Svezia: Un giornale riporta le notizie sulla repressione delle autorità cinesi sugli attivisti dei diritti umani.

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

L’11 marzo, il giornale svedese Svenska Dagbladet ha pubblicato un rapporto del suo corrispondente Ulrika K Engstrom sul movimento per lo sciopero della fame in Cina. Il seguito è un estratto da questo articolo:

Le autorità cinesi sopprimono gli attivisti emergenti dei diritti umani.
Per ottenere la libertà e i diritti umani, quasi 800 cinesi in Cina hanno partecipato allo sciopero della fame per proteggere i loro diritti.

Prima del Congresso Nazionale del Popolo (CNP) e il Congresso Consultativo Politico del Popolo Cinese (CCPPC), le autorità cinesi hanno arrestato alcune centinaia di partecipanti. Poco prima che i partecipanti venissero arrestati e spariti, il giornalista ha parlato con alcuni di loro.

Hu Jia era un attivista AIDS. Era molto impegnato a promuovere le cose nel suo ufficio. Mentre parlava con me, ha spiegato perchè lui e altri partecipanti hanno scelto un metodo non violento come quello dello sciopero della fame per battersi per la libertà e per i diritti umani.

“Quando i canali della legge vengono bloccati, in Cina possiamo soltanto usare la nostra vita e il corpo per resistere.”

Un’ora dopo la conversazione, Hu Jia è stato portato via dalla polizia ed è sparito ancora oggi.

Lo sciopero della fame iniziato a febbraio ha scioccato la Cina

Diversi famosi attivisti democratici in Cina dopo aver partecipato allo sciopero della fame sono stati arrestati. Per esempio Qi Zhiyong, che ha perso le gambe a causa delle ferite subite durante l’incidente di Piazza Tiananmen nel 1989; Yan Zhengxue, attivista a Pechino e Ouyang Xiaorung uno scrittore su internet.

L’avvocato per i diritti umani Gao Zhisheng, “Non abbiamo neppure i diritti umani basilari, non abbiamo nessuna scelta, ma inizia uno sciopero della fame per un lungo periodo. Questa è una tragedia.”

Gao Zhisheng, colui che ha iniziato lo sciopero della fame. Era il rappresentante legale per i dissidenti e dei praticanti del Falun Gong, alcuni mesi fa, ha scritto delle lettere aperte ai capi cinesi criticando il governo. È stato quasi assassinato.

La riforma economica della Cina negli ultimi venticinque anni ha creato una distribuzione ingiusta delle risorse, ed ha alzato la consapevolezza del popolo sui diritti. I conflitti tra il governo e il popolo si sono incrementati. Il conto delle proteste arrivava a 87,000 nel 2005 contro 8,700 del 1993. L’estensione delle proteste si è ampliata. Perfino i contadini hanno cominciato ad imparare a formare le organizzazioni e diffondere le notizie per via cellulare e internet.

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.