Il dipinto si basa sulla storia vera del signor Liu Chengjun. Il signor Liu Chengjun era una praticante del Falun Gong della città di Changchun, nella provincia di Jilin, in Cina. Nel marzo 2002, è stato condannato a 19 anni di prigione per il suo coinvolgimento nella trasmissione di programmi video su una televisione via cavo della città di Changchun che rivelavano la verità sul Falun Gong ed esponevano la brutalità del governo comunista cinese nella persecuzione dei praticanti del Falun Gong. È morto in prigione dopo 21 mesi di torture. È stato uno di quei pochi praticanti del Falun Gong che ha iniziato la trasmissione sui canali cinesi di programmi che chiariscono la verità.
In questo dipinto, Liu Chengjun è legato ad una sedia in una camera della tortura il cui pavimento è coperto di immagini demoniache e mostruose che rappresentano l'orrore che ha dovuto subire durante la sua illegale detenzione. È riscaldato dalla calda luce dorata che viene dall'angolo in alto a sinistra e che rappresenta la sua fede inamovibile. Una mano dorata si protende verso di lui, e rappresenta la salvezza del signore dell'universo. Liu Chengjun guarda in alto in direzione della luce e della mano, così che noi non possiamo vedere l'espressione del suo volto. In questo dipinto non sono mostrate ferite e tracce di sangue, ma possiamo capire dalla sua postura che sta soffrendo un enorme dolore. Guarda in alto in direzione della luce, invece di lasciar pendere la sua testa dalla disperazione, questo è segno del suo coraggio senza compromessi e del suo spirito.
Versione inglese disponibile a: http://pureinsight.org/pi/articles/2005/1/3/2673.html
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