Spagna, Madrid: Manifestazione davanti all'Ambasciata Cinese

(Minghui.org) «Protestiamo pacificamente, contro la persecuzione del Falun Gong in Cina, da oltre dieci anni. Un giorno questa persecuzione sarà ricordata come un capitolo vergognoso nella storia della Cina. Voi lavorate all’ambasciata e non volete essere i capri espiatori del Partito Comunista Cinese (Pcc). Dimettetevi dal Partito».

Questo era il messaggio diffuso dagli altoparlanti dall’Associazione Europea della Falun Dafa verso l'Ambasciata Cinese a Madrid – Spagna – il 3 ottobre il 2014.

Centinaia di praticanti del Falun Gong, provenienti da 35 paesi europei, si sono riuniti davanti all'ambasciata per aumentare la consapevolezza della persecuzione del regime cinese contro il Falun Gong. Loro hanno chiesto degli sforzi per portare Jiang Zemin e gli altri soggetti coinvolti nella persecuzione, di fronte alla giustizia. Hanno anche eseguito gli esercizi in gruppo.

Il signor Carlos Iglesias, un avvocato della causa contro Jiang Zemin (ex capo del Pcc) in Spagna, ha parlato alla manifestazione

Praticanti provenienti da 35 paesi si riuniscono davanti all’Ambasciata Cinese per aumentare la consapevolezza della persecuzione del regime cinese contro il Falun Gong

Spiegare i fatti sul Falun Gong a un passante

Un giornalista intervista una praticante del Falun Gong

È stata la prima volta che così tanti praticanti del Falun Gong si sono riuniti in Spagna per aumentare la consapevolezza. Dopo aver eseguito gli esercizi di gruppo in un'area pubblica, hanno tenuto striscioni in modo che passanti, conducenti e passeggeri che andavano in entrambe le direzioni potessero vederli. I loro striscioni dicevano: «Verità - Compassione – Tolleranza», «La Falun Dafa è Grande», «La Falun Dafa è Praticata in Tutto il Mondo», «Fermate la Persecuzione del Falun Gong», «Fermate i Prelievi Forzati di Organi da Parte del Partito Comunista Cinese», «Il Parlamento Europeo Approva una Risoluzione che Condanna il Prelievo Forzato di Organi da Parte del Partito».

Diversi praticanti hanno parlato di fronte all'ambasciata. Hanno implorato i funzionari dell'ambasciata ed il personale di dimettersi dal Pcc e dalle sue organizzazioni affiliate, per un futuro migliore. Altri praticanti hanno distribuito volantini ai passanti, durante l'evento di tre ore.

Un praticante dell’Associazione Europea Falun Dafa ha detto: «La persecuzione del Falun Gong per i praticanti non comporta solo la detenzione, le torture e la prigionia, ma per molti anche il prelievo di organi mentre sono ancora vivi. Questo è un male senza precedenti». «Avete bisogno di distinguere il bene dal male e seguire la vostra coscienza. Ricordate che la Falun Dafa è buona».

Il signor Carlos Iglesias, un avvocato spagnolo coinvolto nella causa contro Jiang Zemin, l'ex capo del Pcc, ha invitato i funzionari dell'ambasciata a riconoscere che la comunità internazionale, compreso il Parlamento Europeo, ha condannato la politica cinese della raccolta forzata di organi, approvata dallo stato. Lui ha anche chiesto di portare i colpevoli coinvolti nella persecuzione di fronte alla giustizia.

Giornalisti di El Mundo, il più importante quotidiano spagnolo, hanno coperto l'evento e intervistato i praticanti. Un giornalista ha detto che era la protesta più pacifica che avesse mai visto ed era veramente colpito.

Molti passanti si sono fermati per saperne di più sulla persecuzione. Alcuni hanno firmato la petizione per condannare il prelievo forzato di organi da parte del Partito Comunista. Una coppia di anziani, che vivono nelle vicinanze, ha letto gli striscioni con attenzione e ha detto a un praticante: «Noi vi sosteniamo».

Il signor Moreno firma la petizione per condannare il prelievo di organi

Il signor Moreno, un passante, dopo aver parlato con una praticante, ha detto: «Tutti dovrebbero essere contro il crimine del prelievo forzato d'organi». Ha anche firmato la petizione.

Le diverse centinaia di praticanti del Falun Gong che erano presenti hanno gridato una dozzina di volte: «La Falun Dafa è Grande», per tutti coloro che ascoltavano dall'Ambasciata, mentre l'evento volgeva al termine.

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