Il Canada e gli altri paesi dovrebbero scoraggiare o impedire ai loro cittadini di andare in Cina per ottenere organi umani i cui "donatori" possono essere stati uccisi affinché i loro organi possano essere prelevati, ha detto mercoledì un gruppo di avvocati dei diritti dell'uomo. L'ex segretario di Stato canadese per l'Asia ed il Pacifico David Kilgour e l'avvocato David Matas hanno presentato un rapporto, nel quale dicono di essere arrivati alla conclusione inevitabile che i dissidenti del Falun Gong e di altri prigionieri in Cina sono uccisi per i loro organi.
"Appena un cliente arriva in Cina, qualcuno viene ucciso per i suoi organi, che sia un prigioniero condannato a morte o un praticante del Falun Gong; hanno semplicemente questa immensa riserva di gente che viene uccisa per le donazioni di organi", hanno detto Matas ai giornalisti.
Ha detto che c'era una ragione dell'esposizione dei luoghi dedicati ai trapianti di organi in Cina. Il numero di luoghi per i trapianti di fegato, ad esempio, si è moltiplicato da 22 prima del 1999 a 500 l'anno scorso. Matas ha stimato che almeno 100 canadesi siano andati in Cina per trapianti benché del loro numero non si possa essere a conoscenza delle affermazioni che delle persone vengono uccise per i loro organi. Ha suggerito che il Canada e gli altri paesi dovrebbero mettere in guardia ed informare, coloro che fanno un viaggio per tale scopo, che i trapianti vengono quasi interamente da prigionieri che non hanno dato il loro consenso.
Il rapporto ha inoltre chiesto una legislazione che renda illegale per i Canadesi, sottoporsi ad un trapianto di organi senza ottenere il consenso del donatore.
Il vice ministro della salute cinese Huang Jiefu ha chiesto lo scorso novembre che vengano registrare tutte le donazioni di organi, questo sarebbe un passo avanti verso la regolamentazione del mercato dei trapianti. Jiefu ha detto che la maggior parte degli organi veniva da prigionieri giustiziati piuttosto che da incidenti stradali.
Matas ha detto che nessuno di questi prigionieri avrebbe dato il loro consenso, ed anche se lo avessero fatto, tale consenso sarebbe stato sospetto. Ha detto che gli Stati Uniti proibiscono l'utilizzo degli organi di prigionieri giustiziati per questa ragione.
"Non dovremmo essere complici" ha detto Matas. "Se possiamo avere un impatto sulla domanda, allora possiamo salvare le vite di queste persone che sono giustiziate per i loro organi."
Versione francese: http://fr.clearharmony.net/articles/200702/31257.html
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