(Minghui.org) Saluti Maestro, saluti praticanti.
Sotto la protezione del Maestro, ho coltivato per 18 anni. Da ragazza egoista e viziata qual ero, sono diventata una discepola matura della Dafa, camminando sulla via della convalida della Fa con una forte fede.
Vorrei cogliere questa preziosa opportunità per salutare il nostro riverito Maestro. Maestro, ha fatto tantissimo per me. Sento la Sua mancanza fino alle lacrime. Ogni volta che mi imbatto in difficoltà nella coltivazione, mi ricordo che il Maestro attende buone notizie da parte mia, perciò non posso deluderlo. Vorrei fare una promessa al Maestro: cercherò di fare al meglio le tre cose, così che il Maestro non si preoccupi per me.
Negli ultimi sette anni, circa, ho iniziato a fare del lavoro di coordinazione. La cosa più importante cui mi sono illuminata questa volta è che una coordinatrice deve guardarsi interiormente e coltivare sé stessa, invece che concentrarsi sui problemi delle altre persone. Ho due esempi.
Alcuni anni fa, ho portato del materiale per il chiarimento della verità allo studio di gruppo della Fa. All'improvviso, un'anziana praticante mi ha chiesto scontenta: «Perché porti il materiale agli altri praticanti, ma non a me?». Non sapevo come risponderle. Lei ha poi iniziato a lamentarsi. Ho poi compreso che il suo lamentarsi era il risultato di una sua incomprensione.
Quando mi sono detta di guardarmi dentro, lei mi ha gridato contro con rabbia: «Perché porti il materiale della Dafa al gruppo di studio della Fa cui appartiene tua madre? Il materiale della Dafa è di proprietà della tua famiglia?». Mi sono detta che questa era una prova disposta per me dal Maestro per eliminare alcuni attaccamenti. Perciò sono rimasta calma e non ho litigato con lei.
Ma ho sentito che avrei potuto fare ancora meglio. Così ho studiato la Fa in pace e mi sono guardata dentro, nel profondo. Ho poi scoperto che avevo l'attaccamento alla fama nel coordinare il lavoro. Volevo il riconoscimento dei praticanti, non volevo opinioni negative nei miei confronti e a volte facevo la routine e il minimo indispensabile. Mi sono chiesta, se davvero facevo il lavoro con compassione, perché un praticante avrebbe dovuto gridarmi contro?
Mi sono detta che la praticante anziana aveva molti meriti che a me mancavano. Lei aveva una solida fede nella Fa, e non aveva mai timore delle difficoltà nel chiarire la verità. Aveva superato molte tribolazioni, e non si era mai vantata quando otteneva dei risultati. Nel pensare a ciò, in cuore mi sentivo in colpa e nutrivo rispetto per lei.
Prima di questo episodio, ho sempre cercato di pensare a dei modi per "aiutare i praticanti" a risolvere i conflitti. Questa era la prima volta da quando ero diventata coordinatrice che mi sono guardata dentro con serenità durante un conflitto. In quel momento, avevo una sensazione astrusa — avevo una comprensione più profonda della "compassione". Ero in grado di ignorare i problemi di un'altra persona e di concentrarmi su ciò che avevo sbagliato. Ho compreso che la compassione include la tolleranza e il rispetto per gli altri, e sorge dal profondo del cuore. Sono grata al Maestro per questa sua indicazione.
La seconda mattina, la praticante anziana ha bussato alla mia porta con un regalo. Si è scusata: «Ragazza, mi dispiace per ciò che ho detto. Era sbagliato, e ha avuto origine nella mia mentalità competitiva e nella gelosia. Avevo dei dissapori nei confronti dei tuoi genitori, e li ho riversati su di te. Il mio comportamento non è stato quello di un discepolo della Dafa». Io le ho detto: «Quando mi sono guardata dentro, ho visto anch'io le mie mancanze». Abbiamo pianto entrambe.
Più tardi, ho fatto del mio meglio per aiutarla a riconciliarsi con mia madre. Con l'aiuto del Maestro, io e i praticanti abbiamo disintegrato le disposizioni delle vecchie forze malvagie, e abbiamo formato un corpo unico. Questa esperienza mi ha fatto credere fortemente che guardarsi dentro era il modo migliore per risolvere qualsiasi conflitto.
Il secondo esempio è accaduto tre anni fa. Avevo scoperto che due praticanti nel mio gruppo di studio della Fa spesso sparlavano degli altri dietro le spalle. Si lamentavano con i praticanti in altri gruppi di studio della Fa, e lasciavano delle brutte impressioni alla gente negli altri gruppi.
Il mio primo pensiero era negativo, perché il loro comportamento interferiva con il gruppo intero. Avevo programmato di parlare con loro, ma la mia razionalità mi ha fermato. Mi sono calmata e guardata dentro.
Ho notato improvvisamente che non ero compassionevole. Dopo essermi guardata dentro più a fondo, ho visto la mia arroganza e il problema di guardare gli altri con superiorità. Spesso giudicavo gli altri utilizzando le mie regole, e comparavo le mancanze delle altre persone coi miei cosiddetti punti forti.
Se fossi andata a parlare con quei praticanti, nel nome del "formare un corpo unico" o dell' "aiutarli a migliorare", li avrei feriti, e avrei interferito con la rettifica della Fa, perché "guardare all'esterno" è una forza negativa e dannosa. Con questa mentalità, non potevo aiutare il Maestro a rettificare la Fa. Mi sono illuminata al fatto che dovevo eliminare queste cose negative nel mio cuore.
Alcuni mesi dopo, lo stato della mia coltivazione è migliorato, e il mio cuore si è finalmente allineato a uno stato corretto. Così, umilmente, ho parlato coi due praticanti, e condiviso le mie comprensioni. Loro si sono commossi fino alle lacrime, e hanno rimpianto ciò che hanno detto e come si erano comportati, il che era deviato rispetto alla Fa. Sentivano di aver deluso il Maestro.
Quel giorno, abbiamo formato un campo di energia armonico, che ci ha uniti. I nostri cuori erano connessi, e tutti noi abbiamo sviluppato dei forti pensieri retti per sforzarci ad avanzare diligentemente nella coltivazione.
Questo episodio mi ha mostrato che "guardarsi dentro" è davvero prezioso nella coltivazione.
Armonizzarsi serenamente per il bene di tutti — Cambiare sé stessi e non chiedere agli altri di cambiare
Nella lezione "Siate più diligenti" il Maestro ha detto:
[...] quando riuscite a rimediare in silenzio alle insufficienze che avete notato, quando fate bene in silenzio ciò che dovete fare e fate bene in silenzio la parte imperfetta di quella faccenda, tutte le divinità vi ammirano tremendamente, esclamando che questa persona è veramente straordinaria! Questo è ciò che i discepoli della Dafa devono fare.
Le parole "in silenzio" continuavano a saltarmi nella mente. Mi sono illuminata al fatto che ciò sarebbe stato il mio obiettivo in futuro.
Subito dopo aver letto questa lezione, ho avuto una prova. Un praticante mi ha improvvisamente attaccato con tono estremo di fronte agli altri. Mi era chiaro, e ho compreso immediatamente che era stato pianificato dalle vecchie forze, che cercavano di distruggere la mia reputazione. Sapevo che era a causa del mio attaccamento alla fama come coordinatrice, una grossa mancanza nella coltivazione che le vecchie forze cercavano di sfruttare.
Ho immediatamente inviato pensieri retti, cercando di disintegrare le disposizioni malvagie verso tutti i praticanti coordinatori. Sono stata in grado di affrontare con calma l'attacco improvviso. L'unica cosa che avevo nella mente erano le parole del Maestro:
Soltanto rimanendo imperturbabili, sarete in grado di gestire tutte le situazioni» (Insegnare la Fa alla Conferenza negli USA Centro-Occidentali).
Ero stata in grado di rimanere imperturbata.
Tuttavia, la vera prova era appena iniziata. Dopo quell'attacco, nessun coordinatore nella nostra zona credeva che avessi potuto gestire la cosa. Tutti i tipi di malintesi e incomprensioni mi si riversavano addosso. Molti coordinatori venivano da me a turni. Pensavano che fossi frustrata, perciò mi hanno chiesto di non essere infelice, e di non sviluppare sentimenti negativi. Tutti questi malintesi mi avevano lasciata senza parole. Ma c'era di peggio, quando avevamo difficoltà in alcuni progetti della Dafa, altri praticanti sospettavano persino che avessi intralciato di proposito il progresso a causa dei miei "sentimenti negativi".
A quei tempi, c'erano stati molti disaccordi su diverse questioni fra i praticanti locali, ad esempio su come gestire le persone che minano la Fa, come formare un corpo unico, se un praticante maschio e una praticante femmina possono lavorare assieme senza che gli altri siano presenti, e come gestire le questioni sulla sicurezza. Ho sempre provato a riconciliare le opinioni dei praticanti con compassione e a far notare le loro mancanze con cautela.
Tuttavia, poiché avevamo molti disaccordi, dovevo parlare loro frequentemente, il che esercitava pressione sui praticanti. Alcuni praticanti avevano sviluppato un'attitudine ad allontanarsi, e si rifiutavano di ascoltarmi. Alcuni praticanti credevano fortemente che io avessi delle opinioni negative delle persone, che non fossi tollerante, e non fossi in grado di aprire il mio cuore mentre parlavo con loro. Ritenevano che avessi molte cose negative che in realtà non avevo.
Ero parecchio sotto pressione allora. Non sapevo perché i praticanti mi trattassero in quel modo, e non sapevo cosa fare. Sebbene sapevo che tra i fattori vi fossero le mie mancanze, non riuscivo a gestire il fatto di affrontare questa situazione complicata, che mi si era presentata così all'improvviso. Ciò che mi disturbava di più era che avevo sviluppato opinioni negative nei confronti di una certa persona, di cui mi ero fidata molto prima del conflitto.
Tutto ciò mi ha fatto vedere che la coltivazione non è semplice. Ciò che dobbiamo affrontare non è solo la persecuzione malvagia. Le relazioni tra i praticanti non sono sempre rosee e solari. Stiamo coltivando tutti, e tutti abbiamo nozioni umane, che ci possono arrecare tribolazioni. Come dovrei gestire tutto ciò? Quali sono i problemi nella mia coltivazione? Come fare per, [come dice il Maestro], «rimediare in silenzio alle insufficienze che avete notato»?
Ho letto la Fa in modo intensivo e mi sono guardata dentro. Ho percepito l'aiuto e la guida del Maestro. Per primo, ho visto il mio attaccamento ai complimenti. Non riuscivo a gestire le critiche molto bene. L'abilità di accettare le critiche è fondamentale per un coltivatore. Per lungo tempo, avevo fallito nel migliorare questo aspetto di me stessa, il che ha portato alla mia intolleranza e a un cuore ristretto. La situazione che dovevo affrontare era un campanello d'allarme per far sì che mi migliorassi. Le opinioni negative dei praticanti verso di me erano in realtà illusioni — essi creavano opportunità perché migliorassi la mia xinxing.
Dopo essermi illuminata a ciò, sono entrata in azione. Durante quel periodo, non riuscivo a calmarmi mentre inviavo pensieri retti. Così, mentre inviavo pensieri retti, ho gridato: «I discepoli della Dafa non riconoscono le disposizioni delle vecchie forze. Io non riconosco le illusioni delle opinioni negative nei miei riguardi. Cammino solo sul sentiero pianificato dal Maestro. I praticanti sono esseri grandiosi. Sono buoni coltivatori. Io e i miei compagni praticanti siamo un corpo unico». Ho ripetuto queste frasi ancora e ancora finché non avevo più alcun cattivo pensiero. Una volta finito, il mio viso era coperto di lacrime.
Più avanti ho avuto occasione di parlare con i praticanti delle zone rurali, e ho osservato la vera umiltà. I praticanti erano come specchi, che riflettevano le mie mancanze. Pensavo che capissi la Fa meglio degli altri, e spesso giudicavo gli altri attraverso la mia visione. Quando parlavo coi praticanti, pensavo di essere in accordo con la Fa, ma in realtà ero deviata dalla Fa.
La mia coltivazione era poco profonda. Prestavo maggiore attenzione al mio comportamento a livello superficiale, e ignoravo i fondamentali nella coltivazione, che implicano il guardarsi dentro e coltivare il proprio cuore. Questo principio fondamentale non si può vedere con occhi ordinari. Si manifesta nelle altre dimensioni come virtù gloriosa.
Successivamente sono stata in grado di studiare la Fa con più calma e di guardarmi dentro, così ho trovato un altro mio problema: non sapevo come pensare dalla prospettiva delle altre persone. Dopo aver compreso ciò, ho riscontrato una migliore comprensione delle seguenti parole del Maestro:
[...] materia e spirito sono una cosa sola» (Zhuan Falun).
Quando ho cambiato il mio pensiero, sono stata in grado di vedere le cose con compassione e tolleranza. Ho anche visto che non era difficile comprendere i sentimenti e le opinioni dei praticanti.
Infine, dopo uno studio intensivo della Fa e dopo essermi guardata dentro, ho visto il mio egoismo; mi ero sopravvalutata e cercavo sempre di essere iperprotettiva verso me stessa. L'egoismo, la sostanza peggiore e più sporca dell'universo, si era manifestato nella gelosia e persino in pensieri lussuriosi nel mio cuore. Come potevo assimilarmi alla Fa con questa sostanza? Come potevo migliorare la mia xinxing in base alla Fa? Senza il miglioramento della mia xinxing, che significato avevano le tre cose che stavo facendo? Eliminare l'egoismo è la vera prova e la vera manifestazione del rispetto per il Maestro e la Fa.
Ho compreso che le vecchie forze malvagie in realtà non sono niente. Ho la Fa universale del Maestro. Impiegando il metodo prezioso fornito dal Maestro, guardarsi dentro, si è in grado di rettificare, rinnovare e purificare se stessi nella Fa. Le disposizioni delle vecchie forze vengono in realtà usate dal Maestro, e sono divenute prove e mezzi che portano al compimento.
Ho ringraziato il Maestro e i praticanti ancora e ancora. Il mio cuore si era calmato e io finalmente ero giunta a una comprensione più profonda dell'immenso significato e del forte potere delle parole «in silenzio». È uno stato naturale quando si raggiunge quel livello. Un coltivatore non deve manifestare il proprio comportamento, né ha bisogno di provare il suo cuore.
Così ho smesso di convalidare e manifestare me stessa. Quando vedevo delle mancanze nei praticanti, ero in grado di presentare la mia opinione e attendere finché i praticanti non si calmavano. Rispetto le loro opinioni. Cerco solo di condividere le mie opinioni con gli altri apertamente, ma non cerco di cambiare gli altri o non li costringo ad accettare le mie opinioni. Quando sono in grado di fare ciò, loro accettano sempre le mie parole con facilità.
Ho anche scoperto che sebbene possiamo avere opinioni differenti, i disaccordi non sono più degli ostacoli nelle nostre collaborazioni. Parlo dei miei pensieri quando tutti abbiamo i cuori in pace. Quando vedo i problemi dei praticanti, invio pensieri retti in silenzio per loro. So che dovrei seguire queste parole del Maestro: «rimediare in silenzio alle insufficienze che avete notato». Il Maestro mi fa notare i problemi degli altri, perché vuole che io coltivi me stessa.
Recentemente abbiamo avuto una Conferenza di Condivisione delle Esperienze di Coltivazione, e io ho collaborato con gli altri praticanti per organizzare la conferenza. Ho parlato pazientemente coi praticanti di quanto fosse importante la conferenza della Fa, e di come scrivere condivisioni di alta qualità. Alcuni praticanti, specialmente quelli più anziani, fanno molto bene nella coltivazione, ma non sanno scrivere, perciò ho registrato le loro esperienze orali e ho scritto i discorsi per loro. Mi sono recata in una zona rurale diverse volte, parlando con un praticante del posto e aiutandolo a migliorare il suo discorso, che è poi stato calorosamente ricevuto, più avanti, durante la conferenza.
Sebbene non fossi stata in grado di partecipare alla conferenza di persona, ho inviato pensieri retti in silenzio per la conferenza e i partecipanti. Ho fatto del mio meglio per la conferenza. Durante questo periodo, ho percepito ciò che il Maestro ha fatto per noi. Ogni volta che un coltivatore è in grado di eliminare alcuni attaccamenti, lo fa con l'aiuto e la guida del Maestro.
Io, discepolo della Dafa, non perderò mai le opportunità preziose nella coltivazione. Mi impegnerò a proseguire diligentemente, e non tradirò la salvezza del Maestro.
Grazie ancora al benevolente Maestro. Grazie anche ai praticanti. Se notate manchevolezze in questo articolo, vi prego di correggermi.
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