Gli assassini del regime hanno il coraggio di essere spietati ed insolenti

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(Minghui.org) Un articolo nel sito web Minghui del 1 ottobre 2013, ha raccontato che una praticante del Falun Gong, la signora Cheng Lijing della contea Nong'an, provincia di Jilin, è stata arrestata il 5 giugno 2013, e poi fisicamente abusata nella stazione di polizia di Gucheng. Uno dei poliziotti ha tentato di strapparle i vestiti di dosso mentre la signora Cheng gridava.

Tang Ke, capo della Divisione di Sicurezza Interna, ha ordinato di ammanettarle le mani dietro la schiena. Lo stesso Tang si è poi presentato, "il mio nome è Tang Ke, capo della Divisione di Sicurezza Interna. Mi sono fatto un nome sul sito Minghui. Sono quello che ha ucciso il praticante Yu Changli". La signora Cheng ha rifiutato di rispondere a tutte le domande, quindi Tang e altri sette agenti l'hanno buttata a terra, le hanno spinto il braccio dietro la schiena fino alla testa. La signora Cheng è svenuta per il dolore straziante.

La maggior parte degli assassini cercano di nascondere i loro crimini. Tuttavia, questo capo della Divisione di Sicurezza Interna ha orgogliosamente affermato di essere un assassino. Purtroppo, egli non è il solo spietato criminale che ha partecipato alla persecuzione e all'assassinio dei praticanti del Falun Gong. I casi di seguito elencati, sono stati riportati sul sito web Minghui.

Altre vittime

La signora Zhao Xin, una docente presso l'Università del Commercio e dell'Industria di Pechino, è stata arrestata nel parco Zizhuyuan il 19 giugno del 2000, mentre praticava gli esercizi del Falun Gong. È stata portata al centro di detenzione di Qinghe del Dipartimento di Polizia di Haidian e duramente picchiata. La forza dei colpi le hanno fratturato il collo, paralizzandola immediatamente. È stata portata all'Ospedale di Haidian, dove è morta l'11 dicembre. Un altro praticante è stato imprigionato nel Centro di Detenzione di Haidian nello stesso periodo. Un ufficiale che lo stava interrogando gli ha detto: "chi se ne frega se un praticante del Falun Gong viene picchiato a morte? Io ne ho picchiato a morte cinque. Zhao Xin era una di loro".

La signora Li Weiji è stata arrestata il 13 gennaio del 2002, da agenti di polizia della stazione di Lingkong del distretto di Tiexi, Shenyang, provincia di Liaoning. La signora Li ha fatto lo sciopero della fame per protestare contro la persecuzione. Gli ufficiali l'hanno poi torturata: l'hanno legata ad una sedia, colpita alla testa, schiacciato le dita dei piedi, presa a calci, e le hanno colpito le gambe con un tubo di metallo. Due agenti sono stati inviati dall'Ufficio Tiexi del Dipartimento di Polizia; uno ha detto alla signora Li, "io sono quello che ha picchiato a morte Zhong Hengjie". L'altro ha aggiunto: "picchiare (i praticanti del Falun Gong) a morte non sarà una colpa che ricadrà su noi, saranno registrati come suicidi". Il primo ufficiale ha poi trascinato la signora Li e l'ha colpita sul viso.

La signora Huang Yuping di Fushun, provincia di Liaoning, è stata portata in una stazione di polizia il 28 Marzo 2006. L'ufficiale Wan Quan ha dichiarato: "sono io quello che ha picchiato Wang Xiuxia a morte". In quel momento, il marito della signora Wang, il signor Sun Hongchang, veniva torturato al secondo piano. La signora Huang ha sentito le sue terribili grida mentre veniva picchiato fino a rompergli le gambe.

Il signor Xiong Wende della città di Yingcheng, provincia di Hubei, è stato portato alla stazione di polizia Langjun nel Luglio 2007, solo perchè stava spiegando i fatti sul Falun Gong ai residenti locali. Il direttore della stazione di polizia Li Jingbo ha affermato: "Io sono quello che ha picchiato a morte Zhan Wei".

Inconcepibile arroganza

Zhao Shimin, un ufficiale della stazione di polizia Zhengyang di Qiqihar, provincia di Heilongjiang, è stato direttamente coinvolto nella persecuzione dei praticanti del Falun Gong. Tutti i praticanti portati nella sua stazione di polizia sono stati sottoposti allo stesso trattamento. Afferrava delle corde e gridava, "confessi? Se non lo fai, ti legherò e ti getterò nella fornace. Nessuno lo saprà. Sono io quello che ha ucciso il vecchio Ma. Possiamo uccidere i praticanti del Falun Gong senza essere ritenuti responsabili".

L'arroganza di questi assassini è semplicemente inconcepibile. Sembrano non temere nulla a causa della politica del regime di Jiang Zemin di protezione della persecuzione. Questi "pubblici ufficiali" torturano i praticanti del Falun Gong a morte senza che essi abbiano colpe o responsabilità, e la registrazione di questi atti come suicidi è una pratica comune. Come possono addirittura vantarsi di questo?

Il regime di Jiang ha lanciato non solo la persecuzione, ma premia anche i suoi complici con promozioni, sostenendo in tal modo i loro atti atroci, fino al punto che essi credono che stiano rendendo un grande servizio picchiando a morte i praticanti del Falun Gong.

È questa la politica di persecuzione malvagia che ha creato questi assassini spietati e insolenti.

Versione inglese

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