(Minghui.org) Un aggiornamento sul rapporto investigativo pubblicato lo scorso mercoledì, ha concluso che il Partito Comunista Cinese ha coinvolto lo Stato dando origine ad un autentico genocidio nell'uccisione di massa di innocenti, principalmente praticanti del Falun Gong, ma anche uiguri, tibetani e cristiani delle chiese indipendenti, con lo scopo di procurarsi organi da trapiantare. Le prove rivelano un numero di trapianti eseguiti decisamente maggiore rispetto a quanto sostenuto dal governo cinese.
Il 24 giugno 2016, Voice of America (VOA) ha pubblicato un articolo intitolato “La Cina sta tuttora prelevando organi umani su vasta scala”.
L'articolo di VOA ha dichiarato: “La Cina continua a prelevare organi su vasta scala da prigionieri, secondo un nuovo rapporto si è riscontrato che i prigionieri di coscienza, compresi i praticanti del Falun Gong, rimangono l'obiettivo principale”.
Nel 2006, l'avvocato canadese dei diritti umani, David Matas e l'ex Segretario di Stato canadese per l'Asia-Pacifico, David Kilgour, hanno condotto un'indagine sulle accuse del ruolo del governo cinese nei prelievi di organi dai praticanti del Falun Gong.
Le conclusioni da loro pubblicate nel libro Bloody harvest: Revised report into allegations of organ harvesting of Falun Gong practitioners in China (Prelievo insanguinato: Rapporto aggiornato sulle accuse dei prelievi di organi dai praticanti del Falun Gong in Cina), hanno attirato l'attenzione internazionale.
Lo scorso mercoledì hanno pubblicato un rapporto ancora più esauriente che rivela il significativo aumento dei prelievi di organi. Secondo questi ultimi risultati, il numero annuale degli interventi chirurgici di trapianto di organi eseguiti dalla Cina supera di gran lunga la stima ufficiale di Pechino di 10 mila operazioni.
Ha detto Matas a VOA: “'Prendiamo in esame i singoli ospedali che eseguono i trapianti controllando i loro siti web, le loro pubblicazioni, le loro newsletter, i loro registri arretrati, il volume dei pazienti e così via, e una serie di indicatori che variano di ospedale in ospedale”, poi ha continuato: “Ci sono circa novecento ospedali che eseguono i trapianti. Non forniamo una cifra precisa, ma possiamo dire che è di gran lunga superiore ai 10 mila all'anno – come minimo 60 mila all'anno e probabilmente di più'”. …
La conferma del film documentario
Nel 2015, il documentarista canadese Leon Lee ha vinto il premio Peabody per il film Human harvest (Prelievo umano), nel quale si riportano le interviste effettuate da Matas e Kilgour ai pazienti che si sono recati in Cina per sottoporsi ad un intervento chirurgico di trapianto di organi e ai loro familiari.
Ha detto Lee a VOA: “In Canada e in America, il tempo di attesa per ottenere un rene o un fegato può essere di due o tre anni; la maggior parte dei pazienti che abbiamo intervistato hanno atteso al massimo due settimane – il tempo di attesa prima di recarsi in Cina per sottoporsi all'intervento chirurgico era comunque meno di un mese”.
Lee ha detto che gli investigatori, fingendo di essere pazienti interessati ai trapianti, hanno registrato le telefonate fatte ad oltre cento ospedali per richiedere informazioni sui problemi relativi alle procedure di trapianto ed hanno scoperto che, quando hanno chiesto informazioni sulla fonte degli organi, il 15 per cento circa dei medici ha ammesso che provenivano principalmente dai praticanti del Falun Gong.
Testimonianze rese in esilio
Prima che Chen Crystal arrivasse negli Stati Uniti, è stata arrestata due volte dalle autorità cinesi e inviata nel campo di lavoro forzato femminile di Guangzhou.
Parlando con VOA da New York, ricorda il “particolare trattamento sanitario” che i praticanti del Falun Gong ricevevano al campo.
Ha detto: “Mi ricordo che eseguivano le analisi del sangue su noi praticanti del Falun Gong, non solo una volta, ma con regolarità, e lo facevano per valutare una possibile corrispondenza”.
Prima che nel 2004 arrivasse negli Stati Uniti, anche la praticante del Falun Gong, Ma Chunmei, ha scontato molteplici condanne nel campo di lavoro forzato femminile della provincia del Jilin. Un giorno nel 2002, nonostante il suo perfetto stato di salute, è stata portata con la forza in un ospedale per eseguire il test del midollo osseo.
La condanna internazionale
Nel dicembre 2013, il Parlamento europeo ha approvato una mozione con la quale si invitano i funzionari del Partito Comunista Cinese a fermare il prelievo forzato di organi dai prigionieri di coscienza.
Lo scorso 13 giugno, anche la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato all'unanimità una risoluzione con la quale si invita la Cina a fermare il prelievo degli organi dai prigionieri di coscienza.
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