Come ha fatto una prestigiosa rivista medica a diventare una "forza ostile"?

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

(Minghui.org) Alla fine di Febbraio 2013, i media in Cina hanno ampiamente parlato del Video Conferenza del National Human Organ Donation Task Force, tenuta congiuntamente dal Ministero della Salute e dalla società cinese della Croce Rossa.

Secondo i media, il vice ministro della Salute Huang Jiefu ha ancora una volta ammesso: "Il nostro Paese è l'unico al mondo ad utilizzare sistematicamente gli organi dei condannati a morte". Ha anche aggiunto, "le forze ostili internazionali cercano di espandere questo tema [l'uso degli organi dei prigionieri giustiziati], ... si sono opposti a tutti i nostri progetti pubblicati in materia di trapianti in Cina. Seguono il principio di non accettazione, nessuna pubblicazione e nessuna cooperazione".

Le "forze ostili" di cui parla Huang Jiefu, è una delle più prestigiose riviste mediche del mondo, The Lancet. Nel mese di Ottobre 2011, The Lancet ha pubblicato un articolo che ha invitato la comunità internazionale a rifiutare l'uso degli organi provenienti dai condannati a morte in Cina e, al tempo stesso, ha fatto un appello alla comunità medica per prendere una posizione di "non accettazione, nessuna pubblicazione e non cooperazione" per quanto riguarda la ricerca e le pubblicazioni sugli organi in Cina.

Nel campo della medicina, i medici devono rispettare l’etica professionale. The Lancet ha respinto il lavoro dei suoi "colleghi" nel trapianto di organi in Cina per un problema di etica. Quella che il Partito Comunista Cinese (PCC) chiama la "donazione volontaria dei condannati a morte" è solo una copertura per nascondere il prelievo di organi per fare profitti esorbitanti. Inoltre, la facciata di "donazione di organi di condannati a morte" non può spiegare l'aumento del numero di trapianti di organi in Cina dopo il 2000.

 

Grafico dei trapianti di rene e fegato (dal 1997 al 2007) - Fonte: “Politica del governo e trapianto d’organi in Cina” di Huang Jiefu, 2008

Tali preoccupazioni da parte della comunità medica internazionale sono state innescate dai dati sui trapianti d’organi in Cina. Secondo i dati pubblicati dal regime del PCC, i chirurghi in Cina hanno effettuato 18.500 trapianti tra il 1994 e il 1999. Tra il 2000 e il 2005, il numero di trapianti di organi è aumentato a oltre 60.000, superando di tre volte il numero dei trapianti eseguiti nei sei anni precedenti. Secondo China Daily, solo nel 2006, sono stati effettuati 20.000 trapianti di organi.

La comunità medica internazionale è ben consapevole che la mancanza di donatori è la difficoltà più grande per il trapianto di organi in tutto il mondo. Come può la Cina aver risolto tale problema in soli cinque anni? Durante i due periodi di cinque anni (1994-1999 e 2000-2005) il numero di condannati a morte non è triplicato. Allora, da dove provengono gli ulteriori 41.500 organi?

A Marzo 2006, due testimoni si sono fatti avanti per affermare che gli ospedali gestiti dal PCC, i campi di lavoro forzato, le carceri, e la polizia armata hanno collaborato in segreto tra loro nel trapianto di organi su praticanti del Falun Gong, su larga scala e a scopo di lucro.

Nel Luglio 2006, il signor David Kilgour (ex Segretario di Stato canadese per Asia-Pacifico) e David Matas (avvocato per i diritti umani di fama internazionale) hanno pubblicato un rapporto, sulla base della loro indagine indipendente, riguardante le accuse sugli espianti di organi. La relazione conclude che il regime comunista cinese ha praticato espianti di organi ai danni di praticanti del Falun Gong. Le loro richieste di visto per recarsi in Cina per indagare sulle accuse sono state respinte, hanno quindi basato la loro indagine deduttiva su prove raccolte attraverso 52 mezzi indiretti: da parte di medici e pazienti, di testimoni e da relazioni apertamente pubblicate in Cina, così come dalle indagini svolte con telefonate in Cina. Alla fine sono giunti alla conclusione che "vi è stata e continua ancora oggi ad esserci un grosso problema con i praticanti del Falun Gong".

Dopo la pubblicazione del loro rapporto, i professionisti internazionali del settore medico hanno valutato la credibilità di queste accuse da un punto di vista professionale. Ad esempio, il Journal of The Royal Society of Medicine ha pubblicato un articolo sul trapianto di organi scritto dal chirurgo Dr. Tom Treasure (Treasure T.: Il Falun Gong, il trapianto di organi, l'olocausto e noi stessi. JR Soc Med 2007; 100 (3):. 119 - 21), che riporta: "l'elemento di questa vicenda che mi fa maggiormente orrore, se è vero, è che i miei colleghi medici, proprio i medici, sono loro che commettono questi atti. Questo è l'unico elemento che ho la capacità di affrontare. Anche se non posso avere le prove di quanto è già stato detto, posso almeno verificare questa affermazione per la sua credibilità".

Nell'articolo, il Dr. Tom Treasure ha confermato la plausibilità dell'indagine dei signori Kilgour e Matas, "ciò che lo rende credibile è il divario numerico tra il numero riportato di trapianti rispetto a ciò che è possibile in altri paesi, i brevi tempi di attesa e la fiducia con cui le operazioni sono offerte nel mercato della salute globale, e l'esame del sangue di routine a cui sono sottoposti i praticanti del Falun Gong".

Altri professionisti del settore medico sono giunti alla stessa conclusione dopo gli esami indipendenti del rapporto. Il professor Kirk Allison (Direttore del Programma di Diritti Umani e Salute, Scuola di Salute Pubblica e direttore associato del Programma dei Diritti Umani e Medicina, Facoltà di Medicina, Università del Minnesota) ha testimoniato nel corso di un'audizione, del 29 Settembre 2006, che si è tenuta dal Congresso degli Stati Uniti, l'accusa che il PCC ha effettuato prelievi di organi sui praticanti del Falun Gong.

Il professor Kirk Allison ha presentato la sua indagine e analisi in relazione alle accuse contro il PCC; inoltre ha dichiarato che "le prove più interessanti sono state segnalate da David Kilgour e David Matas nel Rapporto sulle affermazioni di espianti di organi su praticanti del Falun Gong in Cina del 6 Luglio 2006".

(http://organharvestinvestigation.net/events/allison-092906-to-us-congress.pdf

Manfred Nowak, esperto di diritti umani delle Nazioni Unite - Relatore Speciale sulla Tortura

Il professore Manfred Nowak, ex relatore speciale delle Nazioni Unite sulla questione della tortura ed esperto di diritti umani di fama internazionale, ha parlato dei malvagi mezzi di "tortura" del PCC - la raccolta di organi ai danni dei praticanti del Falun Gong - parlando alla Taiwan University nel 2011. Ha definito tali accuse "credibili".

Nella sua relazione all'assemblea delle Nazioni Unite nel 2007, il professor Manfred Nowak ha elencato una serie di centri per i trapianti di organi e centri di detenzione in Cina, che sono stati accusati di partecipare al prelievo di organi su praticanti del Falun Gong. Il 21 Dicembre 2008 il Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura ha chiesto espressamente che il PCC indaghi sulle accuse riguardanti i praticanti del Falun Gong torturati e sull'espianto di organi. Il comitato ha anche chiesto che la Cina porti i responsabili della persecuzione davanti alla giustizia.

Dopo l'esposizione nel 2006, dei crimini del PCC di prelievo di organi su praticanti del Falun Gong, il numero di trapianti di organi in Cina si è immediatamente ridotto della metà nello stesso anno, e ci sono stati ulteriori riduzioni negli anni successivi. Questo dimostra indirettamente che sotto l’enorme pressione da parte della comunità internazionale, il PCC non osa commettere reati come prima.

Il rifiuto verso i "colleghi" cinesi da parte della comunità medica internazionale è basato sulla propria etica professionale e sulla propria coscienza. L’articolo del Dr. Tom Treasure in particolare dichiara che i medici nazisti erano diventati complici dei loro stessi crimini.

Le vere e proprie "forze ostili" sono quei professionisti medici che hanno tradito le loro coscienze sotto la pressione del PCC o perché sono stati tentati dall’avidità, e sono questi chirurghi cinesi che sono ostili verso l'etica fondamentale, della medicina e dell'umanità. Il PCC è una "forza ostile" verso la coscienza umana nel senso più reale del termine.

Versione inglese

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.