Il 20 Aprile 2006, durante la cerimonia di benvenuto alla Casa Bianca per ing Hu Jintao, la giornalista di The Epoch Times, dott.ssa Wang Wenyi, aveva gridato per protestare contro Hu Jintao. Le autorità avevano intentato causa a Wang Wenyi per aver intenzionalmente intimidito, coercizzato, minacciato e molestato un pubblico ufficiale straniero. L’udienza è stata rimandata tre volte, alla fine i querelanti hanno fatto cadere le accuse contro di lei.
Secondo l’accordo il processo sarà rimandato al prossimo aprile 2007 e se nel frattempo non commetterà alcun crimine, la denuncia sarà ritirata.
Dott.ssa Wang durante delle interviste il 21 giugno |
Secondo un articolo della VOA del 21 giugno, Wang Wenyi ha detto, "Credo che la decisione del governo Americano di far cadere le accuse contro di me sia stata giusta. Sin dall’inizio ho detto di non aver paura del processo, perché sarebbe una buona opportunità per far conoscere al pubblico americano e cinese la verità sulla persecuzione del Falun Gong che va avanti da sette anni. Gli americani potrebbero capire che non solo dovrebbero cercare accordi economici con la Cina ma pretendere che i diritti umani in Cina vengano rispettati, con particolare riferimento alla persecuzione dei praticanti del Falun Gong. Solo quando la comunità internazionale, i media e i governi faranno delle azioni per evidenziare quello che sta accadendo potremo far finire queste atrocità”.
Quando si è parlato della decisione del governo americano, Wang Wenyi ha detto, "Potrebbe essere stata dovuta ad una preoccupazione per la moralità e la giustizia. Il primo emendamento della costituzione americana garantisce la libertà di parola, di credo e di espressione. Questa è la differenza fondamentale tra questo paese e gli altri, specialmente quelli totalitari come la Cina”.
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