La Corte nazionale spagnola ha messo sotto accusa cinque alti funzionari cinesi, il 18 novembre 2009. I cinque accusati sono Jiang Zemin, Luo Gan, Bo Xilai, Jia Qinglin e Wu Guanzheng, accusati di crimini contro l’umanità, genocidio e torture. Un avvocato dei diritti umani di Taiwan ha chiesto alla comunità internazionale di sostenere il governo spagnolo per estradare i cinque accusati in Spagna, per processarli.
L’avvocato Chiu Huang-chuan, presidente della filiale asiatica della Coalizione per Investigare la Persecuzione del Falun Gong in Cina |
Appello alla comunità internazionale per estradare i sospetti
La decisione del giudice spagnolo Ismael Moreno è basata sul principio legale di giurisdizione universale che permette ai tribunali nazionali di giudicare i crimini contro l’umanità e genocidio, indipendentemente da dove sono accaduti.
L’avvocato Chiu Huang-chuan, presidente della filiale asiatica della Coalizione per Investigare la Persecuzione del Falun Gong in Cina, considera la decisione come storica, in quanto porta all’attenzione internazionale gli abusi sui diritti umani compiuti da Pechino. Oltre ad elogiare il coraggio della Corte spagnola, Chiu crede che la comunità internazionale dovrebbe sostenerla nel chiedere l’estradizione dei cinque accusati in Spagna per sottoporli a processo.
Chiu pensa che l’incriminazione ufficiale emessa dalla Corte Nazionale spagnola metta in luce il principio di giurisdizione universale nei casi relativi alle violazioni dei diritti umani. La comunità internazionale non dovrebbe rimanere indifferente sugli abusi dei diritti umani, ha detto Chiu, aggiungendo che il caso sollevato dalla Corte spagnola mette in grado il mondo di ripensare ai legami con il regime comunista cinese. I benefici economici non dovrebbero essere più importanti degli abusi sui diritti umani che il PCC compie sui propri concittadini. Chiu ha detto che è impossibile per un tale regime rispettare qualsiasi accordo e avere relazioni con altri paesi in modo civile e pacifico.
Il capo d’accusa intimidisce coloro che attuano la persecuzione del Falun Gong
Chiu crede che l’imputazione porterà i cinque accusati ad essere in uno stato di costante paura, per il fatto che possono essere arrestati in ogni momento, se dovessero uscire dalla Cina. La decisione intimidisce anche coloro che stanno tuttora torturando i praticanti del Falun Gong in Cina.
Chiu ha fatto notare che coloro che hanno partecipato al genocidio nazista contro gli ebrei sono stati dichiarati colpevoli sebbene fosse stato loro ordinato di partecipare al genocidio. I funzionari che partecipano alla persecuzione del Falun Gong in Cina dovrebbero essere consapevoli di non essere al sicuro all’estero, una volta che hanno commesso il crimine di genocidio.
Chiu ha detto che il governo di Taiwan dovrebbe avere il coraggio di affrontare la situazione dei diritti umani in Cina. Taiwan dovrebbe rifiutare l’ingresso o espellere dal proprio territorio i funzionari cinesi che hanno partecipati alla persecuzione del Falun Gong. Chiu ha anche suggerito che il governo di Taiwan assista la Spagna nell’estradare gli imputati o di accusarli tramite il principio di giurisdizione universale.
Background
Nel 1999 l’allora presidente del PCC, Jiang Zemin, ha l'unico istigatore della campagna per “sradicare” il Falun Gong. Gli ordini erano di “diffamare la loro reputazione, rovinarli economicamente, distruggerli fisicamente e di considerare le morti per tortura come suicidi”, il che ha portato a un gran numero di praticanti del Falun Gong ad essere arrestati, torturati, uccisi o fatti sparire. Molti hanno subito l’espianto di organi mentre erano ancora vivi.
Un altro accusato è Luo Gan, a capo dell’Ufficio 610, un forza di polizia segreta che agisce in tutto il paese, con lo scopo di condurre la persecuzione. Avvocati cinesi hanno paragonato l’Ufficio 610 alla Gestapo nazista per la sua brutalità e autorità extra legale.
Gli altri tre accusati sono Bo Xilai, attuale segretario del PCC a Chongqing e nel 1999 ricopriva la carica di Ministro del Commercio; Jia Qinglin, ricopre la quarta carica più alta nella gerarchia del PCC e Wu Guanzheng, capo del Comitato di Disciplina Interna del PCC. Le accuse nei loro confronti sono rivolte alla loro partecipazione attiva nella persecuzione del Falun Gong mentre lavoravano come alti funzionari del PCC a Liaoning, Pechino e Shandong.
In un articolo vincitore del premio Pulitzer, il giornalista Ian Johnson del Wall Street Journal ha descritto come Wu avesse multato i suoi subordinati se non portavano avanti la persecuzione, conducendo così i funzionari locali a torturare, talvolta a morte, i praticanti del Falun Gong locali.
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2009/11/28/112681.html
Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2009/11/25/213309.html
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