Amnesty, trecento firme contro la "rieducazione" di Bu Dongwei

Anche i ragazzi del Gioia impegnati sui diritti umani in Cina
 
Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

I diritti umani in Cina sono da tempo al centro delle campagne lanciate da Amnesty International e anche il Gruppo di Piacenza si è mobilitato nelle scorse settimane. E' stato svolto un lavoro insieme alla classe I B del liceo classico Gioia, i cui studenti chiedono che la Cina diventi un paese che rispetta la libertà di espressione e le scelte dei singoli.

"Pechino 2008 : Olimpiadi e diritti umani": questa frase è stata scritta su un grande striscione come sogno dei ragazzi e come pensiero sull'eredità che le Olimpiadi possono lasciare per il rispetto dei diritti umani in Cina.

L'auspicio si andrà a sommare a tanti altri formulati da tutti i piacentini che lo vorranno e poi tale striscione verrà inviato in Cina. Gli studenti hanno concordato con Amnesty International sulla necessità che le Olimpiadi debbano essere un'occasione importante per migliorare la situazioni dei diritti umani - spiega Luigi Ferrari di Amnesty - ed in particolare che sia abolita la detenzione amministrativa chiamata "Rieducazione attraverso il Lavoro" perché tale carcerazione è al di fuori di ogni standard internazionale sui diritti umani.

E in proposito, sono state anche raccolte più di trecento firme a favore di Bu Dongwei, conosciuto anche come David Bu, condannato a due anni e mezzo di rieducazione attraverso il lavoro il 19 giugno del 2006, in relazione alle sue attività di seguace del movimento spirituale Falun Gong. Le autorità sostengono che ha deciso di non ricorrere in appello contro la sentenza, ma la famiglia afferma il contrario. Dovrebbe essere rilasciato il 18 novembre 2008.

Bu Dongwei lavorava per Asia Foundation, un'organizzazione non governativa americana, prima di essere prelevato in casa sua, nel distretto di Haidian, a Pechino, il 19 maggio 2006, da sette ufficiali di polizia. È stato accusato di "ostruzione all'applicazione delle leggi nazionali" e di "disturbo dell'ordine sociale".

Fonte: http://www.liberta.it/asp/default.asp?IDG=712305002&H=

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.