"È una cosa troppo importante questa persecuzione perché non venga resa nota e vi ammiro per il vostro impegno". Queste le parole della signora Francesca alla quale una praticante ha fornito informazioni sull'antica pratica cinese del Falun Gong. Così è cominciata l'attività dei praticanti di Udine e del Veneto che sabato 22 giugno si sono ritrovati nella caratteristica piazza Matteotti.
L'esecuzione degli esercizi ed i cartelloni illustrativi esposti, hanno attirato l'attenzione dei cittadini che, nonostante l'assolata mattinata, erano presenti in città. Svariate le persone che hanno voluto saperne di più, da chi voleva avere maggiori approfondimenti sul perché la pratica del Falun Gong è perseguitata in Cina, a chi era interessato agli esercizi perché aveva già avuto un approccio con altre tecniche di meditazione e a chi desiderava conoscere il luogo di pratica.
Alcuni ragazzi cinesi, nel nostro Paese per studio, si sono avvicinati incuriositi al tavolo informativo ed uno di loro, quello che parlava meglio l'italiano, ha ascoltato con interesse le informazioni sul Falun Gong di un praticante.
Un grazie di cuore è stato espresso da una signora che, sebbene strattonata dai suoi due cagnolini, ha proseguito per la sua strada solo dopo avere ricevuto un volantino informativo.
Una persona, che aveva già conosciuto la Falun Dafa in occasione della mostra d'arte “L'Arte di Zhen, Shan, Ren” esposta in città nel mese di marzo, ha voluto ulteriormente documentasi sulla grave persecuzione dei praticanti in Cina ed ha accettato una copia de I Nove Commentari sul Partito Comunista Cinese.
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