Italia, Firenze: I praticanti della Falun Dafa commemorano l’anniversario dell’inizio della persecuzione

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Il 20 luglio 2014, nella bella cornice del Parco delle Cascine a Firenze, i praticanti provenienti da varie zone della Toscana, dal Friuli Venezia Giulia e dall'Emilia Romagna si sono ritrovati per commemorare in tale data i 15 anni di persecuzione perpetrata dal Partito Comunista Cinese (Pcc) nei confronti dei praticanti del Falun Gong (o Falun Dafa) in Cina.

Questa antica disciplina meditativa di mente, corpo e spirito che segue i principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza ed è stata diffusa pubblicamente nel 1992 dal Maestro Li Honghzi, nell'arco di sette anni si è rapidamente diffusa in tutta la Cina fino raggiungere nel 1999, secondo statistiche del governo, dai 70 ai 100 milioni di praticanti.

L'ex leader Jiang Zemin il 20 luglio 1999 ha dato il via ad una persecuzione che non ha paragoni nella storia, non risparmiandosi alcun strumento repressivo: dalla diffamazione mediatica, alla detenzione illegale nei campi di lavoro, alle torture fino all'efferato prelievo forzato di organi da praticanti vivi. Il suo piano era di sradicare questa pratica in soli tre mesi, tuttavia la Falun Dafa continua a esistere e non solo in Cina, a tutt'oggi si è diffusa in oltre 100 Paesi del mondo.

L'intento di far conoscere alle persone questa pacifica pratica di meditazione ed i fatti della persecuzione che a tutt'oggi i praticanti stanno subendo in Cina, fa sì che i praticanti sparsi nelle varie città del mondo si organizzino volontariamente per svolgere attività informative.

Pratica di gruppo nel luogo di pratica nel parco delle Cascine

Proprio con questo obiettivo si è svolta a Firenze un'attività che è iniziata la mattina con gli esercizi di gruppo al Parco delle Cascine, ed è proseguita nel pomeriggio nel centro città e precisamente in Piazza Strozzi.

Presso il gazebo allestito è stato distribuito materiale informativo sia sulla pratica sia sulla persecuzione.

L'esecuzione dei cinque armoniosi esercizi ha attirato la curiosità di molti passanti, sia residenti sia turisti, i quali si sono rivolti ai praticanti per chiedere chiarimenti sulla pratica.

Alcune persone si sono dichiarate a conoscenza dei sistemi restrittivi del regime cinese, ma non sarebbero mai arrivate a pensare che fosse arrivato al punto di lucrare sull'espianto forzato di organi da praticanti vivi del Falun Gong. Una signora era particolarmente incuriosita in quanto a breve dovrà recarsi in Cina e non era ancora a conoscenza di queste verità, ha detto «Non ero a conoscenza di queste brutalità, vi ringrazio veramente per le informazioni che mi avete dato».



Le persone che hanno voluto sostenere l'attività dei praticanti hanno firmato la petizione che condanna la persecuzione.

Anche molti turisti cinesi hanno potuto conoscere la verità sulla Falun Dafa e la persecuzione. Molti hanno scattato foto, sia al gazebo che ai praticanti mentre svolgevano gli esercizi, mentre i praticanti cinesi presenti a Firenze hanno potuto far loro chiarezza sulla bontà della pratica e la malvagità del PCC.

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