(Minghui.org) Il 15 luglio 2016 il signor Li Wen è stato condannato a tre anni di carcere dalla Corte distrettuale di Hexi, a Tianjin. Nel verdetto la corte ha citato come prova le denunce presentate dal signor Li contro Jiang Zemin, l’ex leader del Partito Comunista Cinese che ha iniziato la violenta persecuzione del Falun Gong.
Il 28 marzo, nel corso del processo, l’avvocato del signor Li ha presentato una dichiarazione di non colpevolezza, sostenendo che il praticante stava esercitando il suo diritto civile di citare in giudizio Jiang e che è contro la costituzione della Cina usare la denuncia come prova.
L’avvocato ha anche contrastato l’accusa contro il signor Li, che si basa sull’articolo 300 del codice penale cinese: “utilizzare un’organizzazione di culto per minare l’applicazione della legge.”
“Almeno un centinaio di avvocati, in più di mille processi, hanno sottolineato che la soppressione del Falun Gong non ha alcuna base giuridica. Si è abusato dell’articolo 300 del codice penale cinese per condannare i praticanti del Falun Gong”, ha affermato l’avvocato durante il processo.
Nel giugno 2015 il signor Li ha presentato la sua denuncia contro Jiang Zemin ed il 30 luglio 2015 è stato arrestato e la sua abitazione perquisita dalla polizia.
Con l’avvicinarsi del processo, il procuratore distrettuale di Hexi ha rigettato per due volte il caso del signor Li al dipartimento di polizia di Hexi per insufficienza di prove.
Già imprigionato in precedenza per la pratica del Falun Gong
Il signor Li ha 48 anni, si è laureato all’università di Tsinghua ed è diventato un tecnico specializzato. Nel luglio del 2001 è stato arrestato e condannato a sette anni per la pratica del Falun Gong.
Nella prigione della città di Tianjin è stato torturato e costretto a sedersi su di uno “piccolo sgabello(*)” per lunghi periodi di tempo; lo sgabello misura circa due centimentri e mezzo di larghezza, due centimentri e mezzo di altezza e dieci o dodici centimentri di larghezza. Passati pochi giorni hanno cominciato a formarsi piaghe sulle natiche.
A causa delle continue torture subite gli è venuta la pleurite (un’infiammazione della membrana che riveste i polmoni) e gli hanno somministrato farmaci che hanno danneggiato il fegato.
Antefatto
Nel 1999, Jiang Zemin, in qualità di capo del Partito Comunista Cinese, scavalcando gli altri membri del comitato permanente del Politburo, ha lanciato una violenta repressione contro il Falun Gong.
Negli ultimi 16 anni, la persecuzione ha causato la morte di molti praticanti di questa disciplina. Gli agenti dell’ufficio 610, hanno inflitto su larga scala: minacce, pestaggi, incarcerazioni illegali e torture ai praticanti del Falun Gong. La maggior parte di loro, sono stati torturati per la loro fede e persino uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile per l'avvio e la continuazione di questa brutale persecuzione.
Nel 10 giugno del 1999, sotto la direzione personale dell’ex leader Jiang, il Partito Comunista Cinese, ha istituito un organo di sicurezza extralegale, chiamato Ufficio 610(*). Questo ufficio è stato istituito per danneggiare la reputazione dei praticanti del Falun Gong, tagliare le loro risorse finanziarie e distruggerli fisicamente. Ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario e risponde direttamente alle direttive di Jiang Zemin.
La legge cinese permette ai cittadini, di ricorrere alle cause penali e molti praticanti, stanno ora esercitando tale diritto, presentando denunce penali contro l'ex dittatore.
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