Svezia: Il ministero degli esteri esprime il suo sostegno ai praticanti del Falun Gong in Cina

Lettera di risposta ad un praticante del Falun Gong svedese

Ministero degli esteri
Unità Asia ed Oceania
19-08-2005

Grazie per la vostra lettera al ministro degli esteri, datata 2 maggio. La lettera mi è stata consegnata, poiché lavoro sulle questioni legate alla Cina nella sezione Asia del ministero degli esteri.

Sono a conoscenza di ciò che descrivete e condivido anche la vostra preoccupazione che riguarda la questione del Falun Gong, e come i suoi praticanti vengono trattati. Come ben sapete, i problemi dei diritti umani in Cina sono spesso sollevati nelle discussioni con i nostri colleghi cinesi, durante i nostri numerosi contatti, sia come Svezia che come Unione europea. Ad esempio, ogni sei mese abbiamo all'interno dell'Unione europea un dialogo speciale sui diritti umani con la Cina, dove esaminiamo un ordine del giorno completo e trattiamo tutti i settori nei quali abbiamo vive preoccupazioni sul modo in cui alcune questioni dei diritti umani vengono trattate in Cina. In quell’occasione ed anche in altre circostanze, esprimiamo, da parte della Svezia e da parte dell'Unione europea, la nostra preoccupazione che riguarda come la gente che pratica il Falun Gong viene trattata in Cina.

Oltre al dialogo, abbiamo anche uno scambio nel quadro di seminari e dell'istruzione per i partecipanti di varie istituzioni in Cina, che mira a migliorare la competenza nel settore dei diritti umani e fra i diversi gruppi professionali, ad esempio all'interno del sistema giuridico. Proviamo così diversi modi per influenzare la situazione in Cina, trattandosi di diritti umani vi posso garantire che è una questione prioritaria nel nostro ordine del giorno nei nostri contatti con le autorità cinesi ed con i membri del governo.

Cordiali saluti,
Britta Kinnemark