In dieci paesi dell’area Asia- Pacifico i praticanti del Falun Gong hanno organizzato uno sciopero della fame per protestare contro gli espianti di organi dai praticanti vivi in Cina. Il 19 luglio, i praticanti e alcuni volontari del distretto di Taoyuan, a Taiwan, si sono mobilitati per raccogliere delle firme per una petizione per protestare contro le inumane atrocità del PCC. L’attività è finita il 20 luglio con una veglia per commemorare i praticanti morti a causa delle torture del PCC.
Il sig. Hu ha detto che tutti dovebbero fare qualcosa per fermare queste violenze |
A marzo di quest’anno dei testimoni oculari hanno rivelato che il PCC conduce delle operazioni di espianto degli organi sui praticanti del Falun Gong impriogionati nei campi di lavoro, nelle prigioni e nei campi di concentramento. Un gruppo canadese che ha condotto delle indagini indipendenti ha pubblicato l’8 luglio un rapporto che conferma la pratica di espianto di massa.
Un residente locale Chang dopo aver ascoltato la verità ha detto, "E’ inimmaginabile che delle atrocità così inumane continuino in questo mondo. I leaders del mondo dovrebbero intraprendere delle azioni per fermare tutto questo”.
Un altro residente locale Hsu ha detto, "Tutti nel mondo dovrebbero sollevarsi contro questo. Dirò a tutti di protestare contro questa violenza e queste uccisioni!”
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