(Minghui.org) Il 31 marzo 2015, Jiang Hongliang (蒋洪亮) si è lanciato giù dalla cima di una torre pagoda di 108 metri di altezza. È poi morto in ospedale circa un'ora più tardi. La pagoda Wenfeng si trova in un parco pubblico della città di Yixing, non lontano dalla città di Wuxi, dove aveva precedentemente lavorato.
Jiang era il locale vice segretario del Partito Comunista Cinese (PCC) e capo del Comitato politico e giuridico (PLAC). Come capo del PLAC si era reso responsabile della realizzazione politica della persecuzione ai danni del Falun Gong perpetrata dal Partito.
Jiang Hongliang giace alla base della pagoda Wenfeng, nel parco Longbeishan, Yixing, Jiangsu (web foto) |
Jiang era anche noto per il suo più recente incarico risalente a marzo 2014. Il PLAC della città di Wuxi aveva arrestato almeno 18 praticanti del Falun Gong nel 2014, secondo i resoconti di Minghui. I praticanti erano stati perseguitati in vari modi, con la detenzione, il saccheggio delle loro abitazioni, pene detentive e lavaggio del cervello.
La mattina del 25 marzo 2015 c'era stata un’altra carrellata di arresti di praticanti del Falun Gong nel parco Huishan della città di Wuxi. Più di una dozzina di praticanti erano stati arrestati. L'apparente suicidio di Jiang è accaduto meno di una settimana dopo questo fatto. Jiang era apparso in una conferenza stampa a Wuxi il giorno prima di suicidarsi. Era seduto in prima fila e non pareva avere nulla di strano.
La propaganda del Partito attribuisce tipicamente i suicidi dei funzionari del PCC alla depressione o a malattie mentali. Il caso di Jiang non ha fatto eccezione. La vera ragione del suo suicidio rimane tutt'ora sconosciuta. I cittadini parlano della possibilità che egli abbia ricevuto una retribuzione karmica per aver fatto del male a tanti praticanti del Falun Gong e alle loro famiglie, come vuole la credenza tradizionale cinese.
Ad aprile dello scorso anno i media cinesi hanno riferito che dal 2013 a oggi 54 funzionari del PCC sono morti per "cause naturali". Tra questi oltre il 40% sono conteggiati come suicidi. Dodici funzionari PLAC di alto livello hanno posto fine alla propria vita.
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