Stati Uniti: Uno scrittore e critico musicale afferma che “lo spettacolo della DPA è qualcosa di sacro e autorevole”

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A.D. Amorosi, scrittore e critico musicale per il “Philadelphia City Paper”, “Philadelphia Inquirer”, “Philadelphia Style magazine” e “Magnet Magazine” ha scritto una recensione sullo spettacolo della compagnia Divine Performing Arts.

I commenti di A.D. Amorosi sul DPA apparsi sul Philadelphia City Paper

A.D. Amorosi ha scritto: “Quando ho sentito il nome per la prima volta mi ci è voluto un minuto per capire che ‘Divine Performing Arts’ non aveva niente a che fare con Dio, o con le meraviglie di John Waters. Quando ho superato questo, ho scoperto che il DPA è qualcosa di sacro e autorevole. Indipendente dal regime comunista cinese, fin dalla sua formazione nel 2006, l’organizzazione culturale con sede a New York, riunisce danze in costume, percussioni tradizionali e una grande orchestra come parti del proprio ideale educativo nel raccontare delle storie. Sembra qualcosa difficile da fare, ma quello che mi ha colpito, avendo già visto lo spettacolo in passato, è stato come i suoni degli strumenti cinese e occidentale si sono fusi assieme, con i suonatori di erhu in sintonia con musicisti tradizionali.

Le storie rappresentate arrivano fino alla dinastia Qing, con gli scenari disegnati in digitale di una cava buddista e la flora che cambia dietro agli artisti. Non ci sono bandiere rosse comuniste o piroette maschili dell’Esercito di Liberazione. Non ci sono favole sfortunate sul patriottismo. Tutto quanto è un furore di colori e movimenti, come se i ballerini, i percussionisti e i vocalisti avessero atteso per secoli per esibirsi. E, in un certo modo, è quello che hanno fatto.”

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a47307-article.html

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