Wang, nuovamente arrestata e trattenuta per 15 giorni nell'ottobre 2001, fu poi costretta a stare lontano da casa per evitare l'arresto.

Agenti dell’ufficio di polizia di Heilongjiang, assieme alla polizia locale, andarono a casa sua per arrestarla nell’aprile 2002. Trovando solo il marito, lo malmenarono e provarono a fargli dire dove fosse sua moglie, avrebbero voluto arrestare anche lui. In seguito fu costretto a chiudere l’ostello di famiglia, nonostante gli affari andassero bene, e a fuggire per evitare molestie e la possibilità di essere arrestato.

Lista nera di arresti e torture

Quando la signora Wang chiarì la verità (*) il 7 dicembre 2002, venne arrestata dalla polizia e deportata nel centro di detenzione della contea di Jixian. Era nella lista nera della polizia perché qualcuno disse che aveva speso 50 mila yuan per produrre materiali del Falun Gong.

Ricostruzione della tortura: avvolgere la testa con un sacchetto di plastica

Ricostruzione della tortura: ammanettamento dietro la schiena

Durante questo periodo il dipartimento di polizia di Shuangyashan creò una squadra speciale per interrogare i praticanti. La signora Wang e la signora Sun Fengjie furono interrogate duramente nei giorni tra il 12 e il 30 dicembre. Le due praticanti furono chiamate alle 15:00 del 12 dicembre e non tornarono fino alle 1:00 dell 14 dicembre. Circa 17 agenti, divisi in due gruppi, le torturarono schiaffeggiandole, tirando loro le orecchie e i capelli fino a farle sanguinare. Le costrinsero anche a piegarsi ad angolo retto, con le gambe divaricate e le braccia dietro nella posizione denominata "volare come l'aereo". Quando erano troppo stanche per continuare, le guardie le prendevano a calci in faccia e sulla testa. Questo continuò per due ore, e sanguinarono entrambe per tutto il tempo. Le guardie colpirono di nuovo la signora Wang. La guardia Li Sen ordinò alle praticanti di calpestare l'immagine del maestro Li. Quando si rifiutarono, le guardie calpestarono i loro piedi. Entrambe erano coperte di lividi, e sputarono sangue per diversi giorni dopo il ritorno in cella. La signora Wang non poté camminare per due settimane.

Un giorno, a mezzanotte, la guardia Li Bo del centro di detenzione Jixian picchiò con un tubo di plastica dura di tre centimetri di diametro la signora Wang Bo per averla vista seduta a meditare.

Torturata nella prigione femminile di Harbin

Il primo giorno dopo il trasferimento in carcere la signora Wang e la signora Sun furono ammanettate con le mani dietro la schiena e costrette ad accovacciarsi per più di un'ora. Poi dovettero stare piegate per più di un'ora. L’ufficiale Wang Xiaoli le schiaffeggiò, tanto che il loro viso, braccia e gambe si gonfiarono.

Ricostruzione della tortura: “Volare come l’aereo”

Le guardie costrinsero anche oltre 20 praticanti a correre per più di due ore. Dovevano sollevare i piedi almeno 15 cm da terra e correre così sia al mattino che al pomeriggio.

A quel tempo, la signora Wang aveva i piedi molto gonfi e sanguinanti. Quando si ricordò questo, la signora Wang disse: "Siccome avevo i piedi gonfi ed ero troppo stanca per correre, la guardia Tao Dandan mi costrinse ad inginocchiarmi con le mani dietro la schiena. Quando fui sfinita e mi sedetti, mi prese a calci la schiena e le gambe."

Torturata in isolamento

Quando le guardie ordinarono ai praticanti di guardare i video che diffamano il Falun Gong, il 7 gennaio 2005, la signora Wang si alzò in piedi per fermarli. Pe questo fu messa in isolamento per due mesi.

La cella di isolamento non era riscaldata, quindi faceva molto freddo. Lì dovette stare con le braccia ammanettate a un anello in ferro ancorato a terra per un giorno intero.

Ricostruzione della tortura: anello di ferro a terra

Siccome si raffreddò molto in isolamento, la signora Wang ebbe i crampi alle gambe, e diarrea. Ma le guardie le proibirono l’uso del bagno. Fu messa in isolamento per due mesi senza il permesso dell’uso del bagno.

Quando uscì dall’isolamento, fu trasferita in una cella più spaziosa. Tre carcerati furono messi a sorvegliarla a turno per tutto il giorno, e non le fu permesso di lasciare la cella o interagire con qualcuno. I carcerati le ordinarono di leggere il libro che diffama il Falun Gong. Dopo due mesi, fece ritorno alla sua cella.

Quando gli altri detenuti le pizzicarono i piedi e le gambe, la signora Wang non reagì. Capì da questo che le gambe ed i piedi avevano perso la sensibilità.

Ricostruzione della tortura: costretto a stare seduto, per lungo tempo, su uno sgabello stretto

Paralizzata e resa cieca a seguito delle torture

Nell'unità intensiva, i praticanti dovevano alzarsi alle 5:00 del mattino e andare a dormire alle 9:00 di sera. Erano costretti a stare immobili per tutto il tempo tranne che per una corsa al bagno. Dopo che l'unità intensiva fu sciolta, la signora Wang fu portata nella divisione per i detenuti malati. Durante i due mesi successivi, l’uso delle gambe e la vista continuarono a peggiorare.

Secondo la signora Wang, le gambe erano gonfie durante i tre anni passati all'unità intensiva. Questo perché proprio dopo il suo arrivo al carcere, fu costretta a correre per due ore al giorno, poi fu messa per due mesi in isolamento e poi portata nella cella più grande dove restò per altri due mesi. Inoltre, doveva stare immobile 15 ore al giorno, altrimenti la torturavano e le facevano il lavaggio del cervello. Alla fine, le gambe persero la sensibilità, e perse la vista ad entrambi gli occhi.

Dopo che i medici consigliarono che la signora Wang venisse liberata per problemi di salute, i funzionari della prigione continuarono a trattenerla per altri tre mesi, fino a quando lei non fu più in grado di prendersi cura di se stessa.

Quando i medici la visitarono, trovarono nella sua urina il quadruplo del glucosio con un livello di zuccheri nel sangue pari a 42. Inoltre, non aveva sensibilità nelle gambe, ed era cieca all’occhio destro. Mentre con l’occhio sinistro riusciva a vedere solo un po' di luce. Poi i funzionari della prigione contattarono la famiglia della signora Wang perchè la riportassero a casa.

Le sofferenze della famiglia

Nel 1999, dopo che la salute della signora Wang migliorò in seguito alla pratica del Falun Gong, la sua famiglia aprì un ostello, e gli affari andarono molto bene. Dopo che il PCC iniziò a perseguitare il Falun Gong, entrò nella loro lista nera e fu costretta a stare lontano da casa per evitare l'arresto illegale. La polizia non riuscì a trovarla e cominciò a molestare il marito. Anche lui dovette abbandonare casa, e così dovettero chiudere l'ostello. La signora Wang, una volta ricordò, "Mio marito non osa uscire di giorno o accendere la luce di notte. È costretto a chiudere l'ostello ed è sotto una tremenda pressione. Tutte queste cose sono state causate dal PCC. "

Dopo che la signora Wang fu condannata, tutta la famiglia dovette contare sul povero stipendio del marito, di circa 500 yuan al mese, per vivere. Siccome la signora Wang non era in grado di prendersi cura di se dopo il rilascio, il figlio, dopo la laurea al college, dovette rimanere a casa per prendersi cura di lei.
La signora Wang morì nel 2009.

Persone responsabili della persecuzione della signora Wang:
Membri della squadra speciale:
Ling Qingfan (capo della squadra speciale), Li Hongbo, Li Sen, Liu Weiguo, Dai Changpeng, Xing Tiefeng, Ling Dawei, Chang (guida di Li Sen), Zhang Yushan (centro di detenzione di Jixian)

Tribunale distrettuale di Jianshan:
Chi Yumin (capo del tribunale), Yu Fuxin (vice capo del tribunale), Jiang Feng (giudice supremo)
Prigione femminile di Harbin:
Wang Xiaoli, vice capo dell’unità intensiva ora capo della 7a divisione (ID polizia: 2320061): +86-15945663455
Tao Dandan, attuale capo dell’ 11a divisione

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(*) GLOSSARIO

Versione inglese

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