Fahui Parigi: La mia determinazione nella Fa

Dalla Conferenza Europea di Parigi
 
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Rispettato Maestro
Amici praticanti

Dopo aver vissuto per 20 anni nelle Antille francesi, più di un anno fa sono tornata nel sud della Francia, a Nizza. Quando sono arrivata ero l'unica praticante nella zona e avevo solo qualche volantino, il libro Zhuan Falun, la musica degli esercizi e le nove lezioni audio.

Ho fatto delle copie dei pochi volantini e ho iniziato a distribuirli chiarendo la verità. Chiarire la verità era abbastanza difficile all'inizio, ero sola, comprendevo che tutto dipendeva da me, dal mio guardarmi dentro e dai miei progressi; dovevo lasciare andare gli attaccamenti che mi rallentavano e mi impedivano di chiarire la verità a più persone. Dovevo mettere da parte la paura. Il Maestro è sempre stato presente e dovevo avere fiducia. In certi momento non avevo molta energia, così delle grosse interferenze mi obbligavano a rimandare le cose che avrei potuto fare subito. Ma non trovato il tempo, o il momento giusto, e i giorni passavano. Leggevo, leggevo la Fa ogni giorno e più leggevo più comprendevo la missione unica che avevo. Dovevo salvare le persone, così ho rifiutato e negato le interferenze.

Rimanendo in Verità, Compassione e Tolleranza ogni giorno, nuove porte si sono aperte. Ho ricevuto l'aiuto di persone che mi hanno prestato la loro fotocopiatrice, un alloggio e un lavoro per tirare avanti. Potevo fare centinaia e centinaia di copie. Ho iniziato a distribuirle in piccoli negozi e nelle loro vicinanze. Andavo anche ovunque ci fossero eventi affollati, come grandi festival e mercati. Ogni volta che chiarivo la verità la gente era stordita dalle informazioni e mi stavano ad ascoltare. Spesso si offrivano di firmare la petizione. Allora ho pensato a ciò che ha detto il Maestro:

“Mentre i fattori malvagi in altre dimensioni continuano ad essere distrutti in grande quantità, la gente del mondo si sta chiarendo sempre più. Con la riduzione di quei fattori cattivi che controllano i pensieri della gente, la gente del mondo ora è in grado di pensare sobriamente riguardo a questa persecuzione e ai discepoli della Dafa. In effetti, come la gente del mondo ci considera non è in realtà decisivo e nemmeno importante. Ciò che più è importante è fare bene le proprie cose. Non abbiamo fatto attenzione a quale sia l'atteggiamento della gente mentre siamo soggetti alla persecuzione, e non abbiamo riposto le nostre speranze nella gente comune perché faccia qualcosa per la Dafa; né abbiamo rinunciato a salvare la gente del mondo o gli esseri senzienti. Salvare la gente è qualcosa che solo i discepoli della Dafa possono fare - è una grande responsabilità” (Insegnamento della Fa alla Conferenza Internazionale della Fa di Washington DC 2009)

Dovevo iniziare a diffondere il luogo di pratica a Nizza e lo feci anche grazie ad un sito internet. Dozzine di persone sono venute e ancora di più continuano a venire. Poiché a quel tempo ero ancora sola in città, ho fatto due cartelli e ho pensato di diventare una “donna sandwich”. E' ovvio che la gente avrebbe visto davanti ai suoi occhi informazioni e immagini sulla persecuzione. Più comprendevo l'effetto che i cartelli avrebbero potuto avere, più potevo sentire il potere della Dafa, del Maestro e della sua immensa compassione e dei praticanti in Cina. Quando i cartelli furono pronti, andai fuori a chiarire la verità. Quando arrivai alla stazione dei tram, la gente ha iniziato a fare domande; le spiegazioni, la raccolta firme e la distribuzione dei volantini sono stati molto veloci. Grazie a questa occasione ho potuto chiarire la verità alla polizia, perché anche loro presero i volantini e mi augurarono buona fortuna. Non sentivo freddo, mi sentivo leggera e avevo il cuore colmo di gratitudine per il Maestro.

Inoltre dovevo dar vita ad un punto di informazione. Dovevo costituire l'Associazione “Falun Gong delle Alpi Marittime”. Ho inviato al sindaco informazioni complete sul Falun Gong e gli ho chiesto l'autorizzazione a organizzare un punto d'informazione a Nizza. Tutti i posti che chiesi mi furono rifiutati, e compresi che serviva per scoraggiarmi. Il tempo è passato e io sono stata coinvolta in altre attività. Andai a chiarire la verità ai parlamentari, portando loro documentazione sul Falun Gong e sul caso di NTDTV. Era difficile per me, perché spesso incontravo parlamentari che non volevano essere coinvolti, e la loro risposta era sempre la stessa: “E' un caso sensibile, la richiameremo.” Fino ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta, anche se ho richiamato. Poi un giorno ho ricevuto una telefonata di una persona del Comune che si occupava delle attività di informazione in città e che aveva letto la documentazione sul Falun Gong. Gli chiarii la verità al telefono, mi suggerì di chiedere una autorizzazione, perché era molto importante informare le persone. Mi diede delle idee per dei posti adatti a Nizza dove potevo ottenere l'autorizzazione per poter parlare soprattutto della pratica. E questo è ciò che feci e lo ringrazio, perché proprio grazie a lui è stato organizzato un punto d'informazione in città. Eravamo quattro praticanti e abbiamo attiratto molte persone insegnando gli esercizi ed a piegare i fiori di loto. Penso spesso a ciò che ha detto il Maestro:

(Zhuan Falun, Nona Lezione) «Quando è difficile da sopportare, provate a sopportarlo. Quando sembra impossibile da fare, o solo difficile da fare, provateci semplicemente per vedere cosa riuscite a fare. Quando riuscirete effettivamente a farlo, proprio come quel viaggiatore esausto, vedrete “l’ombra dei salici, la freschezza dei fiori, un posto per riposarsi”.»

Sono una corrispondente per The Epoch Times francese, (La Grande Epoque), faccio molte interviste, che mi permettono di promuovere il giornale, chiarire la verità e parlare del genocidio. Persone ben note e gente comune spesso ascoltano con molta attenzione quando chiariamo i fatti e molti non comprendono perché i grandi media non parlano di quanto stà accadendo in Cina.

A volte noto un po' di sfiducia quando inizio a chiarire la verità, poi ho compreso che devo stare molto attenta a ciò che dico, a non dire troppo, e a non menzionare la politica. Inoltre devo inviare forti pensieri retti e rimanere retta dentro. Faccio anche parte del team di NTDTV, ora le notizie possono essere viste su Internet, ci sono così tante persone da salvare e non abbiamo più molto tempo. Queste parola del Maestro nell' “Insegnamento della Fa alla Conferenza Internazionale della Fa della grande regione di New York 2009” mi guidano nella coltivazione:

«Dovete avere forti pensieri retti, e rendetevi conto che state facendo quel lavoro per salvare la gente. Come coltivatori, il punto di partenza di ciò che fate è sacro. Quando fate le cose, se i metodi che utilizzate non sono giusti, possono creare delle interferenze e gettare delle ombre su quel lavoro e sulla coltivazione. »

«Le circostanze di ogni discepolo della Dafa sono diverse, ma in nessun caso dovreste perdere i vostri pensieri retti, e in qualunque momento non dovreste dimenticare di essere un discepolo della Dafa. Se mettete la Fa al primo posto, riuscirete ad avere pensieri retti e sarete in grado di resistere al male; saprete cosa fare di fronte al male.»

Ringrazio il Maestro per avermi messa nella Fa, non posso trovare le parole per esprimere la mia gratitudine.

Grazie Maestro
Grazie a voi cari praticanti

Suzanne

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