La Divine Performing Arts ha concluso con successo i due spettacoli di Auckland il 5 aprile 2007. Prima degli spettacoli, l’Ambasciata cinese in Nuova Zelanda aveva fatto pressione telefonica su diversi sindaci della regione di Auckland suggerendo di non andare a vedere lo spettacolo. Il New Zealand Herald ha pubblicato due lettere inviate da lettori il 7 aprile a condanna dell’interferenza del PCC sui residenti in un paese democratico.
Un lettore ha scritto, "Da quando il Consolato Cinese ha il diritto di chiamare alcuni dei nostri sindaci suggerendo loro di non partecipare ad uno spettacolo culturale cinese nel nostro Civic Centre?
Provo vergogna al sapere che alcuni nostri sindaci non parteciperanno allo spettacolo. Pensavo che sarebbero andati anche sono per dimostrare che questo è un paese democratico, per difendere il diritto delle persone di questo paese di vedere, leggere e visitare qualsiasi cosa piaccia loro. Il governo dovrebbe fare sapere al Consolato cinese che non tollererà più questo tipo di interferenze e di coercizione”.
Un altro lettore ha scritto, "Ancora una volta il Governo Cinese sta interferendo nelle decisioni dei neozelandesi. La prima volta era stata in occasione degli incontri tibetani e ora è per lo spettacolo della Divine Performing Arts.
Spesso, quando si insiste troppo, il risultato è opposto al risultato- la Francia ha aumentato molto le dimensioni e le risorse di Greenpeace pubblicizzandolo gratuitamente. La Cina ha esposto la Divine Performing Arts più di quanto non avrebbe fatto sola."
I media della Nuova Zelana hanno esposto le interferenze del PCC sullo spettacolo ed i neozelandesi sono andati a vederlo. L’interferenza del PCC ha fatto pubblicità.
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