Francia: I praticanti risvegliano le coscienze a proposito del Falun Gong a Lille

Il 14 giugno 2008, a Lille, i praticanti del Falun Gong hanno tenuto delle attività nel centro del giardino Brunswick, sulla Piazza Richebé. Hanno esposto dei cartelli che descrivono la crudeltà della persecuzione dei praticanti del Falun Gong in Cina, ed hanno dimostrato gli esercizi del Falun Gong. Molte persone si sono fermate a guardare in atteggiamento di rispetto. I praticanti hanno distribuito volantini e hanno raccolto numerose firme che condannano la persecuzione.

Nel 1999, il Partito Comunista Cinese (PCC) ha lanciato la repressione del Falun Gong in tutta la Cina. Migliaia di praticanti di Falun Gong, sono stati illegalmente detenuti nei campi di lavoro o hanno perso la vita, per essersi rifiutati di abbandonare la loro fede. Molte persone visibilmente turbate, hanno dimostrato una grande simpatia per i praticanti del Falun Gong cinesi, privati dei loro diritti umani più basilari e della libertà di credo. Molti hanno detto: '' In Francia, non si può ferire neanche dei piccoli animali, è inconcepibile che oggi, nella società della Cina continentale, una tale cosa esista. ''

Alcune persone hanno chiesto cosa potevano fare per aiutare i praticanti del Falun Gong in Cina continentale. Altri non solo hanno firmato la petizione contro la persecuzione, ma hanno invitato amici di altri luoghi a firmare. Molti si augurano che la comunità internazionale faccia pressione sulla Cina comunista condannando fermamente le atrocità perpetrate dal PCC, la repressione e la crudele persecuzione del Falun Gong si concludano immediatamente. Un Professore di Università ha detto che avrebbe parlato di questa situazione agli studenti della sua classe. Uno studente ha assicurato che farà circolare la petizione tra i suoi amici perché la firmino. Molte persone che avevano vissuto nei paesi comunisti, come la Germania dell'est, hanno raccontato di conoscere bene, come per il Partito Comunista, il massacro spietato è essenziale per un tale partito.

Conosciuti i fatti, le persone sono rimaste indignate per la repressione brutale del Falun Gong in Cina continentale, sperano che si metta fine al più presto ed hanno trasmesso i loro migliori saluti a tutti i praticanti del Falun Gong. Si augurano che i praticanti del Falun Gong costretti a rimanere all’estero, possano tornare nel loro paese natale ed incoraggiano i praticanti ad uscire affinché molta più gente sappia ciò che avviene in Cina.

Lo stesso giorno, Amnesty International Lille, ha organizzato un incontro sui Diritti Umani in Cina, nella vicina Piazza della Repubblica, per denunciare le violazioni dei diritti umani ad opera del Partito Comunista Cinese. Numerosi membri di Amnesty International sono intervenuti alle attività dei praticanti del Falun Gong, hanno letto i cartelli ed hanno fatto delle foto con i praticanti; tutti hanno firmato i formulari della petizione che chiede la fine della persecuzione. Amnesty International Lille ha anche invitato i praticanti del Falun Gong a prendere pubblicamente la parola insistendo sulla persecuzione del Falun Gong in Cina.

Uno degli organizzatori dell'evento di Amnesty International ha detto in un' intervista a Radio Sound of Hope che i membri di Amnesty International erano tutti a conoscenza della persecuzione del Falun Gong, e sostenevano tutte le attività preposte a diffondere la notizia della persecuzione.

La sinologa e presidentessa dell'Associazione solidarietà alla Cina, Marie Holzman ha partecipato alle attività ed ha rilasciato un’intervista. Ha detto che aveva prestato molta attenzione al Falun Gong dalla sua diffusione nel 1992, nel corso degli anni; ha visto la progressione della persecuzione subita dal Falun Gong per mano dei comunisti cinesi. Trova che in questo tempo, la situazione dei praticanti del Falun Gong perseguitati non è migliorata; riferendosi in particolare agli episodi recenti di persecuzione, la morte del giovane cantante folk Yu Zhou, e la sparizione della moglie danno profonda inquietudine sulla situazione e dimostra che la persecuzione continua.