In Cina alle aspiranti reclute viene chiesto se praticano il Falun Gong

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(Clearwisdom.net) Oggi in Cina, la maggior parte della gente che chiede di arruolarsi nell'esercito lo fa per motivi diversi dal servire e proteggere il proprio paese. Sotto il dominio del Partito Comunista Cinese (PCC), per un cittadino comune è molto difficile trovare un buon lavoro. Tuttavia, se hanno servito nell'esercito, saranno in grado di scegliere il tipo di lavoro che desiderano, e il luogo dove vogliono lavorare. In più, coloro che provengono dalle aree rurali hanno la possibilità di essere promossi ufficiali, dopo di che la loro identificazione di cittadinanza potrà essere cambiata da contadino a cittadino, permettendo loro di sfuggire dalla vita della campagna cinese flagellata dalla povertà.

E' pratica comune fra i cittadini cinesi corrompere i funzionari del PCC dando loro molti soldi come primo gradino per potere essere arruolati nell'esercito, loro stessi o i loro figli. Da quando ha avuto inizio la persecuzione del Falun Gong nel 1999, è stata introdotta una nuova regola non scritta: Chiedere agli aspiranti se loro o dei loro familiari praticano il Falun Gong. Se la risposta è affermativa, non vengono qualificati per essere arruolati nell'esercito.

A molti candidati è stato chiesto se praticano il Falun Gong, che cosa pensano della pratica, come ne sono venuti a conoscenza, se dei loro vicini sono praticanti, se hanno dei parenti oltreoceano, ecc.

Le stesse domande vengono poste riguardo ai genitori, nonni e cognati. Se il candidato è di una certa età gli viene chiesto, “Dov'eri e cosa stavi facendo nell'estate del 1989 (quando la protesta studentesca venne brutalmente interrotta nel tragico massacro di Piazza Tiananmen)?"

In aggiunta, l'esercito chiederà tre referenze al candidato o ai conoscenti della sua famiglia che testimonino che lui non ha mai fatto o detto nulla contro il PCC, non è mai stato perseguito dal regime, non ha mai fatto parte di un gruppo religioso, e non ha mai praticato il Falun Gong.

Le autorità incaricheranno anche la stazione di polizia locale dell'agenzia militare di reclutamento del candidato di andare nella città natale dei suoi genitori per chiedere alla gente informazioni sul suo passato per provare che lui sia “pulito”. Per coloro che chiedono di arruolarsi nell'esercito a Pechino, le autorità chiedono di riempire una scheda speciale dove viene chiesto se hanno mai praticato il Falun Gong.

Le domande non hanno nessun fondamento legale. Eppure tutto questo sta accadendo adesso in Cina. Da quando il PCC ha cominciato la sua persecuzione contro il Falun Gong, molti atti malvagi e anticostituzionali sono stati commessi contro i suoi cittadini, basati su ordini verbali venuti dall'alto, così da non lasciare alcuna prova da usarsi per una futura chiamata in giudizio. Da quando il PCC è salito al potere, ha basato il suo potere sull'esercito. Ora è difficile per il regime reclutare soldati “di fiducia” perché più della metà della popolazione cinese ha subito delle persecuzioni da esso. Persino dopo una stretta investigazione del passato politico del candidato, il PCC non si fida dei soldati reclutati.

Come dice un detto cinese,"Far del male agli altri è tanto brutto quanto far del male a sé stessi", "Prendere a prestito dei soldi si ripaga con i propri soldi; prendere una vita si ripaga con la propria vita." Il PCC ha paura del giorno in cui dovrà pagare per tutti i crimini commessi.

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2009/12/25/113345.html

Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2009/12/13/214246.html

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