Storie dall’Antica Cina: Il Monaco e la Tigre

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Shi Faan era chiamato anche Ci Qin. Nessuno sapeva da dove venisse. Fu discepolo di Huiyuan, era veramente bravo a spiegare i sutra ed a ispirare gli altri a correggere le loro cattive azioni.

Durante al dinastia Jin (265-420 d.C.), nel periodo Yixi, una zona della Cina chiamata Contea Xinyang fu terrorizzata da una tigre. Ogni mattina una o due persone venivano ritrovate sbranate dalla tigre e per questo la gente del luogo viveva nella paura. Per cercare di impedire questi assassini, la gente locale costruì un tempio in campagna sotto un grande albero dove vivevano molte persone.

Un giorno Shi Faan passò nei pressi del villaggio. Andò al tempio, pensando di passarci la notte, ma scoprì che la porta principale era chiusa, perché la gente del villaggio aveva paura della tigre. Faan meditò sotto il grande albero per tutta la notte.

Al mattino presto la tigre si avvicinò al lato a nord dell’albero. Sembrava sorpresa e felice di vedere Faan, e si avvicinò lentamente. Faan recitò i sutra e insegnò alla tigre i precetti. La tigre sembrava ascoltare con attenzione, senza fare il minimo movimento. Dopo un pò se ne andò. Quando spuntò il giorno, le gente del villaggio si precipitò all’albero e trovò Faan illeso. Vedendo che non era stato ucciso dalla tigre, pensarono che fosse un immortale.

Tutto il disastro causato dalla tigre scomparve. Le persone del villaggio modificarono il loro piccolo tempio e ne fecero uno adeguato e poi chiesero a Faan di essere l’abate. Donarono anche al tempio della terra coltivata.

In seguito Faan voleva disegnare dei ritratti e aveva bisogno di un pò di verderame per i suoi dipinti, ma non riusciva a trovarne. Una notte sognò di una persona che si avvicinava al suo letto e diceva, “Sotto terra in questo punto ci sono delle campane di bronzo.” Quando Faan si svegliò scavò immediatamente nel terreno lì vicino e trovò due campane di bronzo. Così potè finire il suo dipinto. In realtà donò poi l’altra campana a Huiyuan, perché la usassero per una nuova statua di Budda.

Con il passare del tempo, nessuno sapeva dove Faan fosse andato.

(Da Leggende dei Monaci Santi, Vol. II)

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