Washington, DC, una donna chiede il rilascio della sorella detenuta in Cina

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(Minghui.org) Alla conferenza stampa, del 10 Dicembre, di fronte all’ambasciata cinese di Washington, DC. la Signora Wang Suling ha detto: “Per aver condiviso le sue storie e informato il pubblico sulla persecuzione del Falun Gong, mia sorella è stata illegalmente arrestata. So che tali violazioni dei diritti umani accadono ogni giorno in Cina”.

La sorella della signora Wang, la signora Wang Sufang (王素芳), è stata arrestata a casa il 16 Ottobre nella città di Dalian, provincia di Liaoning. È stata detenuta per 56 giorni nel centro di detenzione di Yaojia. La sua casa è stata saccheggiata e gli oggetti di valore sono stati confiscati. I familiari non sono stati in grado di farle visita.

Secondo la Signora Wang, Sufang ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1998. Prima di allora, era stata ricoverata con febbre emorragica e la sua famiglia era stata informata delle sue condizioni critiche. Dopo aver appreso la pratica, ha riacquistato la sua salute. Sufang ha 61 anni ed è un’insegnante di scuola elementare in pensione.

La Signora Wang Suling e altri praticanti di Washington, DC hanno tenuto una conferenza stampa di fronte allAmbasciata cinese nel giorno Internazionale dei Diritti Umani per chiedere il rilascio di sua sorella.

La Signora Wang Suling parla alla conferenza stampa. La Signora Wang Chunying di Dalian racconta come è stata torturata nel centro di detenzione di Yaojia, dove la Signora Wang Sufang è attualmente detenuta.

La Signora Wang Chunying, originaria di Dalian e attualmente residente a Washington, DC, ha descritto le torture a cui è stata sottoposta nello stesso centro di detenzione: “Sono stata costretta a sedermi su di un piccolo sgabello per oltre 10 ore. Poi il capo del centro di detenzione ha incatenato insieme le mie manette e le catene in modo tale da contorcermi a palla. Sono rimasta in quella posizione per cinque giorni e cinque notti di seguito, in un letto.

Un altro praticante locale, Ma Chunmei, ha detto: “Mia sorella Ma Chunling è stata anche lei detenuta nel centro di Yaojia. So come torturano la gente lì e sono preoccupata per la sicurezza della Signora Wang Sufang”.

Il sito web Minghui riporta 94 casi di morte accertata tra Gennaio e Novembre 2014, circa 6 morti al mese. Il bilancio attuale dei morti è probabilmente molto più alto, ma il regime cinese fa del suo meglio per reprimere tali informazioni.

Versione inglese

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