I praticanti del Falun Gong chiedono la fine immediata del prelievo di organi su persone vive nel corso della 67a sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite

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(Minghui.org) Il dibattito annuale della 67a sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite si è svolto presso la sede delle Nazioni Unite a New York dal 25 settembre al 1° ottobre. Nei giorni precedenti la discussione, i praticanti del Falun Gong hanno tenuto delle attività ogni giorno nella piazza di fronte alle Nazioni Unite. Dal 24 al 29 settembre, i praticanti hanno tenuto striscioni, hanno dimostrato gli esercizi del Falun Gong, distribuito materiale di chiarimento della verità ai passanti ed esposto l’espianto d'organi su praticanti vivi in Cina, messo in atto dal Partito Comunista Cinese (PCC). Hanno sollecitato la comunità internazionale a prestare attenzione ai crimini del PCC, aiutare a fermare le atrocità e portare tutti i responsabili davanti alla giustizia.

I praticanti del Falun Gong espongono i crimini del PCC fuori dalla sede delle Nazioni Unite a New York

La raccolta di organi su praticanti vivi del Falun Gong e la loro successiva uccisione ad opera del PCC, per denaro, vengono esposti e condannati dalla comunità internazionale e dal popolo cinese. Durante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, i praticanti di New York hanno distribuito ai partecipanti migliaia di copie dei rapporti dettagliati sugli espianti di organi fatti dal PCC. Hanno esposto striscioni enormi sia in cinese sia in inglese con le scritte: "Fermate la Raccolta di Organi", "Nei campi di lavoro il PCC uccide i praticanti del Falun Gong per denaro e crema i loro corpi per nascondere le prove", e "Tali crimini devono essere puniti". Gli striscioni erano particolarmente appariscenti fuori dalla Sede Centrale delle Nazioni Unite e potevano essere visti da lontano dai partecipanti all’assemblea.

Il 26 settembre, il Dott. Wang Wenyi e il Dott. Cindy Liu, entrambi praticanti del Falun Gong e membri di "Medici Contro Espianti di Organi Forzati (DAFOH)", hanno presentato una lettera di appello a Susan Rice, ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite. Più di 23.400 persone provenienti da New York, Philadelphia, Atlanta e altre città metropolitane hanno firmato la lettera di appello.

DAFOH ha avviato questo appello urgente ( https://www.dafoh.org/Urgent_Appeal.php) circa un mese fa. La lettera esortava il governo degli Stati Uniti a fare pressione sul governo cinese per fermare il prelievo forzato di organi. Ha inoltre invitato il governo degli Stati Uniti a rendere pubbliche tutte le informazioni fornite da Wang Lijun, l'ex-capo della polizia di Chongqing che disertò al consolato degli Stati Uniti a Chengdu nel mese di febbraio 2012.

DAFOH è un'organizzazione di volontari composta da medici provenienti da vari paesi. Il suo direttore esecutivo, il Dott. Torsten Trey, ha dichiarato: "Speriamo di rompere il silenzio e di vedere gli USA smettere di essere solo un osservatore. Vogliamo che gli Stati Uniti prestino maggiore attenzione alla questione del prelievo di organi. Non vediamo l'ora di vedere la comunità internazionale comprendere la natura di questi fatti".

Secondo DAFOH, almeno 60.000 praticanti del Falun Gong sono morti a causa del prelievo forzato di organi dal 2000. I loro organi sono stati venduti fino a centinaia di migliaia di dollari a ricchi funzionari cinesi o stranieri che avevano bisogno di trapianti di organi. La lettera di appello invita la gente a contribuire a fermare la raccolta forzata di organi e a chiedere alle Nazioni Unite di prendere atto dei crimini.

La Dott.sa Cindy Liu ha detto: "In meno di cinque settimane, da quando abbiamo lanciato l'appello urgente il 21 agosto, abbiamo raccolto più di 23.400 firme. Si tratta di persone che vogliono la verità e che il PCC smetta immediatamente il prelievo forzato di organi".

Nonostante sia una dei firmatari della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, che è stata approvata nel 1948, la Cina non ha mai rispettato i diritti umani dei suoi cittadini. La Dott.sa Wenyi Wang ha detto che il loro scopo di presentare la lettera di appello all'ambasciatore Rice è quello di ricordare alle persone lo status di membro della Cina e per sollecitare il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite a fare pressione sulla Cina per fermare immediatamente la raccolta forzata di organi. Ha detto: "Quando la gente conoscerà la verità, seguirà la propria coscienza e farà la mossa giusta".

In un rapporto del 2006, l’avvocato dei diritti umani David Matas e David Kilgour, ex ministro del governo canadese, hanno sottolineato che dal 1999 al 2005, più di 41.000 praticanti del Falun Gong sono stati sottoposti a prelievo forzato di organi.

Nelle sue relazioni nazionali annuali in materia di diritti umani, pubblicate nel maggio di quest'anno, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha citato per la prima volta il prelievo di organi forzato del PCC. Nel corso di un’udienza del Comitato della Camera per gli Affari Esteri tenutasi il 12 settembre, l’anziano membro della Camera Dana Rohrabacher ha sottolineato come l'espianto di organi è un crimine contro l'umanità e dobbiamo fare del nostro meglio per rintracciare tutti i criminali coinvolti nelle atrocità e assicurarli alla giustizia.

Anche la Dipartimento della Sicurezza USA ha ufficialmente espresso la propria preoccupazione per l'espianto di organi. Quando gli stranieri richiedono il visto per entrare negli Stati Uniti, devono rispondere ad una domanda, nel loro modulo, che chiede se sono stati coinvolti nel prelievo forzato di organi.

La stessa lettera di appello ( https://www.dafoh.org/Urgent_Appeal.php) presentata dalla Dott.sa Wang e dalla Dott.sa Liu sta circolando anche al Congresso chiedendo le firme dei rappresentanti. La petizione recita: "Noi sottoscrittori, siamo preoccupati per il prelievo di organi su praticanti vivi del Falun Gong in Cina e chiediamo quanto segue al governo degli Stati Uniti: diffondere pubblicamente tutte le informazioni pertinenti in possesso dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti in merito al prelievo forzato di organi su praticanti del Falun Gong in Cina, compresa la prova che Wang Lijun ha fornito al Consolato degli Stati Uniti".

Versione inglese

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