Le parole di lamentala o di accusa arrivano fredde e grossolane. Sono scortesi, irrispettose e possono facilmente ferire l’altra persona. Quando qualcuno parla con un tono di voce lamentoso e accusatorio, i conflitti sono destinati ad emergere anche quando non ce ne sono, e si possono creare divisioni anche laddove le divisioni prima non esistevano. I conflitti tra praticanti e la mancanza di cooperazione tra di noi sono il risultato di lamentele e accuse reciproche. Questo crea una barriera invisibile tra i praticanti, e fa emergere elementi negativi e ostacoli per la nostra coltivazione, e anche per la convalida della Fa. Il Maestro ci ha insegnato,
“I miglioramenti di un coltivatore non derivano dal puntare il dito, né risultano dal mio criticarvi in quanto vostro Maestro o dal vostro puntare il dito contro altri o criticarvi l’uno con l’altro. Derivano da voi che coltivate voi stessi.”(“Insegnamento della Fa nella città di Los Angeles”)
Di fatto anche i praticanti che si trovano in questo stato si sentono frustrati. Sanno che questo è un attaccamento e cercano di eliminarlo. Ma non essendo facile sradicare l’attaccamento tutto in una volta, quando questi praticanti sono coinvolti in un conflitto, parole di lamentela o di accusa possono riemergere inconsapevolmente. In realtà c’è una sostanza dietro queste parole. Essa è una nozione profondamente radicata, o un modo di pensare testardo che si chiama “provare piacere a guardare le mancanze degli altri”.
Un praticante che si concentra sempre sugli altri con un occhio critico verso le loro mancanze, e non guarda dentro per cercare i suoi sbagli, è destinato ad essere limitato da questo. Se tutto ciò che vede sono le mancanze delle persone, allora il suo cuore sarà pieno di lamentele e accuse; perciò non appena viene coinvolto in un conflitto, non sarà capace di tollerare o comprendere gli altri. Dall’altra parte, se una persone può vedere le qualità degli altri e cercare le proprie inadeguatezze, è destinato ad avere un cuore grande ed essere in uno stato pacifico.
C’è un praticante nella nostra zona, che nella sua coltivazione ha sempre “considerato di più i punti di forza degli altri, concentrandosi meno sulle loro mancanze”. Quando incontra un praticante, guarda sempre alle buone qualità della persona e usa quelle per valutare i suoi difetti. Durante le conferenze di condivisione delle esperienze, ha spesso condiviso con noi in questi termini: “Quando lavoro o condivido con altri praticanti, guardo ad ogni praticante con approvazione e penso, ‘Questo praticante ha coltivato bene. Ha fatto meglio di me sotto questo aspetto. Dovrei superare velocemente le mie mancanze e rettificare me stessa in base alla Fa”. Riconoscere le buone qualità dei praticanti la sprona a coltivare in modo più diligente. Dice spesso, “Quando vedo le qualità positive dei praticanti, il mio cuore è pieno di gratitudine e diventa pacifico. Il mio intero corpo si sente a proprio agio, la mia saggezza cresce e io divento pacifico. Il mio intero corpo si sente bene, la mia saggezza cresce e il mio cuore diventa più ampio. Anche se il praticante ha molte mancanze, sono capace di tollerarlo e comprenderlo”. Questa praticante non è solo molto severa con se stessa su questo, ma incoraggia anche gli altri a fare meglio. Di conseguenza molti conflitti tra i praticanti sono stati eliminati.
Per eliminare completamente i pensieri di lamentela o di accusa, un praticante deve cambiare l’abitudine di pensare con nozioni deformate, cioè l’abitudine di concentrarsi sulle mancanze degli altri. Si dovrebbe imparare a guardare gli altri praticanti con approvazione, lode e ammirazione. In questo modo l’abitudine di lamentarsi e accusarsi non avrà radici, le cattive sostanze saranno inefficaci e gradualmente saranno eliminate. D’altra parte, quando l’abitudine di “guardare le qualità degli altri” diventa un meccanismo, si scoprirà che le parole di lamentela e di accusa saranno diminuite, e saranno rimpiazzate da tolleranza e comprensione. Tolleranza e comprensione sono lo stato mentale appropriato per un coltivatore. E quando faremo notare agli altri le loro mancanze con calma e con un tono pacifico, saranno lieti di accettare le nostre parole.
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/9/11/119942.html
Versione cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2010/9/8/229322.html
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