Shanxi: Le molestie e la persecuzione della praticante della Falun Dafa Jia Jinfeng

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La praticante della Falun Dafa Jia Jinfeng della città di Tai-Yuan, provincia di Shanxi è stata perseguitata crudelmente dai servitori di Jiang Zemin. E’ stata continuamente molestata dalla polizia. Ė stata detenuta illegalmente e sottoposta a lavoro forzato per un anno. Prima dell’arresto la polizia aveva provato numerose volte a mandarla in un campo di lavoro, ma fallendo.

Jia Jinfeng iniziò la coltivazione della Falun Dafa nel 1998. Beneficiò notevolmente dalla pratica, così fece appello al governo provinciale a favore della Falun Dafa durante il periodo dal 20 luglio 1999. È stata arrestata illegalmente dalla polizia armata ed è stata portata alla stazione di polizia. Dopo essere stata costretta a dare il suo nome, è stata trasferita e detenuta al commissariato di polizia della città di Tai-Yuan. Più tardi, fu costretta a dare il nome della stazione di polizia della sua zona. Venne così trasferita alla stazione di polizia del nuovo villaggio del distretto di Xinghualin, dove è stata interrogata fino a mezzanotte e poi rilasciata. Da quel momento in poi, gli ufficiali di polizia della nuova stazione del villaggio l’hanno molestata frequentemente nella sua casa, sia di giorno che di notte.

Il 9 ottobre 2000, Jia Jinfeng andò a Pechino a fare appello e fu arrestata e portata alla stazione di polizia di Qianmen. Venne detenuta nell'ufficio di Taiyuan di Pechino. Alla fine, Yan Shuanglan, il capo delegato e due ufficiali di polizia della nuova stazione del villaggio scortarono nuovamente Jia Jinfeng a Taiyuan. La trasferirono immediatamente al centro di detenzione di Wankan a Taiyuan, dove è stata detenuta per due mesi. Yan Shuanglan ha estorto alla famiglia di Jia Jinfeng 25.000 yuan (*) prima di liberarla, e dopo quando ritornò a casa, gli mandò di frequente delle persone a molestarla.

Circa alle 10 della mattina del 29 maggio, 2001, Yan Shuanglan portò Xue Wei della stazione di polizia di Xinghualin, con altri venti ufficiali di polizia, a frugare nel ristorante di Jia Jinfeng. Trovarono, libri della Dafa, video degli esercizi ed altri materiali della Dafa, che accatastarono su un tavolo nella porta anteriore. Poi, sette o otto poliziotti con forza l’hanno spinta in un auto della polizia. Lungo la strada, Jia Jinfeng cantava continuamente, "Falun Dafa è buona." Poiché il ristorante era vicino alla strada ed era quasi mezzogiorno, c’erano dalle due alle trecento persone lì vicino che hanno testimoniato il modo di agire dei poliziotti nei confronti della signora Jinfeng. Subito dopo il suo interrogatorio, alla nuova stazione del villaggio, la polizia la portò al centro di detenzione di Wankan.

Il 13 luglio la polizia condannò illegalmente Jia Jinfeng ad un anno nel campo di lavoro forzato femminile di Xindian nella città di Taiyuan, provincia di Shanxi. Dopo il suo rilascio, Jia Jinfeng si spostò nella zona della tigre di Dunhuafang nel distretto di Xinghualin, ma il capo delegato Yan Shuanglan ed altri ufficiali continuarono a molestarla nella sua residenza.

Il 2 settembre 2002, per far conoscere alla gente la verità sul Falun Gong, Jia Jinfeng uscì a distribuire volantini. Qualcuno la vide e la trascinò in strada. Un poliziotto, lì vicino, vide la scena e la arrestò, portandola alla stazione di polizia di Dunhuafang nel distretto di Xinghualin. La polizia la interrogò illegalmente, ma lei si rifiutò di rispondere a tutte le domande. Xue Wei della stazione di Xinghualin venne chiamato per identificarla. La interrogarono per un giorno intero, ma Jia Jinfeng rifiutò nuovamente di rispondere a qualunque delle loro domande. Il 3 settembre fu trasferita al centro di detenzione di Wankan.

Il 7 novembre la polizia condannò la signora Jinfeng a tre anni di lavoro forzato. Il capo e due ufficiali di polizia la scortarono al campo femminile di lavoro forzato di Xindian nella città di Taiyuan. Mentre era nell'auto Jia Jinfeng ha continuato a parlar loro dei fatti del Falun Gong.

Quando Jia Jinfeng arrivò al campo femminile di lavoro forzato di Xindian, il medico la visitò e rifiutò di ammetterla, a causa della sua alta pressione sanguigna. Allora fu riportata alla stazione di polizia di Dunhuafang. Più tardi, la portarono all’ospedale del centro per fare dei controlli alla sua pressione sanguigna e trovarono che era ancora alta. La polizia non diede importanza a questo e, nel pomeriggio, la portarono di nuovo al campo femminile di lavoro forzato di Xindian, ma venne nuovamente rimandata indietro. La polizia andò avanti e la riportarono ad un centro per il lavaggio del cervello affiliato con il campo di lavoro forzato per uomini di Zhenchengdi nella città di Taiyuan. In quel momento, i capi dell’Ufficio 610 (*) stavano tenendo una riunione. La polizia provò a raggirare il tradizionale procedimento per farla entrare nel centro di lavaggio del cervello, ma la persona responsabile negò la loro richiesta perché non avevano completato le procedure adeguate. La polizia non si arrese ancora. Tornarono a cercare qualcun'altro che lavorava al centro. Il medico, che aveva diagnosticato che la vita di Jia Jinfeng era a rischio data la sua età e l’alta pressione sanguigna, rifiutò la richiesta di ammissione fatta dalla polizia.

Jia Jinfeng venne alla fine rimandata alla stazione di polizia di Dunhuafang, ma non c’era abbastanza spazio nella cella, così fu temporaneamente trasferita al centro di detenzione di Wankan. La polizia chiese al centro di tenerla per una notte. Il sovrintendente richiese la garanzia che fosse solo per una notte. Il giorno dopo, attorno alle 7 di sera, il capo del centro di detenzione di Wankan la liberò.

Nel frattempo, l'Ufficiale di stato civile, Fen Guo, mandò più di 10 guardie a sorvegliare la casa di Jia Jinfeng per 24 ore in tre turni. Limitarono i suoi spostamenti, perché erano impauriti che potesse scappare e andare ancora a Pechino. Questi criminali rimasero a casa sua e mangiarono il suo cibo per una settimana. Zhang Huixiang della divisione della sicurezza politica della stazione di Houdunhuafang, l'Ufficiale di stato civile Guo Feng e He Jing andarono a casa sua a molestarla in continuazione.

Nel marzo 2003 Zhang Huixiang, Guo Feng e He Jing portarono Jia Jinfeng al campo di lavoro forzato femminile di Xindian. Fortunatamente, le venne nuovamente negata l'ammissione.

Nel settembre 2004 Zhang Huixiang, Guo Feng, He Jing ed un autista della polizia portarono Jia Jinfeng al campo femminile di lavoro forzato di Xindian. Ancora una volta fu rifiutata a causa della pressione sanguigna alta. I quattro non volevano riprenderla indietro e la portarono ad un altro ospedale del centro, il secondo ospedale di Shanda, dove le fu diagnosticata una alta pressione sanguigna. In seguito la portarono di nuovo alla stazione di Dunhuafang. Le dissero di compilare alcuni documenti, ma lei rifiutò. Le chiesero di pagare i loro pasti e lei rifiutò. Infine la riportarono a casa.

Nel dicembre 2004, He Jing, con un poliziotto (uomo), tormentarono ancora Jia Jinfeng a casa sua. Le chiesero se praticava ancora e le chiesero di firmare dei documenti, ma Jia Jinfeng rifiutò a tutte le loro richieste.

Nel settembre 2005 il capo delegato della nuova stazione di polizia del villaggio, Yan Shuanglan, fu arrestato per confisca illegale di denaro durante un indagine. Il suo sostituto, sig. Hao, continua a perseguitare i praticanti della Dafa. He e Hao molestarono Jia Jinfeng a casa.

Questo articolo descrive la persecuzione sofferta da Jia Jinfeng a partire dal 20 luglio, 1999 fino ad oggi. La continua persecuzione da parte di questo gruppo di delinquenti comunisti cinesi non ha danneggiato solo fisicamente e psichicamente i praticanti della Dafa, ma anche i loro amici e le loro famiglie.

(*) GLOSSARIO

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a32426-article.html

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