Far Notare agli Altri le Loro Mancanze con Compassione e Guardarsi Dentro

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Recentemente una praticante ha posto una domanda ai praticanti locali via email. Ha chiesto, "Perché è così difficile far notare agli altri (praticanti e non praticanti) le loro mancanze con compassione?" Le ho risposto raccontando la mia esperienza e la mia comprensione; lei mi ha detto che le è stato utile. Ho pensato di condividerlo con gli altri praticanti.

In base alla mia esperienza, se non posso far notare qualcosa con compassione, è perché quella cosa tocca qualcosa che mi riguarda. Ho notato che se qualcosa di un'altra persona mi irrita, è perché io ho qualche problema non risolto, e quella cosa riguarda poco l'altra persona. Quale problema ho visto in me stesso? Il primo è voler cambiare il mondo invece di me stesso -- questo include il migliorare il mondo e le altre persone, migliorare le situazioni e cercare di "riparare a tutti i torti". Sto imparando che ciò di cui c'è davvero bisogno è imparare ad accettare il mondo e la gente così come sono, piuttosto che cercare di cambiarli. Quando sono capace di accettare il mondo così come è, spesso scopro che il problema non c'è più. Questo non vuol dire che non si dovrebbero far notare le cose, ma che questo dovrebbe provenire da una accettazione, piuttosto che da un rifiuto o da una resistenza.

Un'altro problema che ho visto è che voglio che le cose vadano "a modo mio", voglio che il mondo si adatti a me, piuttosto che essere io ad adattarmi al mondo. Sto imparando a lasciare andare, a pensare per prima cosa agli interessi degli altri. In questo momento questa è una sfida per me. Un praticante un giorno mi ha fatto notare, "Vuoi che le cose siano fatte a modo tuo ogni volta?" Voler "cambiare il mondo e la gente" è un attaccamento di controllo, e l'attaccamento del controllo ha le sue radici in un attaccamento ancora più profondo, l'insicurezza (la paura). Nel sentiero della coltivazione, sto imparando a lasciare andare e a seguire il piano del Maestro. Il Maestro ha già pianificato le vite dei discepoli della Dafa, di che cosa dovremmo avere paura e che cosa c'è da controllare? Le nostre vite sono state progettate di nuovo e collegate alla coltivazione.

Il Maestro ha detto in "Insegnamento della Fa alla Conferenza Internazionale della Fa di New York 2004",

"Se una persona non coltiva bene e crea un impatto negativo ad un altro discepolo della Dafa o a molti altri discepoli della Dafa, e fa fallire la loro coltivazione, quello è il peccato grave di interferire nella coltivazione dei discepoli della Dafa, un peccato che non può essere assolto neanche dopo essere scesi giù al diciottesimo livello dell’inferno. Alcuni praticanti non sono capaci di rimuovere i loro attaccamenti di vecchia data, con la conseguenza di subire le interferenze del male. Voi tutti pensate che queste persone siano rovinate e non possano farcela. Adesso non potete vederla così. Alcuni praticanti si sono in effetti sbarazzati di molti altri attaccamenti, e molti attaccamenti sono stati eliminati e non vengono più mostrati, ma quegli attaccamenti che non hanno ancora eliminato con la coltivazione invece si mostreranno. Il Maestro farà in modo sicuramente che emergano e che loro incontrino dei conflitti, e farà certamente sì che tutti li vedano, e lo scopo sarà quello di eliminare quegli attaccamenti umani. Quando ne vedete uno, dovete indicarlo a loro. Se non glielo fate notare, è perché avete paura di offendere gli altri. In quel caso, accadranno conflitti e frizione fra voi in modo che sia voi che lui riconosciate quegli attaccamenti. E lo scopo è eliminare quegli attaccamenti umani con la coltivazione. Ma quando vedete i praticanti che hanno degli attaccamenti che si mostrano, non potete pensare che non si mostrino apposta. Dunque i malintesi e gli errori fra i discepoli della Dafa sono inevitabili. La chiave sta nel fatto che non potete avere dei veri conflitti e frizioni fra voi o che iniziate a diffidare l’uno dell’altro."

Avere paura di offendere gli altri, nella mia comprensione, è avere paura di non essere accettati o amati se si urta un'altra persona. Ma ciò che viene davvero ferito non è l'essere in se stesso, ma piuttosto le nozioni acquisite dopo la nascita. Ciò che aiuta è la comprensione che quello che voglio veramente è dentro di me, così che sono staccato dagli "altri" nel cercare approvazione e amore. Quando non sono più come un politico, che vuole certe cose dagli altri, allora posso davvero aiutare gli altri. Ma nella maggior parte dei casi, se non riesco a fare notare ad una persona qualcosa con compassione, dipende dal fatto che il suo problema riflette il mio.

Questa è la mia comprensione al mio attuale livello. Vi prego di farmi notare ciò che ritenete scorretto.

Versioone inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2009/9/21/111001.html

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