Italia, Carrara: «Non c'è cambiamento se non c'è una rivoluzione del cuore»

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Sabato 23 marzo si è tenuto presso la “Nuova Sala Garibaldi” di Carrara il convegno nazionale Laogai: I lager cinesi del terzo millennio, durante il quale sono intervenute diverse personalità tra le quali l’Assessore del Comune di Carrara Giovanna Bernardini, Francesca Romana Poleggi del Laogai Research Foundation, il direttore e il lama Geshe Tenzin Tenphel, un rappresentante del Falun Gong, il sacerdote Don Claudio Hitaj, il Ven. Kusalananda dell’Osservatorio Ecospirituale e Angelo Tonelli dell’Associazione Culturale Arthena.

I relatori del Convegno

«Non c'è cambiamento se non c'è una rivoluzione del cuore», queste le parole di apertura del convegno dell’Assessore alla Cultura del Comune di Carrara, che ha ringraziato gli organizzatori per il tema trattato.

Finalità del convegno, quello di fornire un quadro veritiero e documentato sulle condizioni di vita nei lager cinesi e sui crimini del governo cinese, focalizzando l'attenzione sulla repressione del dissenso e sulla repressione religiosa, con particolare attenzione a quella contro i buddhisti (trattando il particolare caso dei tibetani) e cattolici. È stato dato ampio spazio al Falun Gong, disciplina spirituale radicata profondamente nella cultura tradizionale cinese perseguitata dal regime cinese dal 1999.

Il rappresentante del Falun Gong ha brevemente raccontato la storia del Falun Gong, ha esposto la grave persecuzione dei praticanti del Falun Gong, la bellezza della pratica e dei numerosi benefici che apporta ai praticanti e il loro intento di assimilarsi ai principi di Verità, Compassione e Tolleranza, principi nettamente in contrasto con gli ideali comunisti del malvagio Partito Comunista Cinese.

I praticanti dimostrano i cinque esercizi di fronte al pubblico del convegno

Due praticanti hanno in seguito mostrato la gentilezza dei movimenti dei cinque esercizi, parte integrante della disciplina. Dopo il convegno alcune persone hanno raggiunto i praticanti e chiesto maggiori informazioni sui luoghi di pratica e come fare per imparare gli esercizi.

Al termine è stato proiettato il video prodotto da NTD tv “Uccisi per i loro organi” che espone l'atrocità degli espianti forzati di organi su corpi vivi dei prigionieri di coscienza, soprattutto praticanti del Falun Gong. I presenti sono rimasti molto colpiti di apprendere questa nuova forma di atrocità, di cui molti non ne erano a conoscenza.

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