(Minghui.org) Oltre 160.000 praticanti del Falun Gong insieme ai loro familiari hanno presentato, tra la fine di maggio e il 27 agosto 2015, denunce penali contro Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC). L’obiettivo comune è che la Procura Suprema del Popolo e la Corte Suprema del Popolo assicurino alla giustizia Jiang per gli abusi di potere che ha commesso nel dirigere la persecuzione del Falun Gong in Cina.
Durante la settimana di ferragosto, sono state inviate al sito Minghui 7.714 copie di denunce presentate da 8.728 persone. Il numero effettivo potrebbe essere molto più alto se si tiene conto della censura che subiscono informazioni del genere e di eventuali problemi di recapito delle missive da parte di Internet.
In totale, tra la fine di maggio e il 27 agosto 2015, 139.774 copie di denunce, presentate da 166.579 praticanti del Falun Gong e dei loro familiari, sono state recapitate al sito Minghui.
Di queste querele, 82.700, effettuate da 100.420 persone, sono state consegnate con convalida sia alla Procura Suprema del Popolo sia alla Corte Suprema del Popolo. La percentuale di consegne convalidate è così pari al 60%.
Le denunce penali a carico di Jiang sono giunte da tutte le 34 regioni amministrative provinciali della Cina, comprese le 23 province, le 5 regioni autonome, le 4 municipalità, Hong Kong e Macao, e si sono sommate a quelle avanzate da altri 27 Paesi stranieri, tra cui Stati Uniti, Australia, Canada, Sud Corea, Nuova Zelanda, Thailandia, Giappone, Gran Bretagna, Malesia, Germania, Paesi Bassi, Svezia, Singapore, Francia, Spagna, Irlanda, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Italia, Indonesia, Taiwan, Svizzera, Polonia, Romania, Perù e Ungheria.
La parata militare del PCC e l’attacco ai cittadini da parte della polizia
Il 3 settembre si è tenuta a Pechino una parata militare organizzata dal PPC. In linea generale, la polizia ha il compito di esercitare un "controllo serrato", strade e vicoli così vengono accuratamente pattugliati. La polizia e gli agenti dell'Ufficio 610, utilizzando la parata come pretesto, hanno iniziato ad attaccare i firmatari e a bloccare l'invio delle denunce contro Jiang.
Un addetto all’ufficio postale nella contea di Huaibi, nella provincia di Henan, ha dichiarato che il 25 agosto, gli incartamenti spediti a Pechino dai praticanti del Falun Gong, sono stati fermati a Xinyang, con la scusa dell’organizzazione della parata militare. E ancora, a Huaib almeno 30 sono state le denunce bloccate. Gli agenti della Brigata di Pingdingshan per la Sicurezza Interna e i membri dell'Ufficio 610 hanno cooperato per attaccare i praticanti locali del Falun Gong, e hanno intimato loro di non presentare alcuna petizione.
Diverse società di servizi di posta espressa a Chenxi County, a Huaihua e nella provincia di Henan, hanno affermato di aver ricevuto, da parte dei funzionari di livello superiore, una comunicazione con la quale veniva chiesto loro di non accettare, tra il 20 agosto e il 10 settembre 2015, lettere o pacchetti indirizzati a Pechino. A tutti quanti è stato richiesto di esibire un documento d'identità ai punti di controllo organizzati per le vie della contea di Wuji, della provincia di Hebei e a Tianjin. XinSuchen, praticante del Falun Gong, dopo aver mostrato la propria carta di identità, è stata scortata al Centro di riabilitazione per drogati di Shijiazhuang, un centro per il lavaggio del cervello, dove è stata detenuta illegalmente. I membri della sua famiglia si sono recati al centro chiedendo la liberazione della donna, ma è stato riferito loro di tornare solo dopo la fine della parata militare.
La fazione di Jiang Zemin ha così brutalmente perseguitato per ben 16 anni i praticanti del Falun Gong, rendendoli schiavi nei campi di lavoro forzato, imprigionandoli, torturandoli sia mentalmente che fisicamente, uccidendone molti per il trapianto illegale di organi.
Le conseguenze alle di denunce contro Jiang
WangJian, un praticante del Falun Gong di Xingwang Township, Zunhua, della provincia di Hebe, è stato arrestato il 13 agosto 2015 ed è stato poi rilasciato il 26 dello stesso mese. Gli ufficiali dal Ponte di Sicurezza Interna di Zunhua e della Succursale della Polizia di Xingwang Township hanno tentato di far processare Wang e di condannarlo all’incarcerazione. Wang ha spiegato cosa si sta scatenando contro il Falun Gong, parlando della persecuzione ai membri della Procura di Zunhua, i quali erano intervenuti, non per processarlo ma per capire meglio la situazione. Il Ponte per la Sicurezza Interna di Zunhua in seguito ha dovuto procedere al rilascio di Wang.
L'ufficiale di polizia DuZhiqiang, della Succursale della Polizia di Mengdian, contea di Yanshan, nella provincia di Hebei, ha arrestato i praticanti del Falun Gong: Liu Aihua e Liu Guifang. Ha estorto 2.000 yuan (pari a $ 313) a ciascuna delle loro famiglie, per poi rilasciarli solo qualche ora più tardi. L’11 agosto, Liu ed altri praticanti si sono recati alla succursale della polizia per ottenere la restituzione del denaro illecitamente estorto. L’ufficiale Du, quel giorno non era in servizio e i praticanti hanno raccontato a tre agenti di polizia che erano sul posto, dell’enorme quantità di denunce contro Jiang Zemin che vengono recentemente presentate. Alle 3:00 dello stesso pomeriggio, DuZhiqiang si è recato personalmente dai praticanti del Falun Gong per restituire loro il denaro ingiustamente estorto.
Il praticante Wang Zaoxiang, che vive nella fattoria di Banbishan, nella contea di Yangxin, nel Huangshi, in provincia di Hubei, è stato rilasciato il 26 agosto 2015 dal Centro per il lavaggio del cervello di Qishanfeng. Gli ufficiali del comitato politico e legislativo della fattoria di Banbishan hanno fatto visita a Wang il giorno successivo al rilascio, per comunicargli che non sono più coinvolti nelle questioni del Falun Gong e che non permetteranno ai funzionari di livello superiore di continuare a perseguitare i praticanti dalla fattoria.
I retroscena
Nel 1999, Jiang Zemin, in qualità di capo del Partito Comunista Cinese, scavalcando gli altri membri del comitato permanente del Politburo, ha dato inizio alla violenta persecuzione del Falun Gong.
Nel corso degli ultimi 16 anni, è stato confermato che più di 3.800 praticanti del Falun Gong sono stati torturati a morte. Il bilancio attuale è probabilmente più alto, perché in Cina questo tipo di informazione è rigidamente censurata. La maggior parte dei praticanti è stata torturata a causa del proprio credo e molti sono stati persino uccisi per il prelievo di organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile per l’avvio e per il perpetuare di questa brutale persecuzione.
Sotto la sua stretta direzione, il 10 giugno 1999 il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale, chiamato Ufficio 610. L'organizzazione ha scavalcato le forze di polizia e l’intero sistema giudiziario nello svolgimento delle direttive di Jiang contro il Falun Gong: rovinare la reputazione dei praticanti, tagliare loro le risorse finanziarie e perfino distruggerli fisicamente, questi gli obiettivi della missione di Jiang.
La legge cinese consente ai cittadini di citare qualcuno in giudizio e adesso, finalmente, molti praticanti stanno esercitando il proprio diritto di sporgere denunce penali contro l'ex dittatore.
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