(Clearwisdom.net) Recentemente ho pensato molto spesso alla frase “vivere le tribolazioni come fossero gioie”. Qualche volta sono stato in grado di sopportare le sofferenze, altre volte no. Oggi ho improvvisamente compreso che ho un forte attaccamento che è profondamente radicato nel mio cuore. È il timore di essere danneggiato. Come risultato, quando incontro delle difficoltà, spesso cerco di evitarle. Per quanto possa ricordare, sono sempre scappato dalle difficoltà.
Così ho chiesto a me stesso se ho cominciato ad imparare la Falun Dafa proprio per sfuggire alle difficoltà. Sì, lo ho fatto. Ancora non sa all’inizio da che cosa volevo sfuggire. La Dafa chiede ai praticanti di essere tolleranti, cosa che diviene la scusa più grande che ho trovato per evadere i conflitti. Ad esempio, quando ero piccolo, spesso gli altri mi prendevano in giro, così ho imparato ad evitare di frequentare le persone. Quando incontro una difficoltà, cerco in ogni modo di sfuggirla. Di fatto, temevo di essere danneggiato frequentando le persone. Nello stesso tempo, non ero capace di stare con le persone. Quando ho iniziato a imparare la Falun Dafa, ho scoperto che la Dafa insegna ai praticanti ad essere tolleranti, così ho pensato che il mio comportamento di sottrarmi fosse corretto. Anche se in superficie sembrava che io fossi sempre tollerante, questa è diventata la scusa più grande per la mia non volontà di eliminare l’attaccamento di paura. Tuttavia, non ho scoperto questa mancanza fino ad oggi.
Un praticante non dovrebbe comportarsi come una persona comune. I praticanti dovrebbero imporre a se stessi degli alti standard secondo la Dafa. Tuttavia, c’è una differenza tra il non agire come una persona comune e temere di agire come una persona comune. Un praticante non agisce come una persona comune. Di fronte a un conflitto, un praticante si comporterà come un coltivatore e richiederà a se stesso degli alti standard di tolleranza. Quando un praticante non osa frequentare una persona comune, quel praticante ha un attaccamento di paura. Per dieci anni ho considerato il mio attaccamento di paura come un “essere tollerante”, e per questo ho sempre evitato di avere scambi con altri. Ora so che non sono stato per nulla tollerante. Di fatto non ho osato dire o fare nulla.
Come può un praticante evitare un conflitto? Come può un praticante rimuovere gli attaccamenti senza soffrire per le difficoltà arrangiate dal Maestro per rimuovere il nostro karma? Per dieci anni, proprio a causa del mio evitare i conflitti, ho quasi perso l’opportunità di praticare la coltivazione. Avendo cercato di evitare i conflitti al lavoro, ho perso il mio impiego per due volte. Di conseguenza non ho avuto entrate per quasi un anno e questo ha influito pesantemente sulla mia vita di tutti i giorni.
Sebbene io abbia trovato il mio attaccamento, non è stato facile per me avere la meglio sulla mia mentalità di paura. Anche se la contraddizione è molto evidente, devo affrontare la realtà che non ho avuto il coraggio di affrontare prima. Il Maestro ha detto,
“Se volete tornare da dove siete venuti, dovete avere questi due fattori. Uno è la sofferenza. L’altro è l’illuminazione” (Lezione a Sydney, 1996)
In passato mi sono comportato come una persona comune perché ho sfuggito gli ambienti difficili. Ora so che non devo mai più evitare niente; invece devo affrontare le situazionie parlare gentilmente con le persone.
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2006/4/23/72334.html
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