(Minghui.org) So che in qualunque genere di situazione la responsabilità di un praticante della Dafa è di salvare le persone. Niente può né deve interferire nel compimento di questa missione
Saluti al compassionevole Maestro e saluti ai praticanti della Dafa di tutto il mondo!
Quando ho iniziato a praticare la Dafa nel febbraio 1999 avevo un gran numero di problemi fisici, come stanchezza cornica, debolezza, perdita della memoria e dolori di stomaco, solo per elencarne alcuni; avevo subito anche fratture sia alle braccia che alle gambe. La mia vita era davvero uno strazio e mi sentivo sola. Poi ho conosciuto la Falun Dafa.
Ho quasi 70 anni, ma ho sperimentato quello che il Maestro ha detto nello Zhuan Falun:
«Quando vai in bicicletta ti sembra come se di essere spinto, e non ti stanchi quando sali le scale, per quanti piani possano esserci».
Nel luglio 1999 Jang Zemin e il suo regime hanno iniziato a perseguitare il Falun Gong, a diffamare la Dafa e a cercare di “incastrare” il Maestro. Questo succedeva pochi mesi dopo che avevo iniziato a praticare; non facevo bene i movimenti degli esercizi e non avevo una comprensione chiara dei principi della Fa.
Il Maestro e gli altri praticanti mi aiutavano a mantenere uno stato di coltivazione stabile, che ho poi mantenuto in tutti questi anni. So che, in qualunque genere di situazione, la responsabilità di un praticante della Dafa è quella di salvare le persone. Niente può né deve interferire nel compimento di questa missione.
Salvare le persone con Pensieri Retti
Nella Conferenza della Fa in Brasile, il Maestro ha detto che
«i discepoli della Dafa sono la speranza di salvezza per ciascun gruppo etnico»
Dallo studio della Fa ho capito che la mia vera missione è quella di salvare gli esseri senzienti. Ho iniziato a collaborare con gli altri per chiarire i fatti, distribuire materiali informativi, appendere striscioni e incollare adesivi: sono stata instancabile nel fare tutto quello che ho potuto per aiutare la gente a dimettersi dal Partito Comunista Cinese (Pcc).
La città in cui vivo è una meta turistica e durante le vacanze ci sono tantissimi turisti. Chiarisco la verità tutto il giorno senza mangiare e non mi viene fame; non so a quante persone ho parlato: parlo con chiunque mi capiti a tiro.
Imparare dagli altri praticanti e chiarire la verità spiegando ad ognuno in modo appropriato
Inizialmente non parlavo a persone che avessero un aspetto cattivo, poi mi sono resa conto che stavo discriminando e non ero compassionevole. Da quel momento, ogni volta che vedo una persona dall’aspetto cattivo, chiedo aiuto al Maestro affinché la salvi eliminando ogni fattore di malvagità che la controlla.
Per spiegare la realtà dei fatti sulla Dafa in modo efficace e per salvare più persone, leggo con attenzione gli articoli di condivisione delle esperienze degli altri praticanti su Minghui Weekly. Quando trovo dei paragrafi che mi sembrano buoni, li copio e li attacco sulla testiera del letto, così da poterli leggere più spesso.
In questo modo, sono venuta a conoscenza di moltissime cose che possono essere utilizzate per spiegare la verità e sono in grado di integrarle in modo organico. Molti restano sorpresi quando mi sentono parlare: «Caspita, come fa una signora tanto anziana a sapere così tanto? Quante lauree hai?». A dire la verità ho fatto solo le scuole medie e non ho nemmeno preso il diploma di scuola superiore.
A prescindere dalla professione, la classe sociale, il sesso o l’età di una persona, io le dico: «La Falun Dafa è buona, Verità-Compassione-Tolleranza sono qualcosa di buono». Io credo fermamente nel Maestro e nella Dafa.
Prima di andare fuori a chiarire la verità, invio innanzitutto dei pensieri retti e chiedo rispettosamente al Maestro di aiutarmi ad accrescere la mia saggezza. Dopodiché, le cose di solito vanno bene.
Tratto tutte le nuove persone che conosco come se fossero miei familiari, con una predisposizione a salvarle che mi nasce dal cuore e scegliendo le parole che penso abbiano bisogno di sentire. Quello di cui parlo può variare abbastanza: dalla corruzione del PCC al caos in cui versa la società, oppure dal declino della moralità fino alla scoperta di un’antica pietra scolpita con la scritta “il PCC sarà distrutto”. Racconto loro della persecuzione dei cristiani, della storia dell’Arca di Noè e di altri racconti secondo cui le azioni cattive sono punite e le azioni buone sono premiate; condivido anche la mia personale esperienza di coltivazione della Dafa e i cambiamenti positivi attraverso cui sono passata. Dico loro che la Falun Dafa è la Fa di Budda e che può salvare le persone.
Inoltre spiego loro che «L’autoimmolazione di piazza Tienanmen è stata un falso. Jiang Zemin e il PCC hanno commesso peccati imperdonabili nel perseguitare i praticanti del Falun Gong, i quali seguono i principi di Verità-Compassione-Tolleranza. I Cieli puniranno molto presto il PCC e solo le persone che hanno dato le dimissioni dal Partito e i suoi organi affiliati avranno un futuro». Le persone mi credono, riconoscono la bontà della Dafa e concordano nel doversi dimettere dal PCC.
So che i miei sforzi possono solo rendere chiara la verità e che la salvezza è opera del Maestro e della Fa. Sono una donna anziana e non riuscivo nemmeno a parlare con gli estranei, ma adesso ho un’infinità di argomenti di cui parlare quando spiego i fatti; alle volte sono addirittura sorpresa di me stessa. Questa è la saggezza che mi ha conferito il Maestro.
Ogni giorno sono molto occupata e non c’è tempo per fare tutto. Ci sono così tanti esseri senzienti che stanno attendendo ansiosamente la salvezza! Mi porto dietro tutti i tipi di materiali: Dvd, amuleti, bigliettini con dei messaggi scritti sopra, volantini e opuscoli.
Sugli amuleti c’è scritto “la Falun Dafa è buona” e “Verità-Compassione-Tolleranza è bene”; le persone lo capiscono, ne chiedono in più per darli ai loro familiari e mi dicono che diffonderanno queste parole nei momenti di disgrazia per aiutare gli altri a ottenere benedizioni divine.
Quando tutti i commercianti di un mercato vicino hanno dato le dimissioni dal Partito, mi sono messa sulla bicicletta per chiarire la verità da altre parti; ogni giorno parlo a gente diversa e ogni giorno ci sono molte persone che si dimettono dal PCC.
Mio zio
Un mio zio si rifiutava di ascoltare come stanno le cose sulla Falun Dafa e spesso commentava malignamente quello che gli dicevo. Un giorno sono andata a trovarlo, e lui mi diceva che avrebbe stampato dal computer una cosa che voleva leggessi. Io gli ho risposto che non l’avrei letto e che il computer non avrebbe stampato. Nonostante lunghi tentativi, il computer non ne ha voluto sapere di stampare, finché finalmente lui si è seduto ad ascoltarmi.
Gli ho chiarito la verità mentre inviavo Pensieri Retti per eliminare i fattori malvagi che lo controllavano. Alla fine ha dato le dimissioni dal Partito. Dev’essere stato un modo in cui il Maestro ha organizzato le cose per evitare che lasciamo qualcuno dietro.
Un giudice locale
Una volta ho incontrato una donna in pensione che aveva l’aria di un quadro del Partito. Mi sono avvicinata e le ho detto: «Lei mi sembra molto familiare!» Lei ha risposto: «Me lo dicono tutti, sono stata giudice per tanti anni e in questa città molta gente mi conosce». Io ho pensato che ci dovesse essere una relazione predestinata perché la incontrassi quel giorno.
Le ho spiegato di come il Falun Gong possa salvare le persone, della persecuzione e di come i Cieli puniranno il Partito. Lei ascoltava e continuava a rispondermi: «Sì lo so, è vero. Questo lo so». Alla fine le ho detto che doveva dare le dimissioni dal Partito e lei senza riserve ha risposto: «Certamente!».
Muratori
Ho avvicinato alcuni operai in un cantiere di un negozio dipartimentale e ho chiesto loro di lasciare il PCC. Due di loro si sono dimessi. Ho dato loro degli alias per rinnegare il Partito: “Zhang Chao” e “Wang Chao”.
Poi si è avvicinato anche il loro capo, ho aiutato anche lui a dimettersi e gli ho dato il nome di “Li Chao”. In cinese “Chao” significa “migliore” o “trascendente”. Siccome usavo l’ideogramma “Chao” per tutti gli alias, il capo mi ha chiesto scherzando: «E tu allora che Chao sei?». Io ho risposto: «Gao Chao» e tutti ci siamo messi a ridere. In cinese “Gao” può essere un cognome, ma vuol dire anche “alto” o “super”: “Gao Chao” è un’espressione cinese per descrivere delle abilità straordinarie.
In visita nei paesi di campagna
Un giorno ho preso una grossa borsa di materiale per il Chiarimento della verità e ho preso un pullman per i paesi di campagna. Scendevo dal pullman, distribuivo il materiale e risalivo fino alla fermata successiva. Dopo che avevo finito il materiale era diventato scuro, non avevo pensato a come tornare a casa, per cui mi sono messa a camminare. Dopo un bel pezzo ho raggiunto un villaggio, dove ho incrociato una donna a cui ho chiesto quanto distava la città. Lei ha risposto: «Circa 30 chilometri; perché non prendi un mezzo?». Le corse dei pullman erano finite e avevo in tasca solo 5 Yuan.
Poco dopo è passato un taxi e si è fermato di fianco a me per fare salire tre studenti; io ho chiesto all’autista: «Ho solo 5 yuan, posso salire anche io?». E lui: «Certo!». In un attimo ero a casa. Mio marito si era preoccupato e aveva bruciato incenso per il Maestro per chiedere che tornassi a casa sana e salva.
Mio marito sapeva che la Dafa è buona e credeva nel Maestro perché aveva visto i cambiamenti fondamentali che avevo attraversato. Sosteneva la Dafa e mi permetteva di usare i nostri soldi per il chiarimento della verità, anche se la nostra situazione finanziaria non era molto buona. Purtroppo non è mai diventato un praticante ed è morto di malattia.
Protetta dal Maestro
Nel Chiarire la verità e salvare le persone ho anche incontrato dei pericoli. Ogni volta che stava per accadere qualcosa di pericoloso ricevevo un suggerimento dal Maestro, a questo seguiva una specie di intervento protettivo che dissolveva il pericolo garantendomi la sicurezza.
“Piccolo uomo”
Stavo distribuendo dei materiali per chiarire la verità davanti a una scuola. Molti genitori erano venuti a prendere i bambini; vidi un signore anziano e andai da lui a parlargli. Ad un certo punto mi sono accorta che un uomo sui 30 anni mi stava seguendo; mentre lo guardavo diventava sempre più piccolo, fino a diventare alto un paio di centimetri. Sapevo che il Maestro mi stava suggerendo che quello era un uomo malvagio: “piccolo uomo” in cinese vuol dire infatti “malvagio”. Mi sono servita delle mie capacità soprannaturali per immobilizzarlo: «Piccolo uomo non muoverti!». Si è bloccato e poi se n’è andato.
Non sono del tutto attenta a quello che mi circonda mentre chiarisco la verità, e di solito parlo con un tono di voce alto perché temo che la gente non mi senta.
Una volta ho aiutato un meccanico a dimettersi dal Partito, gli ho dato del materiali e degli amuleti per sé e per i suoi familiari. Nel frattempo, da un palazzo vicino che sembrava un palazzo di uffici, era venuto fuori un uomo. Ho chiesto all’uomo: «Che fai?». Lui mi ha guardato la borsa e mi ha risposto sgarbatamente: «Secondo te cosa faccio?». Ho guardato il cartello fuori dal palazzo e ho letto “Polizia”. Immediatamente ho chiesto aiuto al Maestro e ho inviato Pensieri Retti: l’uomo è tornato dentro e io ho ringraziato il Maestro per avermi protetto ancora una volta.
La bicicletta nuova
Ho conosciuto un uomo mentre andava a prendere il nipotino a scuola e gli ho chiarito la verità. Mi guardava come se ascoltasse abbastanza interessato, e quando gli ho chiesto di dimettersi dal PCC lui ha detto: «Lo sai chi sono? Sono un poliziotto in pensione». Ha poi afferrato la mia bicicletta e preso il cellulare per chiamare l’Ufficio 610(*).
Io ho detto: «La telefonata non partirà», ed è mancata la copertura. In ogni caso non voleva lasciar andare la mia bicicletta; pensando che la situazione potesse peggiorare se fossi rimasta, abbandonai la bicicletta e me ne andai. Successivamente mio figlio mi ha comprato un’altra bicicletta.
I freni non funzionano
Mentre giravo in bicicletta per chiarire la verità, i freni si sono rotti. Non avevo capito che si trattava di un suggerimento del Maestro, per cui ho fatto riparare la bicicletta e ho continuato a diffondere la verità in una strada trafficata. Dopo che avevo parlato con cinque persone un uomo mi si è avvicinato e mi ha chiesto: «Che cosa fai qui?». Io ho risposto: «Solo quattro chiacchiere». Non se ne voleva andare; era in abiti civili e sembrava un bracciante di campagna. Gli ho spiegato come stanno le cose e gli ho detto di dimettersi dal Partito, lui ha risposto che non aveva aderito a nessuna delle organizzazioni del PCC.
Poco dopo un uomo in uniforme camminava verso di me con in mano un walkie-talkie. Ho immediatamente chiesto aiuto al Maestro e me ne sono andata con la bicicletta. Ho pedalato in mezzo alle persone nella strada come se volassi e sono scappata.
Questo genere di cose mi è successa spesso, ma i segni del nostro compassionevole Maestro mi hanno protetto garantendomi la sicurezza. Grazie Maestro!
Pulizia delle bacheche ed eliminazione dello spettro del male
Diversi anni fa, quasi tutte le bacheche della comunità nella mia zona contenevano propaganda che diffamava la Dafa. Ho pensato: «Non posso permettere che simili cose danneggino gli esseri senzienti». E insieme ad altri ho rimosso le bacheche; ma spesso lo facevo da sola, di mattina presto o la sera tardi.
Una mattina stavo togliendo la bacheca fuori da un’agenzia del Partito, ma era inchiodata al muro e difficile da staccare. Io ho detto: «Sono un discepolo della Dafa. Salvare le persone è mio dovere, non puoi rimanere qui a fare loro del male: vieni via!», e si è staccata. L’ambiente è immediatamente diventato più luminoso.
Un’altra mattina stavo staccando una bacheca di materiale diffamatorio all’entrata di una comunità. A circa 10 metri dall’entrata un cane aveva iniziato ad abbaiare e non voleva farmi passare. Io ho guardato l’entrata, ho visto che le guardie erano ancora in servizio e ho capito che anche questo era un segno del Maestro.
Alle volte il Partito appende striscioni diffamatori contro la Dafa, io faccio un sopralluogo, verifico che attrezzo serve per staccare lo striscione e vado a staccarlo la mattina molto presto. Vivo in un comprensorio di un’agenzia di Partito e se le guardie mi vedono mi chiedono che cosa faccio in giro così presto la mattina.
Uso una lunga canna di bambù con in punta un gancio per agganciare lo striscione e tirarlo giù, poi lo strappo e lo butto in un torrente o in un fiume. Ogni volta che vedo degli striscioni o delle bacheche diffamatorie, o quando ne vengo messa a conoscenza da altri praticanti, cerco il modo di rimuoverli: non si può assolutamente permettere che danneggino gli esseri senzienti. Grazie agli sforzi collettivi dei praticanti, nel tempo gran parte delle bacheche e degli striscioni diffamatori sono stati eliminati.
Nella nostra zona avevamo una fiera campionaria una volta all’anno. In un occasione ho visto un venditore che distribuiva ritratti di Mao Zedong gratis. Ho pensato: «Non è questo un fare del male alle persone?». Allora ho scritto due lettere e ne ho attaccata una alla porta dello stand del venditore, mentre l’altra l’ho messa sul bancone di esposizione dei suoi prodotti.
La lettera diceva: «Per la salute tua e dei tuoi familiari, non distribuire ritratti di Mao Zedong. Questo demone ha tentato di “combattere Cielo e Terra”. Ci sono esseri divini a sei centimetri sopra le nostre teste. Non fare del male a te stesso solo per denaro e non fare del male agli altri distribuendo questo oggetto. Lo sai che tutto quello che facciamo torna indietro. È per il tuo bene». Nessuno ha più distribuito ritratti di Mao.
Quando ho visto persone con addosso l’immagine di Mao Zedong ho spiegato loro i fatti così che non cadessero vittime dello spettro del male.
Miglioramento della xinxing
Una volta sono andata a trovare una praticante, quando mi ha visto ha detto: «Pratichi ancora? Ho sentito che non pratichi più da quando è morto tuo marito». Io ero senza parole. Ho pensato: «Io sono venuta per la Fa, per quale ragione qualcuno dovrebbe dire una cosa del genere su di me? Non ho mai detto nulla del genere!».
Ero così triste che non riuscivo a mangiare né a dormire, e ho detto al Maestro: «Maestro, io non ho detto quella cosa: io sto praticando e coltivando». Il Maestro è giusto e mi ha ricordato, mentre studiavo la Fa, che nessuno può migliorare la xinxing senza conflitti, dopodiché mi sono sentita meglio.
Circa un mese fa, una praticante che era stata da poco rilasciata da una prigione si è unita al nostro gruppo di studio della Fa. Ha detto che voleva unirsi a qualcuno per chiarire la verità, io ho risposto: «Hai bisogno di studiare di più la Fa e di inviare pensieri retti». Lei ha detto che la gente del posto era molto testarda, nel senso che non voleva accettare la verità. Non stavo rispettando il suo stato di coltivazione: era appena uscita di prigione e non aveva avuto la possibilità di studiare bene la Fa per molto tempo. Io ho solo replicato: «Questo non puoi dirlo».
Il giorno successivo siamo andate insieme a chiarire la verità: ho aiutato due persone di un gruppo di tre a dare le dimissioni dal PCC. Il terzo stava portando delle pietre. L’ho seguito e gli ho chiesto: «Ti sei unito ai Giovani Pionieri?». Lui ha risposto di sì e ha accettato di dare le dimissioni.
Ho chiesto all’altra praticante di scrivere il suo nome per spedirlo successivamente. Lei si è rifiutata dicendo: «Non ha detto che non era iscritto al Partito?», io ho risposto: «Non ci hai sentiti: quando abbiamo parlato laggiù mi ha detto che era iscritto ai Giovani Pionieri. Non ci hai seguito, per cui non hai sentito».
Poi ho parlato e aiutato diverse persone. Lei ha commentato positivamente i miei risultati: infatti chiarivo la verità basandomi sulla diversa situazione del singolo, perché l’obiettivo era salvarli, non trasferire loro tutto quello che so sul chiarimento della verità.
Dopo diversi giorni ho inviato una lista di dimissioni al gruppo di studio della Fa. Lei ha detto: «Non possiamo semplicemente lavorare sulla quantità quando registriamo le dichiarazioni di dimissioni». Dopo lo studio della Fa mi si è avvicinata per consigliarmi: «Non puoi coltivare in questo modo». Lei sosteneva che dovevo coltivare e chiarire la verità in quello e in quell’altro modo. Il suo discorso mi aveva sconvolto.
Tornata a casa mi sono guardata dentro e mi sono chiesta: «Qual è il mio problema?». Era duro da ammettere ma avevo trovato il mio attaccamento alla vanità, l’incapacità di prendere le critiche, l’incapacità di fidarmi degli altri, il sospetto nei confronti degli altri eccetera.
A quel punto ho cercato aiuto in un altro praticante: «Sto sbagliando qualcosa: anche se ho fatto le Tre cose, ho dei rancori che mi porto dentro da un mese». Il praticante mi ha risposto: «Studia bene la Fa allora!».
In Eliminare le interferenze negliEssenziali per un ulteriore avanzamento II il Maestro ci ha insegnato:
«La Fa può spezzare tutti gli attaccamenti, la Fa può distruggere tutto il male, la Fa può infrangere tutte le menzogne, e la Fa può rafforzare i pensieri retti».
Io continuo a dire a me stessa: «I rancori non sono il mio vero sé».
In Un’ulteriore comprensione degliEssenziali per un ulteriore avanzamento il Maestro ha anche detto:
«Non capite che, fin tanto che siete dei coltivatori, io userò qualunque difficoltà o cosa spiacevole che incontrate, in qualsiasi ambiente e in qualsiasi circostanza, anche se coinvolgono il lavoro per la Dafa o per quanto buone o sacre voi pensiate che siano, per eliminare i vostri attaccamenti e rivelare la vostra natura demoniaca affinché possiate disfarvene, poiché il vostro miglioramento è la cosa più importante».
I rancori che nutrivo sono spariti e sono tornata ad essere diligente. Ho girato ovunque con la bicicletta per chiarire la verità, e ho anche fatto un sogno in cui viaggiavo a gran velocità sulla la mia bici!
Oggi ho visto delle scarpe in saldo. Certe costavano 29 Yuan e certe 20. Ho comprato quelle da 29 e, mentre pagavo, la cassiera ha detto: «Sono 20 Yuan, basta una banconota». Io ho risposto: «Sono 29: queste scarpe erano fra quelle da 29 Yuan anche se il cartellino del prezzo dice 20». Lei ha controllato e poi ha detto: «Lei è davvero molto onesta!». Poi ha corretto il cartellino e ha incassato.
C’erano molte persone che compravano le scarpe e io ho detto: «Sono una praticante del Falun Gong. Il mio Maestro mi insegna ad essere una brava persona: non posso approfittarmi degli altri. Il Falun Gong è la via di coltivazione della Fa di Budda e può salvare le persone. Non credete alle menzogne della Tv, vi prego di ricordare: La Falun Dafa è buona. Verità-Compassione-Tolleranza è bene! Sarete benedetti al momento del disastro». Poi ho aiutato diverse persone a rinunciare alla tessera del PCC.
In questa fase finale della Rettifica della Fa voglio benedire il viaggio che ho percorso, e voglio anche benedire la Rettifica della Fa quale ambiente di coltivazione creato dal Maestro per noi. Continuo a guardarmi dentro e a coltivare con la stessa diligenza che avevo quando ero appena agli inizi della coltivazione.
Grazie Maestro!
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