Maestro Li Hongzhi,
Amici praticanti,
Il mio ultimo anno di coltivazione è stato molto turbolento. Mi piacerebbe riflettere e mi auguro di aver coltivato sinceramente, con l'entusiasmo e con il cuore come quando ho fatti i primi passi nella Dafa. Sicuramente avrei potuto fare meglio, guardando di più dentro di me avrei potuto essere più diligente. Sono caduto molte volte, ma dopo tutto sono sempre stato in grado di rialzarmi per continuare il mio viaggio e sono molto grato di questo.
Vorrei condividere con voi tre comprensioni che ho acquisito attraverso le tribolazioni e riguardano la coltivazione e il guardarsi dentro.
Le radici degli attaccamenti
All'inizio della mia coltivazione ho preso una decisione: le cose che non capisco (non so se e quando dovrò capirle), le capirò. Ho compreso fin dall'inizio che dovevo guardare dentro di me ed eliminare i miei attaccamenti, così ho deciso di concentrarmi su questo.
“La coltivazione dipende da se stessi, mentre la trasformazione del gong dipende dal Maestro”. (Zhuan Falun, Prima Lezione)
Queste parole per me sono un principio. Uno di questi è quello di concentrarci su ciò di cui siamo responsabili lasciando alle altre persone le loro responsabilità. Così ho compreso che devo essere responsabile e concentrarmi nel guardarmi dentro, eliminando gli attaccamenti ed elevando la xinxing.
Ad esempio, in questo momento continuo a non capire la struttura del cosmo, ma ho scelto di non concentrarmi su questo, cercando invece di elevare la mia xinxing. Per diventare ancora più diligente cerco dentro di me e vedo che ho degli attaccamenti che interferiscono con la mia comprensione. Voglio veramente eliminarli e ho capito che devo rintracciarne la radice, l'origine ed eliminarli. In primo luogo, devo capire ciò che stanno facendo e perché sono lì.
In mezzo alle tribolazioni, non mi comporto nel modo in cui vorrei veramente e come un discepolo della Dafa dovrebbe fare, così mi guardo dentro. Sono molto grato ai praticanti che mi hanno aiutato moltissimo. Per esempio, quando assisto ad un conflitto dove non sono coinvolto, trovo ancora importante cercare dentro di me e in qualche misura sono in grado di osservare non solo gli attaccamenti degli altri ma anche e soprattutto i miei.
Nella terza lezione di Zhuan Falun il Maestro ha detto:
“Da una prospettiva di livello elevato, lo scopo della vita non è certo quello di restare un essere umano. La vita umana fu creata nello spazio dell’universo, era quindi assimilata alla caratteristica dell’universo Zhen-Shan-Ren e la sua natura originariamente era buona e gentile. Ma quando gli esseri divennero numerosi, si stabilirono tra loro delle relazioni sociali; come risultato alcuni diventarono egoisti e cattivi. Non poterono quindi restare ai livelli più elevati e così caddero a un livello inferiore".
Da queste parole ho capito che probabilmente la nostra vita non è cominciata qui, in questo mondo e che con il passare del tempo siamo diventati egoisti. Questo particolare egoismo è la chiave per poter salire o scendere attraverso i livelli. Ma poi mi sono chiesto: perché? Perché sono diventato egoista?
“La legge della Fa di formazione-stasi-degenerazione-distruzione ha creato tutti gli elementi, le sostanze e la vita nel vecchio cosmo, e al tempo stesso ha stabilito la legge della Fa che tutto sarebbe degenerato. Questa degenerazione include tutti gli elementi che costituiscono il cosmo e si manifesta tra gli esseri come degenerazione dello standard dei pensieri e dei comportamenti, e una volta decaduti fino ad un certo punto essi sono irrecuperabili, e da quel momento vanno verso lo stadio finale della distruzione”.
(Insegnamento della Fa durante la Festa della Lanterna 2003 negli USA Occidentali)
La mia comprensione è che come essere del vecchio cosmo, sotto la legge della Fa di formazione-stasi-degenerazione-distruzione è molto probabile che io sia diventato egoista molto tempo prima di venire su questa terra. Gli attaccamenti in questo mondo umano sono solo la manifestazione di quell'egoismo e non sono la radice. Vorrei eliminare l'egoismo che ho acquisito prima di venire qui! Ho scoperto che questo non è un compito facile e non posso farlo in una notte, poiché è con me, con il vero me, da molto più tempo di quanto si possa ricordare. Inoltre, lo standard per il nuovo cosmo è molto elevato e voglio raggiungerlo.
Sacrifici
Il secondo argomento che voglio condividere è strettamente connesso agli attaccamenti e all’egoismo. Per eliminare l'egoismo, sto cercando di trovare il suo opposto. In termini umani, il contrario di egoismo è altruismo. Nello Zhuan Falun ho letto:
“Abbiamo detto anche che, se ciascuno di noi coltiva interiormente, se ciascuno di noi esamina la propria xinxing per cercare le cause, se, quando non facciamo bene, cerchiamo le cause dentro di noi e proviamo a far meglio la prossima volta, e se, ogni volta che facciamo qualcosa, pensiamo prima agli altri, allora la società umana cambierà in meglio, i valori morali si ristabiliranno, il grado di civiltà delle persone migliorerà, e i crimini diminuiranno".(Zhuan Falun, Nona Lezione )
Per me l’opposto dell'egoismo è pensare e considerare prima gli altri. Pensare e prendersi cura di loro prima di pensare a me stesso.
Durante la nostra detenzione in Serbia e nel periodo seguente, ho affrontato diverse prove e alcune riguardavano il sacrificarsi. Si può rinunciare a molte cose in questo ambiente: alla comodità, alla libertà. Una di queste prove, ad esempio, si è verificata quando ci hanno messo dentro dei furgoni neri; non sapevamo nulla, dove stavamo andando e perché ci avevano sequestrato. Durante il viaggio nel buio più totale, abbiamo deciso di inviare pensieri retti fino a quando non saremmo arrivati dove ci stavano portando. Nell’inviare i pensieri retti ho avuto alcune esperienze forti, una di queste è stata la prova della vita e della morte ed era in forma di sacrificio estremo: avrei dato la mia vita per salvarne un'altra? Non era una novità per me, mi era già capitato in precedenza e sono stato in grado di superarla.
Pochi mesi dopo essere ritornati a casa ho affrontato un’altra prova di questo tipo in un modo più spaventoso per me e che non avevo mai provato prima. L’ambiente era molto speciale e la prova davanti a me era di sacrificare non solo la mia vita, questa pelle umana, ma tutte le mie vite, il mio Spirito Primordiale, la mia anima, il mio vero sé. Avrei sacrificato la mia vita per salvare gli altri, in modo che potessero formare il nuovo cosmo? E' stato molto difficile. In passato ho avuto un piccolo assaggio del processo di vera estinzione del corpo e dell'anima ed è stato spaventoso, senza dubbio la cosa più spaventosa che potessi immaginare.
Per me poter abbandonare o meno l'attaccamento al "sé" è stata la prova più grande che io abbia incontrato.
“Al tempo stesso, un coltivatore dovrà essere anche in grado di rinunciare - rinunciare ai diversi attaccamenti e desideri della gente comune". (Zhuan Falun, Nona Lezione)
Fede e cooperazione
Ho compreso che senza una fede incrollabile, incondizionata e indiscutibile nel Maestro, tutto sarà stagnante, traballante e senza fondamento, ma non è ciò che voglio condividere. Voglio condividere la fede nei praticanti della Dafa.
Il Maestro ha detto:
“Un essere divino è venuto in questo mondo per diventare un essere umano, pensateci, in quanto essere divino, non sapeva come fosse lo stato del mondo umano? È pericoloso e terribile. Eppure ha avuto il coraggio di rinunciare al suo stato divino scendendo qui per diventare un umano, quindi solo per questo merito i discepoli della Dafa hanno il dovere di salvarlo. Proprio come voi discepoli che siete venuti qui e vi siete assunti queste enormi missioni e responsabilità, non sapevate cosa sarebbe diventato questo ambiente? Salvare le persone? Può darsi che anche voi avreste potuto essere corrotti. Eppure siete venuti, lo stesso vale anche per loro, eppure sono venuti. (Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa di New York 2015)
La mia comprensione è che ai praticanti della Dafa fu conferita una grande ed inimmaginabile responsabilità. Questo suscita in me un immenso rispetto verso coloro che oggi riescono ad assumersi tale responsabilità. Sono coloro che hanno fatto il passo di scendere e saltare qui in questo regno e ora camminano in questo sentiero come la gente comune.
Per me non è impensabile che abbiamo fatto un voto l'un l'altro prima di saltare qui. Abbiamo promesso di aiutarci a vicenda e che, nel caso in cui qualcuno fosse caduto, di aiutarlo a rimettersi in piedi. Oggi in mezzo a questo luogo violento e in mezzo a conflitti quotidiani, a volte posso dimenticarlo. Ma non potrebbe essere in realtà un aiuto creare tutti questi presunti conflitti in modo che gli attaccamenti possano venire a galla, essere visti ed eliminati? Non è questo già un grande aiuto?
E se quei grandi esseri hanno fiducia in noi, i discepoli della Dafa, non dovremmo anche noi avere fede? Penso che concedendoci questo onore, il Maestro confida e crede in noi. Allora non dovremmo avere più fiducia gli uni negli altri?
Questa fede mi ha permesso di collaborare ancora meglio! Tutto quello che ho bisogno di sapere è che questo praticante è responsabile. Questo è tutto! Non devo seguirlo o pensare sempre a lui. Anche se sbaglia, la maggior parte delle volte non accadrà nulla di estremo e, insieme, solo insieme, potremo fare meglio.
Questo si basa sulla fiducia reciproca, il che porta poi ad un ambiente ancora più autentico, dove la condivisione con il cuore aperto è una cosa quotidiana. Senza la paura di essere 'attaccato'. Tutto questo porta ad un migliore sostegno e soprattutto ad una migliore cooperazione.
Ho fiducia in voi, i miei fratelli e sorelle, mi fido di voi, vi accetto e vi ammiro. Grazie!
Vorrei concludere con queste parole del Maestro. Ho voluto forse aggiungerle per me, per ricordarle e non dimenticarle mai.
“Il comportamento di una persona e il risultato di una situazione sono le vere manifestazioni degli esseri, questo è il modo in cui vedono le cose gli Dei. Non conta quello che dice, piuttosto quello che fa in realtà, questo è il modo in cui gli esseri di alto livello vedono le cose”. (Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa di New York 2015)
Non ho davvero parole per ringraziare il Maestro! E per ringraziarvi, amici praticanti.
Ho provato ad usare le mie migliori capacità per scrivere questa condivisione, libero da attaccamenti e nel modo più puro possibile, tuttavia mi vergogno perché so di averne e quindi vi prego di accettare le mie scuse. Si prega di farmi notare se osservate qualcosa di non appropriato.
(Presentato alla Conferenza europea di condivisione delle esperienze della Falun Dafa a Vienna del 2015)
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