La mattina del 25 aprile 2009 i praticanti del Falun Gong di Sydney si sono riuniti al Belmore Park per fare gli esercizi e per commemorare l’anniversario dell’appello pacifico del “25/4”. La sessione di pratica è stata seguita da una conferenza stampa che ha richiesto la fine della persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).
I praticanti eseguono gli esercizi nel centro di Sydney |
Il signor Li, rappresentante dell’Associazione Falun Dafa ha detto, durante la conferenza stampa, che i praticanti al di fuori della Cina non hanno mai interrotto i loro sforzi per esporre la persecuzione. Ha sottolineato che durante la persecuzione del Falun Gong il PCC ha ignorato ogni parvenza di moralità, prendendo il cammino che porta alla propria distruzione.
Ha anche aggiunto che, nonostante la brutale persecuzione e le uccisioni, I praticanti del Falun Gong hanno chiarito la verità alla persone che sono state ingannate dalle bugie del PCC. I praticanti hanno gettato i semi di Verità-Benevolenza-Tolleranza nei cuori delle persone, aprendo la strada per un ritorno della moralità.
Il Professore Li Yuanhua (insegnante universitario di Pechino) e i suoi genitori |
Resistere alla persecuzione con una fede solida e con razionalità
Li Yuanhua, ex professore universitario, e i suoi genitori, vengono da Pechino. Dieci anni fa, il 25 aprile, erano presenti all’appello pacifico. Ha ricordato: “l’11 aprile 1999 He Jouxiu aveva scritto un articolo su una rivista che diffamava il Falun Gong. dopo la pubblicazione alcuni praticanti hanno pensato che fosse importante spiegare i fatti, con lo scopo di eliminare le influenze negative tramite una lamentela ufficiale. Per arrivare a ciò i praticanti andarono al collegio di Tianjin, così come in altri luoghi coinvolti nella pubblicazione dell’articolo, per chiarire la verità sull’argomento.
“Inaspettatamente il PCC ha usato questa opportunità per arrestare i praticanti. I poliziotti hanno colpito e ferito molta gente, arrestando 45 praticanti. Abbiamo percepito come fosse seria la situazione e non volevamo renderla più tesa. Ci fu detto che la sede del Governo Centrale sarebbe stato il posto nel quale risolvere questa questione. Per questa ragione siamo tutti e tre andati a Pechino all’Ufficio per gli Appelli.
“Alle 5 del mattino non c’erano molte persone, quando arrivammo in via Fuyou. Più tardi però sempre più persone si radunarono. Nonostante fossimo così tanti, tutto era in ordine – la gente aspettava tranquillamente in fila, mostrando un comportamento civile. Alcuni leggevano ‘Zhuan Falun’, altri facevano gli esercizi. I praticanti occupavano meno della metà del marciapiede, così da non arrecare disturbo agli altri pedoni.”
“Avevamo presentato tre richieste 1- il rilascio incondizionato dei praticanti arrestati 2- permettere la pubblicazione legale dei libri della Falun Dafa 3- permettere ai praticanti di avere un ambiente sicuro e libero per fare gli esercizi. Quel giorno l’atmosfera era davvero pacifica.”
“Non passò molto tempo prima che ci permisero di avere un incontro. Verso le 21:00 i nostri rappresentanti erano già usciti, dicendo che il Premier aveva ordinato il rilascio dei praticanti arrestati, che il Governo non avrebbe più interferito con la libertà della nostra pratica di coltivazione e che, se ci fossero stati ulteriori problemi, di prendere contatti con l’Ufficio per gli Appelli. Tutte le persone presenti capirono che la situazione era praticamente risolta, così che ce ne andammo”
I poliziotti chiedono lo “Zhuan Falun”
La madre di Li Yuanhua, Yao Yuefang, ha detto: “un tempo ero molto malata e avevo un cassetto pieno di medicine, ero messa molto male. Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong le mie malattie scomparirono e persino la mia mente si è fatta più chiara.”
“Ho sperimentato molte cose e ne ho visto più volte il PCC tormentare la gente, ma non c’è niente di sbagliato nel fare appello per i diritti del Falun Gong, chiedendo il diritto di essere benevolenti, di coltivare il proprio cuore e di avere una mente retta.”
“Il 25 aprile i poliziotti erano nervosi nel vedere così tanti praticanti, così parlammo con loro tranquillamente e gentilmente, spiegando i benefici ottenuti con la pratica e perché eravamo là. Più tardi alcuni di loro furono commossi dalle nostre parole e dalle nostre azioni e alcuni chiesero persino delle copie dello “Zhuan Falun”
“Nonostante siano passati molto anni, ricordo quel giorno molto chiaramente. L’appello pacifico dei praticanti è stata la manifestazione dello spirito gentile e paziente dei praticanti.”
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