Mia moglie (anche lei una praticante della Dafa) ha notato che ero stato molto occupato nello scrivere un articolo per due giorni senza andare fuori a chiarire la verità e non avevo dedicato tempo sufficiente allo studio della Fa e alla pratica degli esercizi. Mi ha ricordato di considerare lo studio della Fa e la salvezza degli esseri senzienti come l'assoluta priorità. Le ho spiegato quando importante fosse quell'articolo e che anche quello era un modo per chiarire la verità. Ho aggiunto che avrei trovato il tempo per studiare la Fa e praticare gli esercizi più tardi. Mia moglie mi ha fatto notare che stavo trovando delle scuse. Non ero d'accordo e pensavo che non potesse capirmi. Così ho continuato a scrivere l'articolo.
Lo ho inviato. Il giorno dopo, non lo ho visto pubblicato. Allora lo ho rivisto e ho scoperto alcuni aspetti in cui poteva essere migliorato e ho fatto delle correzioni. Tuttavia non riuscivo ad inviarlo. Non ci sono riuscito neppure il giorno successivo dopo aver inviato pensieri retti (questo capitava spesso in passato). Ho raccontato questo fatto a mia moglie e lei mi ha detto che dovevo guardare dentro e trovare il mio attaccamento. È stato in quel momento che ho prestato attenzione ai miei pensieri. Mi sono calmato per studiare la Fa e poi mi sono guardato dentro. Come risultato, non solo ho trovato molti attaccamento e pensieri umani, ma ho anche scoperto un attaccamento che non avevo mai notato e che non mi era chiaro – coprivo i miei attaccamenti.
Recentemente ho scritto alcuni articoli. Quasi tutti sono stati pubblicati. Molti di loro sono stati usati per l'edizione settimanale di Minghui.org. Ero così contento che canticchiavo camminando. Ero troppo felice per trattenere il mio attaccamento di entusiasmo. Al gruppo di studio, consapevolmente o inconsapevolmente citavo il mio articoli agli amici praticanti perchè lo notassero (il mio attaccamento a mettermi in mostra). Ogni volta dopo aver spedito molti articoli, aspettavo di vederli pubblicati. Quando visitavo quei siti web, la prima cosa che facevo era vedere se c'erano i miei articoli. Se un mio nuovo articolo era stato pubblicato, lo leggevo con impazienza; se non c'era mi sentivo depresso e non volevo neppure leggere gli articoli degli altri praticanti (il mio attaccamento a convalidare me stesso). Il mio punto di partenza nello scrivere articoli non era retto e puro. Anche se li scrivevo per convalidare la Fa e salvare esseri senzienti, avevo ancora il pensiero di lasciare una buona reputazione per me stesso nella storia. In altre parole, dicevo di voler scrivere sui miracoli toccanti fatti dai discepoli della Dafa, ma dietro a ciò cercavo la fama.
Ma tutti questi attaccamenti e pensieri umani erano coperti e protetti da un altro attaccamento senza che lo vedessi. Non lo ho visto fino a quando, questa volta, un praticante me lo ha fatto notare e lo ho compreso dopo essermi guardato dentro. Guardando indietro, anche quando i praticanti facevano notare aree in cui potevo migliorare, spesso cercavo delle scuse o davo spiegazioni per coprire i miei attaccamenti. Come ha detto il Maestro nella lezione “Insegnamento della Fa a Manhattan”:
“Alcune persone, sono arrivate addirittura al punto in cui, se fanno qualcosa di sbagliato ed altri gentilmente glielo indicano, si fabbricano delle scuse. Appena il loro errore salta fuori, loro cercano in qualche modo di spiegarlo, raccontando delle vere e proprie bugie e cercando delle ragioni esterne che lo giustifichino. Questo stato, perfino meno degno di quello di una persona comune, è un comportamento di un discepolo della Dafa?”
Guardandomi dentro ho avuto una comprensione chiara del mio attaccamento di voler coprire gli altri attaccamenti. Questo è un attaccamento più nascosto e ha effetti peggiori degli altri attaccamenti, perchè li protegge ed è più difficile da riconoscere.
L'attaccamento di coprire alimenta molti altri attaccamenti; è l'ombrello protettivo per essi. L'attaccamento di coprire e dissimulare è anche un essere vivente in altre dimensioni, così ha bisogno di un ambiente e di certe condizioni di vita. Quando gli attaccamenti umani stanno per essere disintegrati, l'attaccamento a coprire e dissimulare viene fuori e li protegge. Dal momento che ciò che protegge è contro la caratteristica dell'universo Verità-Compassione-Tolleranza, è peggiore e più sporco degli altri attaccamenti.
L'attaccamento a coprire e dissimulare è qualcosa che i coltivatori spesso usano per proteggere i loro pensieri e attaccamenti umani. Quando i loro pensieri umani e gli attaccamenti sono toccati, trovano naturalmente delle scuse e spiegare le cose. Qualche volta usano persino la Dafa come scusa. La manifestazione dell'attaccamento a coprire sembra ragionevole in superficie. Perciò può facilmente confondere le persone.
L'attaccamento a coprire e dissimulare è un'abitudine di proteggere se stessi negli affari o quando si ha a che fare con le persone. Dopo aver subito il lavaggio del cervello da parte del malvagio Partito Comunista Cinese (PCC) per sessanta anni, i cinesi oggi hanno perso la sincerità, la gentilezza e l'onestà degli antichi cinesi. L'attaccamento del coprire e dissimulare è diventato un'abitudine. I coltivatori erano persone comuni prima di iniziare a coltivare, così l'abitudine esiste ancora. Quando i propri attaccamenti e i propri pensieri umani stanno per essere messi in luce, quando fama o interesse personale stanno per essere danneggiati, la prima reazione è proteggere se stessi e coprire. Questo è diventato così naturale che è come quando un oggetto improvvisamente ci viene addosso, la prima reazione è chiudere gli occhi.
La forma di esistenza di questo attaccamento è diversa dagli altri attaccamenti. Non è così ovvio, non come l'attaccamento della fama, dell'interesse personale o dell'emozione. A volte è visibile a volte no. Esiste nella coltivazione e nella vita in ogni momento. Tuttavia è difficile prestargli attenzione e eliminarlo. Importante è riuscire a riconoscerlo e eliminarlo completamente.
Versione inglese: http://www.pureinsight.org/node/5912
Versione cinese: http://www.zhengjian.org/zj/articles/2009/12/14/63115.html
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