Maestro Li Hongzhi,
Amici praticanti,
Questo è il mio primo scritto riguardo la mia esperienza della Falun Dafa.
Faccio la giornalista di professione. Ho sempre avuto la passione e il talento nello scrivere, ma la Dafa è così diversa, sacra ed immensa che fino ad ora non mi sono mai sentita abbastanza a mio agio per scrivere qualsiasi cosa riguardo la mia coltivazione. Ma ora, mentre lo sto facendo, mi sento forte e incoraggiata. Mi sento libera e sicura allo stesso tempo.
Sono cresciuta in un paese comunista, in una famiglia assolutamente atea. Il divino per me era semplicemente qualcosa che stava dentro la mente delle persone, qualcosa come un decesso psicologico.
Il primo libro relativo alle divinità che ho letto è stato scritto da un autore tedesco, intitolato “Siddartha”. Racconta la storia del Budda Sakyamuni da una prospettiva molto occidentale. È stato così forte per me che ho pensato: “Bene, ci dev’essere qualche verità riguardo al divino”, ma successivamente non ci ho pensato tanto approfonditamente, dato che mi sono accadute altre cose. Sono andata incontro a molte difficoltà, ero arrabbiata con la mia vita. Pensavo sempre di volermi suicidare. L'idea mi faceva sentire così libera e sono arrivata al punto che questo sembrava inevitabile. Era l'agosto del 2009. Allora una voce dentro di me è come se mi avesse detto: “Non puoi prendere qualcosa che non hai dato”. Ho sentito che in qualche modo questa non sarebbe stata la fine del dolore, volevo così tanto che finisse e che dovevo cercare altrove per trovare la mia salvezza.
Così ho deciso di iniziare a cercare le belle cose della vita, piuttosto che concentrarmi sulle cattive. Tuttavia le tribolazioni sono continuate, però in qualche modo cercavo di prenderle alla leggera. Era davvero molto meglio, ma ancora molto difficile. A quel tempo incontrai un’amica, il cui hobby era creare anagrammi con i nomi delle persone. Così decise di farne uno anche per me. Impiegò quasi un mese di tempo e quando fu pronta era molto orgogliosa del risultato. Tradotto in italiano significa: “I fiori di loto vengono rafforzati dalle catene”. Oh! Mi sono sentita scossa da una sgradevole sensazione. Catene? Perché le catene? Non ho pensato ai fiori di loto, stavo solo pensando a questa mancanza di libertà che ancora continuava nella mia vita.
La vita andava avanti. Diverse cose mi stavano accadendo. La maggior parte di esse mi hanno fatta diventare sempre più forte. Ma ero ancora spaventata dalle mie catene. Volevo semplicemente che sparissero, ma non lo hanno fatto.
Poi, mentre mi attivavo nel movimento dei verdi in Bulgaria, ho incontrato un praticante della Falun Dafa e sono andata ad una dimostrazione ufficiale degli esercizi presso un'istituzione culturale a Sofia nel 2009. Da ragazza ho praticato yoga per molto tempo, ma solo come sport, perché il libro che avevo era dei tempi comunisti della Bulgaria, quando le pratiche spirituali non erano molto incoraggiate. Così sapevo come sedermi nella posizione del doppio loto ed ero capace di eseguire esercizi davvero complessi. Ma non sapevo nulla in merito alla coltivazione della mente.
In ogni caso, quando ho fatto gli esercizi della Falun Dafa durante questa dimostrazione, l’esperienza è stata indimenticabile. Qualcosa di veramente potente stava succedendo nel mio corpo. Quando sono tornata a casa, ho letto riguardo la persecuzione su Internet. Ero veramente scioccata, specialmente per quanto riguardava il prelievo forzato di organi. Ma ho continuato con gli esercizi soltanto dopo un anno dalla prima dimostrazione. Ero veramente lontana dal comprendere il libro e i principi della Dafa. Erano come una fantasia. Ero d’accordo con alcune cose ma la maggior parte di esse mi erano incomprensibili. E impossibili da credere!
Poi è accaduto qualcosa, ed è stato come un punto di svolta per me. Dei praticanti veterani europei sono andati a far visita ai praticanti bulgari. Dopo il primo giorno assieme ero così arrabbiata e delusa e aspettavo il giorno seguente pronta per lottare. Quando è arrivato non avevo nulla per cui combattere e nessuno contro cui lottare. Mi sono sentita così stupida! Mi sono sentita inadeguata e libera allo stesso tempo. È stato come iniziare a comprendere il potere della Dafa. Il vero, magico e compassionevole potere, che fa sì che le cose accadano senza dover combattere, soltanto con benevolenza e tolleranza.
Quando per la prima volta ho letto alcuni principi dello Zhuan Falun, per me la Tolleranza era veramente difficile da comprendere (a volte lo è ancora adesso). La Compassione era difficile. Devo ammettere che ho avuto bisogno di tanto tempo per comprendere la Nona Lezione, quando il Maestro parla del Cuore della Grande Compassione. Mi è ancora difficile agire in accordo nella mia vita quotidiana. Comunque ero colpita dai cuori compassionevoli e tolleranti, le cui azioni erano una testimonianza per me grazie ai praticanti veterani. Ed è cambiato tutto per me. Ora ho un obiettivo: raggiungere questo livello di compassione e tolleranza, di cui ho avuto esperienza! Ho avuto una lunga strada da fare!
Dopo cinque mesi è accaduta una cosa ancora più incredibile. Devo ammetterlo: a volte la persecuzione mi sembrava così astratta, perché non l’avevo mai vista, difficilmente si conosce qualcuno che ne ha avuto esperienza diretta. E' così crudele e brutale che la mia mente non riesce ad accettarla come reale.
Così quando ho deciso di partecipare ad una dimostrazione pacifica a Belgrado, nel dicembre del 2014, con alcuni ufficiali d’alto livello cinesi, è stato come un atto dovuto che ho fatto nei confronti della Dafa. Non mi era mai passato per la mente che sarebbe potuto essere pericoloso. Ridevo di fronte ai miei familiari che mi dicevano di stare attenta. Ero un po’ eccitata, quando nella macchina tutti e nove i praticanti discutevamo di che cosa avremmo detto al confine, se ci avessero chiesto il motivo della nostra visita.
Quello che è successo dopo è stato come in tutti gli articoli che ho letto riguardo la persecuzione: siamo stati prelevati dall’ostello, dove dovevamo stare, dagli ufficiali della polizia serba. Non potevamo chiamare nessuno e non ci è stato comunicato quale fosse il nostro crimine. Penso che neanche gli ufficiali della polizia sapessero quale fosse. Era stato detto loro che eravamo pericolosi criminali e contrari alla Cina. Così abbiamo colto la nostra opportunità per chiarire la verità. Abbiamo detto loro tutto riguardo le malefatte del partito malvagio che perseguita persone innocenti per il loro credo. La cosa positiva era che potevamo parlare in Bulgaro e i Serbi ci potevano capire, se parlavamo lentamente. Così nel campo abbiamo iniziato a parlare riguardo a tutto ciò e abbiamo avuto pensieri retti molto forti. Il secondo giorno anche due amici praticanti cinesi sono stati mandanti nel campo. Ci era concesso di leggere assieme e così abbiamo studiato. Ero capace di dimenticare tutte le paure, tutto l’ignoto e avevo soltanto una sensazione: dobbiamo chiarire la verità. Adesso possiamo usare tutto questo tempo per praticare assieme, studiare la Fa e fare gli esercizi.
La sera di martedì (il secondo giorno nel campo profughi) sono arrivati nuovi funzionari di polizia per il cambio notturno e hanno iniziato ad essere scortesi con noi. Stavamo leggendo, ma ci hanno fatto aprire la porta della stanza. Erano veramente rumorosi. Fumavano tutto il tempo e disturbavano. Una volta uno di loro è arrivato più volte per interromperci. Era volgare, ma il mio primo pensiero non riguardava ciò: “Il suo arrivare qui non è accidentale. Lui è venuto qui per ascoltare la Dafa”. Così sono andata dalle guardie e ho parlato con loro, ho spiegato loro perché eravamo lì e cosa stesse accadendo in Cina alla gente come noi. Ho parlato loro anche dei principi della Falun Dafa e ho visto la luce nei loro occhi. Cosi dopo abbiamo potuto chiudere la porta e continuare a studiare senza essere disturbati.
Quello che è successo in Serbia ha fatto diventare più forte la mia fede nella Dafa. Ho visto come sia veramente così: quando agisci da essere umano la persecuzione è più severa rispetto a quando pensi a te stesso come un praticante della Dafa. Ho potuto conoscere meglio i miei amici praticanti. Ho potuto vedere come, quando sono rette, le menti dei praticanti possono far cambiare le cose attorno a loro. Penso che abbiamo fatto il meglio per questa persecuzione durante questi tre giorni di detenzione, tutti assieme con i nostri amici praticanti in Bulgaria, perché anche loro stavano chiarendo la verità. Quando hanno agito assieme ai praticanti europei è stato proprio un esempio di come agire come corpo unico. Questa è stata una delle cose che ho ricordato dall’incontro con i praticanti veterani europei a Sofia: che dovremmo essere come un’unità, fare la nostra parte, dare il meglio ed essere in armonia con gli altri il più possibile e quando ci sono dei conflitti, mitigarli con un cuore compassionevole.
Il Maestro ha parlato molto riguardo al nostro percorso. Più coltivo, più vedo la mia coltivazione come un viaggio. Un viaggio verso il mio vero sé, dove i fiori di loto sono già forti e nessuna catena servirà ancora.
Ringrazio il nostro compassionevole Maestro per questo viaggio e ringrazio per le esperienze condivise tra tutti noi, praticanti della Dafa.
Quanto detto è solo la mia limitata comprensione. Per favore fatemi notare qualsiasi cosa di inappropriato.
Grazie, Maestro Li.
Grazie, amici praticanti.
(Presentato alla Conferenza europea di condivisione delle esperienze della Falun Dafa a Vienna del 2015)
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