Fare tesoro della virtù: il comportamento delle persone dovrebbe corrispondere a ciò che è stabilito dal Cielo

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(Minghui.org) Nei tempi antichi le persone rispettavano il Cielo, facevano tesoro della virtù e credevano che il comportamento delle persone corrispondesse a ciò che era stabilito dal Cielo.

Mettendo in pratica il mandato celeste e attribuendo importanza alla coltivazione del proprio carattere e comportamento, la cultura tradizionale cinese guidava le persone verso la bontà e la consapevolezza dei valori personali. Liberava le persone dal desiderio per l'interesse personale e il profitto, enfatizzando invece la necessità di dedicarsi al perfezionamento del proprio carattere morale, per raggiungere il compimento e ottenere benedizioni celesti.

Le storie dei libri antichi ci dicono che i beni materiali non sono ciò di cui le persone dovrebbero preoccuparsi. A quell'epoca le persone enfatizzavano la virtù e il buon comportamento. I libri antichi affermavano che ci si dovrebbe preoccupare della virtù che non si è ancora raggiunta e non della mancanza di beni materiali, perché senza virtù più ricchezza si accumula più problemi si incontreranno. Al contrario, una persona veramente virtuosa potrebbe alla fine essere benedetta, anche nella situazione più disastrosa.

La storia seguente ebbe luogo in Cina nel Periodo delle Primavere e degli Autunni, che andò dal 771 al 476 a.C.

Nobili virtù accrescono la gloria dello stato

Ji Wenzi, che morì nel 568 a.C., rivestì l'incarico di primo ministro per il 20° e il 21° regnante dello Stato di Lu, l'odierna provincia dello Shandong. Eppure né sua moglie né i suoi figli indossavano abiti di seta e raso. I cavalli venivano nutriti con erba invece che con miglio.

Zhongsu, figlio di Meng Xianzi, che era a capo di una rinomata famiglia di Lu, chiese a Ji: “Sei il primo ministro, eppure la tua famiglia non indossa seta o raso, i tuoi cavalli non sono nutriti con il miglio. Gli altri potrebbero pensare che sei taccagno, e questo non porterebbe molto prestigio allo stato”.

Ji Wenzi rispose: “Io per primo vorrei che la mia famiglia si vestisse bene e che i miei cavalli fossero ben nutriti. Tuttavia, molte persone nel nostro stato sono obbligate a mangiare cibo povero e a vestire abiti consunti, così proprio perché sono il primo ministro, non oso rendere la mia casa diversa da quella dei miei concittadini, con cibi e abiti stravaganti. Inoltre ho sentito che le nobili virtù delle persone accrescono la gloria dello stato. Non credo che sfoggiare abiti e carri di lusso aumenterebbe in qualche modo il prestigio dello stato”.

Quando seppe di questo dialogo, Meng Xianzi si arrabbiò con suo figlio. Zhongsu fu messo in isolamento per sette giorni. Da allora, la famiglia di Zhongsu iniziò ad indossare solo abiti semplici e a nutrire i propri cavalli con erba, invece che con miglio.

Quando Ji Wenzi sentì del cambiamento di Zhongsun osservò: “Chi è capace di correggere i propri errori è degno di essere un modello per gli altri”. Nominò Zhongsun al più alto livello degli ufficiali di medio rango.

Ji Wenzi si dedicò al benessere della società, la lealtà al suo incarico, la sua diligenza negli affari di stato e la parsimonia nella gestione della sua casa contribuirono a formare i costumi e la moralità dello stato di Lu. Sono trascorse molte generazioni, eppure ancora oggi si parla della sua virtù.

Adattato dagli Analettici di Confucio

Versione inglese

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