Indagini: Praticanti del Falun Gong uccisi, sistematicamente, per i loro organi: smentita della spiegazione data dal regime cinese sull’utilizzo degli organi dei condannati a morte (Parte 4 di 6)

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Articolo già pubblicato nel gennaio 2010, revisionato nel 2013

(Minghui.org) Nel 2006, il giornale The Epoch Times ha reso pubblica una storia sconvolgente su quello che è senza dubbio una delle più orribili atrocità commesse da un governo, non solo in tempi moderni, ma in tutta la storia. Come documentato nel rapporto investigativo "Bloody Harvest", dal noto avvocato dei diritti umani David Matas e dall'ex segretario di Stato canadese per la regione Asia-Pacifico, David Kilgour, ci sono prove schiaccianti ed agghiaccianti del ruolo compromettente del regime comunista cinese nell'omicidio sistematico dei praticanti del Falun Gong, per prelevare loro gli organi, mentre sono ancora vivi, con l'obiettivo di ricavarne enormi profitti. In risposta al clamore internazionale, il regime cinese ha tentato di spiegare una delle parti principali delle prove indiziarie - l'incremento del numero degli espianti negli ultimi anni e la riduzione dei tempi di attesa, divenuti estremamente brevi, in una cultura notoriamente avversa alla donazione di organi - affermando di aver utilizzato gli organi di criminali giustiziati, dopo la loro morte. Di fronte a prove inconfutabili,il governo ha tentato di sfuggire da ogni imputazione, per una simile mostruosa atrocità, ammettendo un crimine minore. In questo rapporto, viene dimostrato come questa tesi si contraddica, conferendo ulteriore credito alle gravi accuse mosse contro il regime cinese.

Parte 1
Parte 2
Parte 3

Capitolo XI. Ulteriori elementi di prove

1. Informatori espongono la raccolta di organi da persone vive

Il 9 marzo 2006, Epoch Times ha pubblicato un'intervista con un ex giornalista in possesso d’informazioni interne ed attendibili, circa un campo segreto di concentramento che il PCC ha allestito nel distretto di Sujiatun, nella città di Shenyang, nella Provincia di Liaoning del nord, un campo che potrebbe rivaleggiare con quelli della Germania nazista. Nel campo ci sarebbero imprigionati migliaia di praticanti del Falun Gong. [60] Il 17 marzo 2006, Epoch Times ha riportato un'intervista con una testimone che ha lavorato presso l'Ospedale Provinciale per le Trombosi e la Medicina Integrata Cinese e Occidentale di Liaoning. La teste ha presentato i dettagli che ribadirebbero l’esistenza del campo di concentramento, dichiarando che questo era nel sottosuolo e al disotto dell'ospedale. [61] Quando nell’ospedale l'espianto di organi su persone vive aveva luogo, il suo ex marito, un capo chirurgo, partecipava alla rimozione delle cornee dai praticanti del Falun Gong. Il 31 marzo, Epoch Times pubblica una lettera, di un medico veterano di guerra, nella quale c’è la riprova dell'esistenza del campo di concentramento sotterraneo nel distretto di Sujiatun, città di Shenyang. [62] Da allora, la cortina scura che ricopriva le atrocità del PCC sull'espianto di organi da persone vive è stata smantellata.

2. Registrazioni d’indagini telefoniche

Dopo le relazioni iniziali sulla raccolta di organi da persone vive, diverse organizzazioni straniere hanno cominciato ad eseguire indagini telefoniche. Presentando se stessi come persone in cerca di consulenza per i loro parenti che potevano necessitare di un trapianto di organo, gli indagatori hanno chiamato le sezioni di trapianto di organi di numerosi ospedali in tutta la Cina. Hanno chiesto specificamente se gli ospedali erano in grado di acquisire gli organi dai praticanti del Falun Gong. Queste indagini hanno ulteriormente convalidato le accuse che i praticanti del Falun Gong sono stati uccisi per i loro organi.

Lu Guoping dell'ospedale Minzu della città di Nanning, regione autonoma dello Guangxi ammette il prelievo di organi dai praticanti del Falun Gong

I ricercatori indipendenti David Kilgour, ex segretario di stato del Canada per la regione Asia-Pacifico, e David Matas, un premiato avvocato internazionale per i diritti umani, hanno pubblicato in Bloody Harvest - Relazione sulle accuse di espianti di organi da praticanti del Falun Gong in Cina-, la trascrizione di un dialogo telefonico con Lu Guoping, un chirurgo presso l'ospedale della città di Nanning Minzu nella regione autonoma del Guangxi. Durante la conversazione, Lu ha confermato più volte che i praticanti del Falun Gong sono stati fonte di approvvigionamento di organi. Alle domande che gli sono state poste ha risposto: "Alcuni sono dei praticanti del Falun Gong. Altri provengono dalle famiglie dei pazienti".

Lu Guoping all'Ospedale di Nanning Minzu, ha ammesso che gli organi venivano prelevati dai praticanti del Falun Gong.

Qui di seguito riportiamo un estratto della conversazione tra Lu e l'investigatore:

Investigatore: ” Allora il suo collega le ha detto che in tutte le operazioni [di trapianto di organi] che si eseguono sono utilizzati [come fonti di organi] i praticanti del Falun Gong, vero?”

Dottor Lu: “Alcuni sono praticanti del Falun Gong. Altri appartengono alle famiglie dei pazienti.”

Investigatore:” Oh! Quindi se voglio trovare l’organo giusto per il mio bambino, e se questo tipo [di organo] è tra i praticanti del Falun Gong, pensa che può aiutarmi a trovarne qualcuno?”

Dottor Lu: “Sicuramente.”

[....]

Investigatore: “ Quali si usano prima [di questi organi dei praticanti del Falun Gong], quelli che provengono dai centri di detenzione o dalle prigioni?”

Dottor Lu: “Dalle prigioni.”

Investigatore:” Dalle prigioni? E provengono dai praticanti sani del Falun Gong ...?”

Dottor Lu: “Esatto. Dobbiamo scegliere quelli sani perché dobbiamo garantire la qualità nelle nostre operazioni.”

Registrazione telefonica: http://organharvestinvestigation.net/Dr. Lu-Voice-Recording/2006-05-22-Dr.Lu-guangximinzuyiyuan.mp3

Trascrizione: http://organharvestinvestigation.net/Dr.Lu-Voice-Recording/Guangxi-mingzu-ch.pdf (versione inglese: http://organharvestinvestigation.net/report0701/report20070131-eng.pdf)

Rappresentante dell'Ospedale Militare di Liberazione del Popolo Cinese n° 307, mediatore per i reni dei praticanti del Falun Gong

Durante l'indagine, gli indagatori dell'organizzazione mondiale di investigazione sulla persecuzione del Falun Gong (WOIPFG) hanno contattato un rappresentante mediatore dell'ospedale dell'Esercito di Liberazione del Popolo Cinese n° 307 di Pechino, per poter aiutare i familiari e gli amici a trovare dei reni adatti alle loro richieste di trapianto. Il contatto è andato avanti per diverse settimane e con conversazioni della durata di decine di minuti. La WOIPFG ha redatto un raccolta completa delle conversazioni e altre prove concrete. Se ci sono persone o organizzazioni interessate che hanno la necessità di ulteriori informazioni, si prega di contattare la WOIPFG. Questa relazione sarà aggiornata non appena nuove prove saranno disponibili in futuro.

Estratto delle conversazioni:

Investigatore: “ Poi ti fai avanti per aiutarmi a dare uno sguardo, se ....”

Rappresentante dell'ospedale del PLA n°307: “Non ti avevo già informato prima? Come avevo già accennato, abbiamo trattato due casi.”

Investigatore: “Vuoi dire due operazioni che coinvolgono i praticanti del Falun Gong come fonte?”

Rappresentante dell'ospedale del PLA n°307: “Si, abbiamo trattato due casi. La prigione ci ha confermato che erano praticanti del Falun Gong. Ho anche informato quella signora che abbiamo effettivamente eseguito quelle operazioni. Ora, però, sta diventando più difficile di prima.”.

[....]

Investigatore: “ Dove hai trovato le fonti del rene?”

Rappresentante dell'ospedale del PLA n°307: “ Dal distretto di Xicheng [a Pechino]”.

[....]

Investigatore: “ Bene, oltre ciò, come hai potuto essere così sicuro che (la fonte) fosse un praticante del Falun Gong, come lo puoi affermare con certezza?”

Rappresentante dell'ospedale del PLA n°307: “ Si identifica un praticante del Falun Gong, quando arriva il momento --- quando arriva quel momento, il capo che ci dirigerà metterà a vostra disposizione del personale che vi mostrerà le informazioni e i dati, puoi starne certo.”

Investigatore: “ Oh, va bene.”

Registrazione telefonica: http://www.zhuichaguoji.org/cn/upload/audio/Investigation_Organharvest.mp3

Trascrizione: http://www.zhuichaguoji.org/cn/index2.php?option=content&task=view&id=1437&pop=1&page=0 (versione inglese: http://www.zhuichaguoji.org/en/index2.php?option = contenuto & task = view & id = 175 & pop = 1 & page = 0> http://www.zhuichaguoji.org/en/index2.php?option = contenuto & task = view & id = 175 & pop = 1 & page = 0)

Li Honghui, Direttore dell'Ospedale di Yuquan, o dell'Ospedale Affiliato n°2 dell'Università di Tsinghua, ha ammesso che gli organi sono stati prelevati dai praticanti del Falun Gong

Il 28 aprile, il giornalista di Sound of Hope è entrato in contatto con Li Honghui, direttore del Dipartimento per il Trapianto del Rene dell'ospedale di Yuquan, anche noto come Ospedale Affiliato n°2 dell'Università di Tsinghua. Li ha ammesso che gli organi sono stati prelevati da praticanti del Falun Gong.

Estratto della conversazione:

Li Honghui:” Negli ultimi anni gli organi dei donatori provengono, in realtà, dai praticanti del Falun Gong.”

Investigatore: “Vuoi dire che questo tipo di donatore era abbastanza facile da raggiungere diversi anni fa?”

Li Honghui:” Si, è così.”

Registrazione della telefonata: http://media.soundofhope.org/audio01/2006/4/30/tsendu_military_hospital.mp3

Trascrizione: http://epochtimes.com/gb/6/5/1/n1304909.htm (versione inglese: http://theepochtimes.com/news/6-5-2/41097.html)

Altre registrazioni telefoniche

La WOIPFG ha successivamente pubblicato diverse indagini telefoniche, tra cui le telefonate agli ospedali con le date seguenti e i rispettivi recapiti telefonici:

Direttore Song Wenli, dell'Ospedale Centrale n°1 di Tianjin, noto anche come Centro per il Trapianto di Organi Orientale, 15 marzo 2006, numero di telefono: 86-13920128990
Ospedale di Zhongshan affiliato con l'Università Fudan di Shanghai, 16 marzo 2006, numero di telefono: 86-21-64041990
Centro per i trapianti di fegato in Provincia di Shandong, 16 marzo 2006, numero di telefono: 86-531-82968900
Dottor Dai, Ospedale affiliato dell'Università di Jiaotong di Shanghai, 16 marzo 2006, numero di telefono: 86-21-63240090
Ospedale affiliato n°2 dell'Università Medica della Provincia di Hubei , 2 aprile 2006, numero di telefono: 8627-67813104 esterno 2960 o 2961
Ospedale di Tongji nella città di Wuhan, 30 marzo 2006, numero di telefono: 8627-83662688 ext. Sezione di trapianto di rene (o sezione chirurgia urologica)

Registrazioni e trascrizioni: http://www.zhuichaguoji.org/cn/index2.php?option=content&task=view&id=789&pop=1&page=0~~HEAD=NNS (versione inglese: http://www.zhuichaguoji.org/en/index2.php ? option = contenuto & task = view & id = 167 & pop = 1 & page = 0)

3. Testimonianza da parte d’intermediari

Yediot Achronot, il più grande quotidiano israeliano, ha riferito di quattro uomini che sono stati arrestati in Israele, perché accusati di aver ricevuto milioni di dollari da pazienti che avevano bisogno di un trapianto. Gli arresti sono arrivati dopo mesi d’inchiesta e solo dopo l’ammissione del principale indiziato, che gli organi provenivano dai condannati a morte cinesi e dai prigionieri di coscienza, tra cui i praticanti del Falun Gong

Il 17 novembre 2006, Yediot Achronot, il più grande quotidiano israeliano, ha riferito di quattro uomini che sono stati arrestati in Israele, perché accusati di aver ricevuto milioni di dollari da pazienti che avevano bisogno di un trapianto. Yaron Izhak Yodukin, direttore generale di Medikt Ltd. e alcuni suoi associati, sono stati accusati di non aver dichiarato redditi derivanti dalla mediazione dei trapianti di organi per gli israeliani residenti in Cina e nelle Filippine. Gli arresti sono arrivati dopo mesi d’inchiesta e solo dopo l’ammissione del principale indiziato ad un giornale israeliano, che gli organi provenivano dai condannati a morte cinesi e dai prigionieri di coscienza, tra cui i praticanti del Falun Gong.

4. Testimonianza dei praticanti del Falun Gong e di altri detenuti

- Molti praticanti del Falun Gong rilasciati dai campi di lavoro e dalle prigioni hanno raccontato di essere stati sottoposti ad esami del sangue durante la detenzione. Nel luglio 2008, David Matas, co-autore di Bloody Harvest, ha incontrato una persona uscita da una prigione nella provincia di Jiangsu, che non era un praticante del Falun Gong. Il quale ha raccontato che tra il marzo 2005 e i primi mesi del 2007, è stato portato in 17 celle diverse. I detenuti che erano stati arrestati e trattenuti per diversi anni nelle varie celle gli hanno riferito che nel corso del 2002 e del 2003, almeno due o tre praticanti del Falun Gong, per ciascuna cella, è stato ucciso per prendergli gli organi. Una produzione video, Tra Vita e Morte, prodotto da New Tang Dynasty Television, ha divulgato l'intervista telefonica di questa testimonianza. [65]

5. Rapporto investigativo di David Matas e David Kilgour

David Kilgour e David Matas hanno pubblicato, in Bloody Harvest (Espianti Sanguinari), la loro relazione con i risultati conseguiti nelle loro indagini. Secondo i dati divulgati, gli autori hanno sostenuto che la fonte dei 41.500 trapianti per il periodo di sei anni, dal 2000 al 2005, è inspiegabile. Quando hanno pubblicato la loro relazione nel luglio 2006, avevano raccolto 18 elementi di prova a sostegno degl’ atti d'accusa sulle atrocità commesse dal PCC, per la raccolta di organi. Quando è stata pubblicata l'edizione riveduta del rapporto, alla fine di gennaio 2007, le prove erano salite a 33 elementi. Gli autori hanno viaggiato in oltre 40 paesi di tutto il mondo per conseguire altri risultati alla loro indagine, continuando a raccogliere nuove prove. [66]

Bloody Harvest: il libro

Nel novembre 2009 un editore canadese ha riproposto, con Edizioni Serafini, il volume riveduto di Bloody Harvest: l'uccisione dei praticanti del Falun Gong per i loro organi. Questa è la terza edizione del rapporto investigativo di Matas e Kilgour. In quest’ultima pubblicazione si elencano ben 52 diversi elementi di prova. Il signor Kilgour ha sottolineato che, anche se nessun elemento di prova da solo può provare il reato dell'espianto d'organi, tutte le prove combinate dimostrano in modo pressoché inconfutabile la veridicità della denuncia.

Capitolo XII. Le reazioni del governo comunista cinese alle accuse degli espianti di organi da praticanti del Falun Gong

1. Insabbiamento di Sujiatun

Tre persone con informazioni, dall’interno, hanno avanzato una denuncia sull'espianto d'organi nel marzo 2006. La prima, con lo pseudonimo di "Peter", era un esperto giornalista cinese sotto contratto in Giappone. La seconda, una donna con lo pseudonimo di "Annie", il cui ex marito ha partecipato alla rimozione delle cornee dai praticanti del Falun Gong, mentre la terza era un anonimo medico veterano militare dell'area del comando militare di Shenyang. Peter e Annie hanno fatto un'apparizione pubblica in una riunione a Washington DC, nell'aprile del 2006. I reati da loro denunciati si sono consumati, presumibilmente, presso l'ospedale provinciale di Medicina Integrata Cinese e Occidentale per le Trombosi di Liaoning, nel distretto di Sujiatun, città di Shenyang.

Il 28 marzo, Qin Gang, portavoce del Ministero Cinese degli Affari Esteri, ha negato le accuse mosse e per la prima volta - circa 20 giorni dopo che le imputazioni erano state presentate - ha invitato i giornalisti a indagare direttamente sul luogo. Tuttavia, non c'era traccia di questa dichiarazione sul sito ufficiale del Ministero degli Esteri. Il 14 aprile, il Console Generale del Consolato degli Stati Uniti nella città di Shenyang, accompagnato dai funzionari della città, ha effettuato una visita programmata di un'ora all'ospedale di Medicina Integrata Cinese e Occidentale per le Trombosi. Un portavoce dell'ambasciata degli Stati Uniti in Cina, ha dichiarato in seguito che i rappresentanti degli Stati Uniti: "Non hanno trovato alcuna prova che la struttura venga utilizzata per qualsiasi altra funzione diversa da quella di un normale ospedale pubblico". Eppure, questo non ha dissipato i sospetti diffusi, che il PCC avrebbe potuto trasferire i detenuti nel corso delle tre settimane dopo l'iniziale apparizione pubblica e organizzato un insabbiamento. Sujiatun è utilizzato come un importante centro militare. Già negli anni '30 e '40, le grandi scorte di armi giapponesi dell'esercito Kwantung si trovavano proprio lì, con un sofisticato sistema di fortificazione sotterranea di difesa. Zeng Kelin, che ha prestato servizio come comandante dell'armata militare numero 16, ha ricordato che, in una occasione, quando hanno aperto i magazzini a Sujiatun, all’interno vi erano custodite armi a sufficienza per equipaggiare un esercito di centinaia di migliaia di soldati. In questa struttura interrata, nel distretto di Sujiatun, i tunnel misuravano circa 7 metri di larghezza e 6 metri di altezza, con una lunghezza totale di circa 2 chilometri. [65] Quello che al mondo esterno interessa non è la visita che ha avuto luogo tre settimane dopo, ma ciò che il PCC ha fatto in quelle tre settimane, come pure quello che è successo prima che le accuse pubbliche fossero mosse contro l'ospedale.

Le accuse su Sujiatun sollevano il sipario sugli espianti di organi

Il buon senso ci dice che la persona che riporta un caso non dovrebbe essere colui che lo risolve. Esigere che il giornalista elabori tutte le prove e risolva il caso è come mettere il carro davanti ai buoi. Le accuse su Sujiatun sono solo attestazioni supportate da tre persone con informazioni interne. L'importanza risiede non nella assoluta precisione delle loro descrizioni, ma nella possibilità che il prelievo di organi abbia effettivamente avuto luogo. Per esempio, qualcuno passa vicino a un luogo in cui è in corso un omicidio. È a una certa distanza e non può vedere tutto. In base a ciò che vede, egli ritiene che vi sia stato un omicidio, così si precipita a denunciare il caso alle autorità, che procedono con un'indagine approfondita, la quale potrebbe portare all'interno di un'organizzazione criminale. La persona che ha testimoniato era in grado di descrivere la scena del crimine con un'accuratezza del 100 per cento? Era in grado di sapere quante persone erano coinvolte e chi erano gli assassini? Era a conoscenza di quante persone fossero state uccise, e che tipo di armi erano state utilizzate? È molto improbabile che abbia visto tutto, ma merita comunque una certa considerazione per aver segnalato il caso.

Le accuse su Sujiatun hanno alzato il sipario che nasconde questa attività nefasta. La gente ha iniziato a prestare attenzione alle decine di migliaia di praticanti del Falun Gong detenuti illegalmente in centinaia di campi di lavoro e in altri grandi campi di concentramento. Che fine hanno fatto tutte queste persone? Questo è lo scopo della serie di rapporti che va ad analizzare l’improvviso aumento di organi disponibili per il mercato degli organi in Cina, dal 2003 al 2006, cercando di scoprire la provenienza degli stessi. Le statistiche sorreggono le accuse che l'espianto di organi dai praticanti del Falun Gong ha effettivamente avuto luogo.

Il 4 aprile 2006, l'Associazione Falun Dafa e il sito Minghui hanno pubblicato un avviso che annunciava la creazione della Coalizione per Indagare sulla Persecuzione del Falun Gong in Cina (CIPFG).
I governi, le ONG, i media, e ogni singola persona sono stati invitati a svolgere sopralluoghi indipendenti per raccogliere elementi di prova in Cina - al fine di indagare in modo scrupoloso sul coinvolgimento del PCC nei confronti dei praticanti del Falun Gong, detenuti nei campi di lavoro e in campi di concentramento di persecuzione segreti.

2. Investigatori di terze parti negano il visto

In risposta all'invito di Qin Gang, portavoce del Ministero degli Esteri Cinese, i giornalisti di media indipendenti all'estero hanno iniziato ad andare in Cina per indagare.

La mattina del 19 aprile 2006, Xu Lin, una giornalista di radio Sound of Hope incaricata di riportare notizie sulla Cina, si è recata al Consolato Generale per richiedere il benestare per entrare in Cina e poter indagare. Le è stato negato il visto.

Il giorno seguente, Zhou Lei, redattore capo di Epoch Times, è andato presso l'Ambasciata Cinese a Berlino. La sua domanda di visto è stata negata.

Il 2 maggio 2006, Zhang Fen, San Francisco, direttore dell'ufficio di New Tang Dynasty TV, ha fatto richiesta per l'ingresso in Cina. La sua domanda di visto è stata negata.

Nel giugno 2006, David Kilgour e David Matas hanno chiesto un visto per entrare in Cina per condurre un'indagine. La loro richieste sono state negate.

Il mondo esterno è consapevole del fatto che l'invito del Ministero degli Esteri Cinese era solo per forma e per salvare le apparenze. La cosa ironica è che i sostenitori del PCC cinesi che vivono all'estero, che hanno chiuso un occhio sulla lunga storia del PCC e sui molteplici casi di esecuzioni, sono rimasti delusi dalla decisione del PCC di respingere le domande di visto, pensando che avrebbe potuto essere l'occasione per screditare il Falun Gong. Secondo la loro logica, se il prelievo di organi non esiste, i ricercatori indipendenti dovrebbero essere autorizzati a entrare in Cina in quanto non sarebbero in grado di trovare alcuna prova, e le accuse verrebbero smentite. Tuttavia, il PCC non rilascia i visti.

3. Rifiuto della validità delle prove finora raccolte

In risposta alle accuse del prelievo di organi da persone vive, il PCC non ha permesso alcuna indagine esterna e ha categoricamente negato le accuse.

Bloody Harvest di Kilgour e Matas offre molti resoconti di prove concrete, comprese le trascrizioni di conversazioni telefoniche in cui i medici, di diversi ospedali cinesi, ammettono il prelievo degli organi da praticanti del Falun Gong. Dopo un periodo di silenzio, il PCC ha usato Phoenix TV, abituale media straniero per la propaganda, per negare le accuse contenute nel programma TV "Indagine delle investigazioni dei [due] David". Il video mostra i medici elencati in Bloody Harvest fare dichiarazioni e fornire asserzioni contraddittorie che rappresentano il sostegno delle prove riportate poi nel libro. Di seguito sono riportati due esempi.

I dati Shi Bingyi

Bloody Harvest utilizza i dati forniti da Shi Bingyi, direttore del Centro per Trapianti dell'Esercito di Liberazione Popolare (PLA). Nell’articolo "L'asticella per il trapianto di organi si è alzata", che è apparso su Jiankangbao [quotidiano sulla sanità] il 2 marzo 2006, è riportata la stima citata da Shi in base alla quale c'era stato un totale di 90.000 casi di trapianto in Cina [entro il 2005]. Gli è stato chiesto di dare pubblica smentita a quella dichiarazione su Phoenix TV, e così ha replicato: "Io non ho detto questo. Perché? Questo perché non vi è un tale numero nella mia testa". È noto che Jiankangbao è l'autorevole portavoce organizzativo del Ministero Cinese della Sanità. Se Shi non avesse invalidato il totale di 90.000 casi di trapianto nel 2005, invece di confutare Kilgour e Matas, avrebbe dovuto discutere con Jiankangbao. In realtà, Shi conosce quei numeri e che sono in aumento, ma ha accettato di concedere interviste ai media onde evitare problemi a suo carico. In questo rapporto, abbiamo anche citato i numeri, forniti sempre da Shi, nell’intervista fattagli da Science Times e Xinhuanet.com.

Indagine telefonica che coinvolge Guoping Lu dell'ospedale Minzu della città di Nanning, nella regione autonoma del Guangxi

Tra le trascrizioni delle telefonate pubblicate in Bloody Harvest, c'è una conversazione con Lu Guoping, un medico che ha lavorato presso l'ospedale Minzu della città di Nanning e che ha ammesso l'uso degli organi dei praticanti del Falun Gong (vedi capitolo XI). Nel programma Phoenix TV, a Lu è stato chiesto di smentire il contenuto di quella telefonata. Tuttavia, Lu inizialmente ha ammesso che era stato lui a prendere la telefonata il 22 maggio 2006. Kilgour e Matas hanno aggiunto alle prove questa affermazione supplementare incorporandola nella registrazione telefonica originale. Inizialmente, la gente dubitava del fatto che fosse effettivamente il dottor Guoping Lu all’altro capo della linea. La sua identità, proprio perché costretto a smentirsi, è stata autenticata dal governo cinese.

In seguito c’è stata la relazione di New Tang Dynasty Television, in cui sono stati mostrati frammenti del discorso di Lu Guoping su Phoenix TV. [66] Gli spettatori titubanti sono stati in grado di confrontare la voce su Phoenix TV con la conversazione telefonica dell'investigatore originale (vedere il Capitolo XI per i link); entrambi hanno lo stesso dialetto pronunciato, che è difficile da falsificare con delle attuali tecnologie informatiche.

4. Improvvisa riorganizzazione del mercato degli organi

Dopo il marzo 2006, il PCC ha accelerato la revisione del mercato dei trapianti di organi in Cina. Ha emanato un regolamento di qualificazione, riducendo il numero di ospedali per il trapianto da oltre 600 a 164. Un regolamento temporaneo per i trapianti di organi umani è entrato in vigore il 1° luglio 2006. Il 1° maggio 2007, il regolamento (permanente) sui trapianti di organi umani è entrato
in vigore.

La comunità internazionale ha accolto con favore i regolamenti della gestione del mercato degli organi in Cina. Tuttavia, l'introduzione di norme non cancella i crimini commessi negli anni precedenti. Liquidare il periodo precedente, descrivendolo come "caotico" ed elogiare le nuove norme, è un sistema per facilitare l’insabbiamento.

Allo stesso tempo, il PCC ha chiuso i siti web di alcuni ospedali per il trapianto di organi e le organizzazioni correlate. Il sito web della Società Cinese per il Trapianto di Organi, affiliato alla Associazione Medica della Cina, è uno tra i tanti che è scomparso. Visitabile in web dal marzo 2006, è stato reso inaccessibile a partire dal novembre 2009 (vedi Appendice 10 per i dettagli). Inoltre, i grandi ospedali hanno rimosso le dichiarazioni relative ai periodi brevissimi di attesa (il più breve di una settimana o due) che erano state quotate sui loro siti web. E, il PCC ha sospeso il giro del trapianto di organi destinati a riceventi stranieri.

Non possiamo fare a meno di chiederci, qual è lo scopo di rimuovere o modificare il contenuto di questi siti web? Che cosa viene nascosto?

Nota: La maggior parte dei dati e delle informazioni rilevanti citati nella presente relazione è stata presa dagli archivi Internet sul sito web http://www.archive.org, prova evidente che è al di fuori del controllo del PCC per l'eliminazione o la revisione.

5. L'uso degli organi dei condannati a morte: da pura e semplice smentita all'ammissione di un alto profilo

Il PCC era stato abbastanza chiaro e coerente nel negare l'uso degli organi dei condannati a morte.

Nel marzo 2006, Qin Gang ha affermato in una conferenza stampa che, le relazioni sugli organi prelevati dai condannati a morte in Cina, erano bugie completamente inventate per ingannare il pubblico.

Il 10 aprile 2006, Mao Qunan, un portavoce del Ministero della Sanità, ha negato i resoconti dei media d'oltremare sulla questione che la Cina abbia arbitrariamente prelevato gli organi dei condannati a morte. Egli ha sostenuto che la fonte primaria di organi in Cina è quella dei donatori volontari dopo la loro morte .

Il 10 ottobre 2006, in risposta al reporter della BBC Rupert Wingfield-Hayes l'articolo "Vendita di organi 'fiorente' in Cina," il portavoce del Ministero Cinese degli Affari Esteri Qin Gang ha detto: "Alcuni media stranieri fabbricano notizie nel riferire sui trapianti di organi in Cina per attaccare il sistema legale cinese".

Tuttavia, il 26 agosto 2009, il China Daily, il quotidiano ufficiale inglese della Cina, ha fatto pervenire per la prima volta un’ammissione di un alto profilo che riferisce che i prigionieri giustiziati, attualmente, forniscono i due terzi di tutti i trapianti di organi. Ciò è stato interpretato dalla comunità internazionale come il numero ufficiale sostenuto dal governo cinese.

Tuttavia, la transizione del PCC dal rifiuto categorico dell'uso diffuso di organi dei condannati a morte, ad un'ammissione di alto profilo, ha ingenerato gravi accuse contro di esso sugli organi prelevati dai praticanti del Falun Gong. Come possono oggi le persone credere alla negazione del PCC di queste nuove gravi accuse più della sua negazione costante di utilizzare organi di detenuti giustiziati?

Alcuni cinesi esperti di trapianto di organi hanno cercato di aumentare la percentuale riportata degli organi dai prigionieri giustiziati già nel 2005. Non possiamo dire se il loro scopo era quello di rendere pubblico l'uso di organi dei condannati a morte o di coprire un crimine ancora più grande. Tuttavia, quest'ultima è una forte possibilità, dal momento che questi esperti erano ben a conoscenza dei fatti sulla raccolta di organi dai praticanti del Falun Gong.

Ammettendo l'ampio uso degli organi dei condannati a morte e negando le accuse di espianti di organi dai praticanti del Falun Gong, la posizione attuale del PCC è quella di opporsi fermamente a qualsiasi inchiesta indipendente. La sua campagna d'altissimo profilo, per la riforma del prelievo degli organi dai condannati a morte, e il suo atteggiamento eccessivamente sensibile alle accuse di espianti di organi, fa nascere sospetti su di un sistematico insabbiamento.

6. Un altro picco nei trapianti d'organo?

La creazione di un sistema organico di condivisione in tutta la Cina, la normativa che consente la donazione di organi da pazienti cerebralmente morti, la sensibilizzazione alla donazione volontaria di organi, e l'incoraggiamento alla donazione tra i membri della famiglia, possono concorrere a far superare le grandi cifre dal 2003 al 2006 dell'espansione del mercato degli organi in Cina. Con mezzo milione di pazienti in attesa di organi, il trapianto di organi continuerà a far notizia. Gli esperti e gli studiosi sono tenuti a partecipare allo sforzo dei media per promuovere ed esaltare le nuove regole e i regolamenti. Questi sforzi da parte del PCC, possono far dimenticare o nascondere tutti quei crimini contro i praticanti del Falun Gong uccisi per i loro organi?

Durante la stesura della presente relazione, agli autori è stato ricordato, da persone di buon cuore, che il PCC può pubblicare dati manipolati con attenzione per difendere il picco del mercato degli organi in Cina, nel corso degli anni dal 2003 al 2006. Indipendentemente da ciò, e in considerazione del fatto che è stato proprio il PCC, in primo luogo, ad istigare la persecuzione del Falun Gong - con tanta crudeltà e su vasta scala - e a generare le accuse di espianti di organi da vivi, fa sì che qualsiasi ulteriore azione intraprenda il PCC può solo diminuire la sua credibilità agli occhi dei cinesi in tutto il mondo e, infine, accelerare la sua fine.

Capitolo XIII. Cosa si può fare?

"Mio Dio, non posso credere che sia vero!" Questa potrebbe essere la reazione naturale quando si viene a conoscenza dell'espianto di organi.

Non siete i soli a pensarlo. Sessanta anni fa, Felix Frankfurter, giudice della corte suprema, affermò qualcosa di simile quando venne a conoscenza dello sterminio nazista degli ebrei.

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