(Minghui.org) Il 19 novembre 2014, sventolando le bandiere cinesi, un gruppo pro-Pcc ha attaccato i praticanti del Falun Gong durante il vertice del G20 2014 a Sydney.
Ai praticanti del Falun Gong era stato concesso il permesso di manifestare contro i 15 anni di persecuzione da parte del Partito Comunista Cinese (Pcc) durante la partecipazione dei suoi leader al vertice. Quel pomeriggio, durante la manifestazione pacifica, i praticanti sono stati spintonati ed i loro striscioni sono stati strappati da un gruppo pro-PCC. Una praticante è stata brutalmente buttata a terra sul percorso di un autobus in arrivo. Un giornalista dell’AAP che ha assistito all’incidente, ha registrato l'accaduto e messo online.
Attacco pianificato
I praticanti del Falun Gong esibivano due striscioni al n. 200 di George Street, intorno alle 17:00, quando sono stati attaccati: il gruppo pro-Pcc li ha allontanati ed ha preso i loro striscioni. La praticante, sig.a Lin Li è stata buttata a terra da un membro del gruppo pro-Pcc in camicia rossa, mentre un autobus si stava avvicinando velocemente e si è fermato a pochi metri da lei.
I passanti scattano foto dell'atto violento attuato dal gruppo pro-Pcc |
Ad un aggressore del gruppo pro-Pcc (con la maglietta rossa) rimane il gomito incastrato nella mano di un praticante del Falun Gong che regge uno striscione del Falun Gong. |
John Deller, un residente locale praticante del Falun Gong, terminato il lavoro aveva raggiunto il luogo della manifestazione . Mentre reggeva uno striscione, un uomo in maglietta rossa ha cercato di costringerlo a lasciare lo striscione, ma il suo gomito è rimasto incastrato nelle mani di John che ha continuato a reggere lo striscione. Dopo qualche minuto di contrasti sono arrivati i funzionari del Pcc e hanno chiesto alla Polizia di far spostare i praticanti del Falun Gong. Poi il gruppo pro-Pcc ha preso il posto per il quale erano stati autorizzati i praticanti del Falun Gong.
Il Pcc esporta la sua violenza in Australia
I praticanti del Falun Gong espongono i fatti sulla persecuzione del Pcc di fronte all’Hotel della delegazione cinese. |
I praticanti del Falun Gong hanno colto l’occasione per richiamare l’attenzione sulla persecuzione in corso in Cina. Il Signor Deller ha detto: «C’era un sacco di gente che passava in George Street e c’erano centinaia di cinesi coordinati dal Consolato cinese, quindi era una buona occasione per spiegare la verità sulla Falun Dafa e la persecuzione»
Questo attacco pubblico del gruppo pro-Pcc in una strada di Sydney ha destato preoccupazione. Il Signor Lin Li ha detto al giornalista: «Ero scioccato dal loro attacco. Come cittadino australiano godo della libertà di parola e di tutela dei diritti umani in virtù della Costituzione Australiana. Non mi aspettavo un gruppo di aggressori con la bandiera del Pcc in una strada di Sydney... Chiunque può vedere, dalle registrazioni e dalle immagini, che alcune persone dall’aspetto di ufficiali del Pcc hanno diretto gli aggressori. È stato un attacco pianificato ed organizzato».
Australiani interessati
La Signora Margret Rice (a sinistra) redattore per AAP e giornalista freelance, condanna i crimini di prelievo d’organi del Pcc. |
La Signora Margret Rice, redattore per AAP e giornalista freelance, è rimasta sorpresa di sentir parlare di prelievo di organi da parte del Pcc su praticanti vivi del Falun Gong. Ha detto: «Credo che questa sia una grande violazione dei diritti umani. Penso che se le persone vengono imprigionate perché vogliono praticare il Falun Gong e sono pronte a non fornire i loro nomi, questo porta ad intensificare la situazione per cui non sono libere di prendere una decisione riguardo la donazione degli organi. Questo è moralmente sbagliato per qualsiasi standard, ovunque nel mondo. Sono profondamente turbata dal sistema della donazione di organi e da come viene condotta in Cina. Spesso i prigionieri vengono sfruttati per questo e non hanno alcun diritto e ci sono un sacco di prove ad conferma del fatto che ciò sta accadendo da molto tempo. Dobbiamo fare qualcosa al riguardo. La Cina deve fare qualcosa e l’occidente, in particolare l’Australia, deve sostenere coloro che in Cina si oppongono a questa violenza».
Siccome i praticanti del Falun Gong in Australia continuano a denunciare la persecuzione attuata dal Pcc, molti australiani stanno dimostrando il loro sostegno ed aiutano i praticanti a diffondere le informazioni. Durante il vertice G20 molti australiani si sono uniti alla manifestazione dei praticanti contribuendo alla distribuzione dei volantini e portando gli striscioni.
L’attacco del gruppo pro-Pcc ha, ancora una volta, rivelato la natura del Pcc. Decine di studenti cinesi e di australiani cinesi hanno scelto di non intervenire nel tentativo di fermare la protesta del Falun Gong; hanno invece scelto di abbandonare il Pcc e le sue organizzazioni affiliate.
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