(Minghui.org) I praticanti rumeni del Falun Gong provengono da tutti i ceti sociali; sono uomini d'affari, dentisti, impiegati ferroviari, studenti universitari e pensionati.
Durante la settimana tutti fanno diversi lavori, poi nel fine settimana si riuniscono nei parchi, indossando le caratteristiche magliette gialle con scritto "Verità Compassione Tolleranza", allo scopo di far conoscere la brutale persecuzione del Falun Gong in Cina a tutti i passanti. Inoltre i praticanti raccolgono le firme a sostegno della petizione che chiede la fine immediata della persecuzione.
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| Il 20 luglio 2016 i praticanti protestano pacificamente di fronte all'ambasciata cinese di Bucarest |
La data del 20 luglio 2016 ricorda il 17° anniversario dall’inizio della persecuzione dei praticanti del Falun Gong in Cina. In questa data, i praticanti hanno protestato pacificamente di fronte all'ambasciata cinese di Bucarest.
Nel successivo fine settimana, i praticanti si sono recati nel parco Mitropoliei a Targoviste, una città nelle vicinanze di Bucarest, per raccogliere le firme per la petizione che chiedere al regime cinese di cessare il prelievo di organi dai prigionieri di coscienza, tra cui i praticanti del Falun Gong.
La petizione della DAFOH (Medici Contro il Prelievo Forzato di Organi) è stata intrapresa da dottori di varie specialità provenienti da tutto il mondo, allo scopo di chiedere la fine immediata del prelievo forzato di organi dai praticanti del Falun Gong in Cina.
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I praticanti hanno accolto i visitatori dopo un temporale che ha rinfrescato l'aria, allestendo un tavolo con striscioni e tabelloni. I cittadini rumeni sono persone di buon cuore e dopo aver saputo delle atrocità subite dai praticanti inerenti il prelievo forzato di organi, si sono messi in fila per firmare la petizione.
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| Attività per la raccolta firma nei parchi di Bucarest in Romania |
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| Un visitatore impara gli esercizi del Falun Gong in un parco |
Molte persone sono rimaste colpite nell’apprendere che nel 21° secolo accadano ancora delle atrocità come il prelievo forzato di organi. Hanno manifestato grande sostegno per gli sforzi dei praticanti contro la persecuzione, esprimendo la speranza per la fine immediata di questi atti inumani.
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