Possono le nuove «linee guida per lo sviluppo dei suoi membri» salvare il Partito Comunista Cinese dalla scomparsa?

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(Minghui.org) L'Ufficio generale del Comitato Centrale del Partito ha recentemente pubblicato un documento ufficiale: «Linee guida per il Partito Comunista divulgate dalla Membership Cinese». Il documento si concentra sulla promozione della purezza del Pcc e stabilisce i piani per aumentare il numero delle adesioni al partito. Non si può fare a meno di chiedersi se questo sia stato causato dai quasi 170 milioni di persone che hanno rinunciato alla loro appartenenza al Pcc o a una delle sue organizzazioni affiliate.

Il giorno seguente il servizio del Wen Hui Daily, un media controllato dallo Stato, ha pubblicato un commento dove si discutevano le carenze nelle iniziative di reclutamento del Partito e gli sforzi per affrontare questioni che risalgono al gennaio dello scorso anno. Ha inoltre sottolineato che in alcune zone non sono stati introdotti nuovi membri per diversi anni. Il commento sosteneva la necessità di nuovi orientamenti di reclutamento per il Pcc, ma anche far luce sull'innegabile declino del Pcc da un punto di vista interno della Cina e dell'apparato del Partito.

Ci si potrebbe chiedere, questi nuovi orientamenti salveranno il Pcc dalla sua scomparsa definitiva? La prospettiva che si ha al di fuori della Cina non fa certo ben sperare per il futuro delPcc.

Ondate di turisti cinesi si dimettono dal Pcc

Il fatto che i praticanti volontari del Falun Gong aiutino le persone a dimettersi dalle organizzazioni del Pcc è ben noto fra i turisti cinesi. Alcuni addirittura pongono le dimissioni come parte del loro itinerario.

Un numero compreso tra 400 e 800 turisti cinesi si dimettono ogni settimana dalle organizzazioni del Pcc, di fronte al National Air e Space Museum di Washington DC, una delle tante attrazioni turistiche fuori dalla Cina.

I praticanti offrono questo aiuto ai turisti cinesi in molti altri posti in Europa, Australia e Nuova Zelanda, Americhe, Sud-Est asiatico, Hong Kong e Taiwan.


Al Centro Liberty Bell di Philadelphia, i turisti cinesi leggono i cartelloni informativi del Falun Gong. Molti chiedono i materiali stampati e scattano fotografie.
Turisti cinesi leggono i cartelloni espositivi di fronte al National Air e Space Museum a Washington DC

Al Parco Sibelius di Helsinki, in Finlandia, molte guide turistiche cinesi aiutano i turisti cinesi nell'iniziativa di dimettersi dal Pcc


In tanti si dimettono dal Pcc all'interno della Cina

In Cina molti funzionari del Pcc, quelli su cui il Partito ha una grande influenza, hanno capito quanto malvagio sia il Partito e hanno scelto di dimettersi dalle organizzazioni del Pcc per riavere una coscienza pulita.

Manifestazione per sostenere i milioni di cinesi che hanno annunciato le loro dimissioni dal Pcc e dalle sue organizzazioni. Per molte persone il momento delle dimissioni significa un enorme sollievo e il ripristino della loro dignità.

Già nel maggio del 2005, 25 funzionari del Comitato Centrale del Partito avevano scritto la seguente lettera al sito Epoch Times chiedendo aiuto per rinunciare alla loro appartenenza al Pcc: «Siamo rivoluzionari di lunga data, dirigenti e membri del Partito. Ci sono funzionari del governo, da quelli locali ai livelli ministeriali. Alcuni di noi hanno dottorati e master. Tutti noi vogliamo annunciare il nostro ritiro dal Partito Comunista Cinese attraverso il sito web Epoch Times.

«Per proteggere la sicurezza dei nostri posti di lavoro, dei nostri familiari e parenti, non possiamo usare i nostri veri nomi. I seguenti sono tutti nomi finti. Per quanto ne sappiamo, quasi il 90% degli oltre 2.000 membri del Comitato Centrale del Pcc vorrebbe lasciare il Pcc se fossero autorizzati a farlo in modo sicuro».

Questa lettera offre un'idea sul desiderio del popolo cinese di dimettersi dal Pcc, ispirati dai Nove Commentari sul Partito Comunista pubblicati nel novembre del 2004 da Epoch Times. Il sito web ha ricevuto la prima richiesta di dimissioni il 3 dicembre dello stesso anno.

Un anno e mezzo dopo il numero ha raggiunto 10 milioni, ed è cresciuto fino a quasi 170 milioni il 18 giugno 2014.

Gli immigrati cinesi si dimettono dal Pcc

La maggior parte degli immigrati cinesi, come accade anche a quelli di altri paesi, si stabiliscono nei loro nuovi luoghi, ma conservano ancora un forte legame con la loro terra d'origine. Sotto l'influenza della propaganda del Pcc, molti immigrati cinesi vedono il Pcc e la Cina come una cosa sola e agiscono in nome degli interessi del Pcc, pensando così di aiutare la Cina.

Si tratta di uno degli ultimi gruppi facenti parte della tendenza globale che vuole dimettersi dal Pcc. Ecco un esempio che arriva dalla Polonia.

La signora Zhang, una praticante del Falun Gong che lavora presso una società di proprietà cinese in Polonia, ha sentito alcuni colleghi cinesi parlare di un argomento interessante: si sono resi conto che fra le 14 sette ufficialmente riconosciute dal Governo cinese non è incluso il Falun Gong, ma i praticanti vengono comunque perseguitati con tale presupposto.

La signora Zhang ha detto loro che il regime cinese aveva pubblicato l'elenco ufficiale delle sette per due volte, nel 2000 e di nuovo nel 2005. Mai vi è stato incluso il Falun Gong. La lista che include il nome del Falun Gong tra le sette è stata esposta da un'organizzazione non governativa, «l'Associazione cinese anti-sette», un portavoce della fazione politica dell'allora presidente Jiang Zemin.

La signora Zhang è stata in grado di parlare approfonditamente con i suoi colleghi sul perché il Falun Gong venga ingiustamente perseguitato e ha sottolineato l'ipocrisia e la corruzione del Pcc. Alla fine, ciascuno dei suoi colleghi si è dimesso dal Pcc e dalle sue organizzazioni affiliate.

Una soluzione benevolente e la pace interiore

Il giornalista e ricercatore indipendente Ethan Gutmann ha condiviso il suo pensiero per quanto riguarda il beneficio di dimettersi dal Pcc in un forum tenuto pochi anni fa a Washington DC. Dopo aver vissuto in Cina per molti anni, è rimasto sconcertato dal rispetto speciale che i cinesi avevano per gli occidentali. Si era chiesto il perchè, dato che alcuni dei cinesi che conosceva erano altrettanto ricchi e persone di successo come gli uomini d'affari americani.

La risposta che ha ottenuto è stata: «la vostra libertà mentale». Il controllo mentale e la paura instillata dal Pcc è un qualcosa di invisibile, un pesante fardello molto reale che li fa sentire inferiori. L'opzione di abbandonare il Pcc è una fortuna per i molti cinesi che si sentono in questo modo, ed è molto più importante per loro di tutti gli eventuali incentivi finanziari o altre forme di guadagno personale che il Pcc offre loro per l'appartenenza al Partito.

Turisti cinesi in un Centro Servizi per le dimissioni dal Pcc vicino alla Tour Eiffel a Parigi

In una giornata piovosa a Parigi, un uomo cinese ha accettato un volantino da un praticante del Falun Gong vicino alla Tour Eiffel e ha detto: «Conosco tante cose sul Falun Gong e sulla persecuzione. Noto che molte di quelle persone cattive che partecipano attivamente alla persecuzione, hanno già ricevuto una retribuzione karmica».

Il praticante ha risposto: «Vedo che lei crede nel principio che il 'bene viene ricompensato con il bene e il male con il male'. Perché non si dimette dal Pcc e sceglie per lei un futuro sicuro e felice?» L'uomo ha acconsentito e ha ringraziato caldamente il praticante.

Versione inglese

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