(Minghui.org) Nell’ambito delle attività per commemorare la giornata dei diritti umani (10 Dicembre), il film “Transcending Fear – The Story of Gao Zhisheng” è stato proiettato in diverse città d’Israele.
Gao Zhisheng, avvocato e difensore dei diritti umani, è ampiamente conosciuto come “la coscienza della Cina” grazie al suo coraggio nel difendere i diritti umani dei perseguitati per la loro fede, compresi i praticanti del Falun Gong, da parte del regime comunista cinese.
Il Signor Gao ha pagato un alto prezzo per difendere coloro che sono oppressi, tra i quali innumerevoli praticanti del Falun Gong. Attualmente è detenuto agli arresti domiciliari in condizioni deplorevoli. La sua salute è molto cagionevole a causa della prigionia e delle torture subite per lungo tempo nelle prigioni cinesi.
Il film è stato proiettato in cinque sale cinematografiche di Israele: Gerusalemme, Tel Aviv, Haifa, Sederot, e Kefar-Veradim. Dopo ogni proiezione è seguita una discussione con il pubblico con domande e risposte.
I praticanti del Falun Gong, presenti ad ogni proiezione, si sono confrontati con il pubblico dopo il filmato. Alla domanda se c’era qualcosa che loro potevano fare per aiutare la situazione in Cina, i praticanti hanno incoraggiato i membri del pubblico a firmare una petizione che condanna l’espianto forzato di organi in Cina.
Un membro del parlamento israeliano, Nissim Ze’ev, che è conosciuto per aver alzato la sua voce di protesta contro la persecuzione e l’espianto forzato di organi in Cina, ha partecipato alla proiezione di Gerusalemme.
In seguito, diversi membri del pubblico hanno scritto le loro impressioni a NTDTV, l’organizzatore delle proiezioni.
Una persona ha scritto: “La scorsa settimana ho visto il film Transcending Fear. Ha fatto una grande impressione su di me, e ho già condiviso la storia con il maggior numero possibile delle mie conoscenze”. Ha sottolineato che le persone con cui ha parlato ora vogliono vedere il film, e vuole essere informata per future proiezioni. Ha anche suggerito un luogo per una futura proiezione.
Un altro spettatore ha detto che il film è stato “Sconcertante e ispirante. Vi ringrazio molto!”.
Uno spettatore in contatto con dei lavoratori cinesi ha scritto: “Il film ha lasciato una profonda impressione su di me, incoraggiandomi a continuare ad essere un avvocato per i diritti umani. Sono rimasto scioccato e inorridito dalle azioni dei governi cinesi”.
Uno spettatore ha scritto a lungo dopo aver visto il film con la sua famiglia a Gerusalemme: “Quando il film è iniziato e fatti sempre più orribili sono stati rivelati su ciò che sta accadendo in Cina, ho sentito l’aria diventare sempre più pesante [...].
“Da un lato dello schermo, una sala cinematografica piena di gente di buon cuore, seduta comodamente nelle poltrone , versando lacrime e sapendo molto bene che alla fine del film, torneranno nelle loro case calde e accoglienti e alle loro famiglie.
Dall’altra parte dello schermo, un mondo freddo e indifferente, crudele e cinico, una realtà così terrificante che non può essere afferrata. Un mondo in cui le persone vengono rapite un giorno, per non tornare più; un mondo dove non c’è nessuna giustizia o stato di diritto, in cui non c’è nessuna verità e nessuna compassione; un mondo in cui le persone sono perseguitate per credere in Verità-Compassione-Tolleranza, per difendere i deboli e lottare per la giustizia [...]”.
“Chi si aspettava un lieto fine è stato smentito. La storia non è ancora finita, ma anche se c’è un buon finale, niente può cancellare le cicatrici, la sofferenza, e gli anni perduti. Nulla può riportare in vita le milioni di vittime di questo crudele regime”.
Dopo il film si è tenuto un dibattito. Sono state sollevate domande difficili: ‘Perché sta accadendo ciò? Come è possibile? Come può accadere una cosa simile di fronte ai nostri occhi? Perché il mondo tace? C’è ancora una possibilità? Potrebbero cambiare le cose? Cosa possiamo fare?’.
“Una cosa è chiara: può cambiare solo se ci impegniamo per il cambiamento. Ognuno di noi si deve opporre, ognuno di noi deve fare la scelta giusta, firmando la petizione, diffondendo le informazioni, chiedendo ai nostri rappresentanti eletti di agire”.
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