(Minghui.org) Il Falun Gong si basa sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Il Partito Comunista Cinese (PCC) perseguita il Falun Gong dal 1999. Esso teme le tre parole cardine del Falun Gong e ordina alle sue forze di sicurezza di incarcerare chi le approva apertamente.
Incarcerato in un campo di lavoro forzato per aver esposto i tre caratteri sul muro di un edificio
Il signor Wen Yujie che vive a Jieshou, nella provincia di Anhui, ha avuto molti giovamenti praticando il Falun Gong e nel 1997 ha cercato di fare in modo che molte altre persone potessero trarne benefici. Ha quindi deciso di esporre i tre caratteri cinesi di "Verità, Compassione e Tolleranza" sulla parete del suo edificio di cinque piani che si affaccia sulla strada principale. Aveva parlato con il vice sindaco Zhang che si occupava degli edifici della città di Jieshou il quale ha pensato che potesse trattarsi di una buona idea ed ha accettato la proposta in una riunione dello stesso pomeriggio.
Tre grandi caratteri dorati "Verità, Compassione e Tolleranza" sono stati accuratamente incassati sulla parete alta 15 metri. Erano accattivanti e potevano essere scorti da lontano. Molti passanti erano contenti di vederli.
Quando nel 1999 il PCC ha iniziato la persecuzione del Falun Gong, il governo della città di Jieshou si è unito alla persecuzione ed ha inviato la polizia per costringere il signor Wen a coprire i caratteri con la vernice. Wen ha gentilmente spiegato che aveva personalmente beneficiato dalla pratica del Falun Gong, ma la cosa non l'ha aiutato.
Dal 1999 al 2005 la sua casa è stata saccheggiata otto volte. È stato detenuto quattro volte e rinchiuso in un campo di lavoro forzato per due anni. Ѐ stato brutalmente picchiato. Sua moglie, la signora Wu Cuiying, è stata anch'essa incarcerata in un campo di lavoro forzato per due anni. Wen è stato costretto a vivere lontano da casa per evitare ulteriori persecuzioni.
Imprigionato per quattro anni per aver dato agli studenti biglietti di auguri di capodanno con i tre caratteri
Il signor Ma Qingping, insegnante d'arte a Puyang, provincia dello Henan, aveva preparato 200 biglietti di auguri prima della pausa invernale nel 2009. Ha distribuito ai suoi studenti i biglietti in cui c'erano stampati i tre caratteri "Verità, Compassione e Tolleranza".
Il preside della scuola lo ha denunciato alla polizia ed ha ordinato ad alcuni studenti di fare da testimoni per accusare il signor Ma. Il preside ha anche aiutato la polizia nel costringere oltre 170 studenti a riconsegnare i biglietti d'auguri ricevuti dal loro insegnante.
Più di 50 studenti hanno rifiutato di riconsegnare i biglietti e si sono schierati dalla parte del loro insegnante. Nonostante questo il signor Ma è stato illegalmente condannato a quattro anni di carcere.
Preside di una scuola elementare muore a causa della persecuzione per aver stampato i tre caratteri
Nian Shaotang è morto all'età di 76 anni a causa della persecuzione. Era il preside della scuola elementare di Taikang, nel villaggio di Yuanyingjie, contea Bin, provincia dello Heilongjiang.
La mattina del 7 novembre del 2000 la polizia è entrata nella sua casa affermando di aver ricevuto l'ordine di controllare lui e la sua famiglia. Gli agenti hanno visto alcuni fogli stampati con i tre caratteri "Verità, Compassione e Tolleranza" sopra un tavolo.
Hanno portato il signor Nian e suo figlio Nian Jingsheng al centro di detenzione n°2 della contea di Bin. Nian Jingsheng è stato portato nel campo di lavoro forzato di Changlinzi per un anno. Il padre è stato detenuto per 56 giorni e torturato fino a renderlo quasi paralizzato prima di essere rilasciato.
La polizia locale ha molestato Nian molte volte intimidendo lui e i suoi familiari. Lo hanno arrestato altre due volte e detenuto per 86 giorni. La tortura fisica e mentale e le frequenti molestie della polizia hanno portato al grave deterioramento della sua salute.
È morto il 1° luglio 2005 mentre suo figlio si trovava detenuto nel campo di lavoro forzato Sanshui nella provincia del Guangdong. Dieci mesi più tardi è morta anche sua moglie.
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